Passeggiando per Bagheria con Bruno Bischofberger- di Ezio Pagano

Passeggiando per Bagheria con Bruno Bischofberger- di Ezio Pagano

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Bruno Bischofberger, insieme a Leo Castelli e Larry Gagosian è tra i più grandi galleristi del XX secolo.

Per parlarvi di Bruno Bischofberger ho scelto la forma a me più congeniale, quella dell’intervista.

D. - Nel corso della sua lunga carriera ha conosciuto diversi personaggi famosi, ci parla di qualcuno in particolare?

R. - Tra tutti gli incontri che ho fatto, e sono tanti, ricordo volentieri quelli con Peggy Guggenheim, Leo Castelli, Gillo Dorfles e Bruno Bischofberger, ma anche con Balthus, de Chirico, Scarpitta, Vedova, Accardi, Sanfilippo, Consagra, Guttuso, e ancora, Adami, Angeli, Festa e gli scrittori Quasimodo, Piccolo, Sciascia e Buttitta. Tra questi scelgo di parlare di Bruno Bischofberger, perché l’incontro è diventato, diciamo così, divertente, a causa di una mia imperdonabile gaffe.
Era un pomeriggio d’aprile del 1986, in Galleria squilla il telefono, al mio pronto, dall’altro capo una voce maschile dice: Sono Bruno Bischofberger, gallerista di Zurigo, parlo con Ezio Pagano? Alla mia risposta affermativa, la voce continua: Vengo in Sicilia per una vacanza e vorrei incontrarla perché la conosco, lei mi conosce? - No! risposi. Chiestogli il giorno dell’arrivo, dopo un mio serrato interrogatorio, apprendo che il dott. Bischofberger dopo una tappa a Bergamo, dove avrebbe preso una coppia di amici, sarebbe arrivato con il suo aereo personale. L’appuntamento è a Villa Igea per la tarda mattinata del 27 aprile. Parlo di questa telefonata con il direttore di «Flash Art» che conoscevo, gli chiedo chi fosse Bischofberger e Giancarlo Politi, dopo avere pensato ad uno scherzo, mi dice che Bischofberger è uno dei più celebri galleristi al mondo e che gli sembra improbabile questa telefonata. Il mio disagio cresce ricordando quel mio non la conosco, contro la sua affermazione che mi conosceva. Alla data del suo arrivo, raggiungo Villa Igea come convenuto, davanti al cui albergo trovo tanta gente, che attende l’uscita dell’allora Premier Bettino Craxi, che quel giorno si trovava a Palermo. La folla é talmente tanta che, per accedere a Villa Igea devo ricorrere alle forze dell’ordine e, una volta dentro, attendo che l’illustre ospite arrivi. Dopo un cordiale saluto, Bruno Bischofberger mi dona cinque cataloghi che aveva fatto autografare a Chia, Cucchi, Clemente, Paladino e Basquiat, tutti artisti che rappresentava con la sua galleria. Dopo una breve conversazione, torna nella sua suite per qualche minuto, quindi ritorna con la moglie e la coppia di amici. Tutti insieme facciamo l’itinerario dei luoghi da visitare, io includo una tappa nel pomeriggio a Bagheria, perché dovevo essere presente alla presentazione della rivista «Figure» di Filiberto Menna, evento da me organizzato. Il pomeriggio prosegue con l’inaugurazione nella mia Galleria della mostra di Rossella Leone e infine la cena al ristorante I Vespri di Bagheria con una ventina di ospiti, tra cui Filiberto Menna, Vittorio Fagone, Enrico Crispolti ed altri illustri personaggi, oltre naturalmente i coniugi Bischofberger e i loro amici. Il giorno successivo visitiamo a Monreale il Duomo e il Chiostro, a Palermo la Cattedrale, Palazzo Reale e la Cappella Palatina e Michele Canzoneri ci mostra le sue vetrate artistiche nella Cappella privata del Cardinale Pappalardo in Arcivescovado. Mi piacerebbe raccontare il pranzo di quel giorno al Charleston di Palermo, ma temo d’annoiare; dico solo che nell’attesa di consumare il pranzo, Bischofberger fece aprire al sommelier quattro o cinque bottiglie di vino per un ammontare, insieme al pranzo, di quasi un milione di lire. Naturalmente tutto quel vino non lo bevemmo, servì solo per degustarlo, dal momento che lui e il suo amico erano anche collezionisti di vini.
Il soggiorno palermitano di Bruno Bischofberger fu veramente interessante, i coniugi Bischofberger erano rilassati in ogni momento della giornata, così che, una volta rientrati a Zurigo, mi mandarono una lettera di ringraziamento.
Successivamente il dott. Bischofberger mi inviò una fotografia che ci ritraeva nel Chiostro di Monreale.

 pagano e critico

Foto sopra Ezio Pagano tra Christine e Bruno Bischofberger. Sotto lettera di Bischofberger a Pagano.

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