Anche Bell'Italia di aprile si occupa di Solunto e Bagheria

Anche Bell'Italia di aprile si occupa di Solunto e Bagheria

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O siamo in uno stato di grazia come quei giocatori di calcio ai quali in certe giornate riesce tutto o forse lassù qualcuno ci ama: non può essere altrimenti visto che ormai settimanalmente, dalle TV, ma oggi anche dalla carta stampata vengono magnificate le bellezze del nostro territorio.

Nel numero di aprile di Bell'Italia, uno delle riviste più prestigiose che parla di città, paesaggi e ambiente, già in edicola, grande spazio viene dedicato al complesso archeologico di Solunto, ma nell'articolo c'è ampio spazio anche per Bagheria e le sue 'Dolci estati', questo è il titolo del servizio.

Il reportage su Solunto titolato 'Archeologia con vista' è corredato da splendide foto realizzate da Alfio Garozzo a documentare la bellezza di un sito che, dopo i fasti degli anni '60, allorchè Vincenzo Tusa portò a termine l'ultima campagna di scavi, andrebbe rilanciato per la unicità dei luoghi.

Ma parlando con la nostra concittadina Lucrezia Fricano, che è oggi la Direttrice del Parco archeologico di Solunto, e di cui pubblicheremo una lunga intervista sul nostro giornale nei prossimi giorni, viene fuori che a tagliare le gambe di qualsiasi iniziativa è la pochezza delle risorse disponibili.

Il reportage è estremamente curato e approfondito e ne è riprova una pagella finale che, con grande correttezza segnala pregi e criticità del sito archeologico: tra i pregi l'autrice Maria Cristina Castellucci, mette l'Antiquarium, che viene definito ben organizzato e indispensabile introduzione alla visita dell'antica colonia, il parco archeologico, mai troppo affollato e dunque fruibile con tranquillità , grazie anche alla cortesia del personale, e la pulizia e la buona conservazione dl sito.

Le criticità che da tempo purtoppo vengono riscontrate sono la carenza di materiali illustrativi ed il contesto caratterizzato dall'invasione di seconde case e da accessi a mare precari e poco visibili. 

E poi c'è Bagheria: le ville, i Musei, i luoghi della ristorazione, con l'intramontabile 'Don Ciccio', 'I Pupi' della neostella Michelin, Tony Lo Coco, ed una new entry, la Trattoria 'Buttitta', in via Stazione, un tempo la sede originaria di 'Don Ciccio' padre.

E poi cannoli e focacce con ricotta da degustare. 

Nota di demerito: il mare praticamente sequestrato dalle seconde case, quindi per trovare un pò di spiagge i nostri ospiti sono costretti ad  andare ad Altavilla e oltre.