Monte Catalfano: una grande risorsa economica per il territorio

Monte Catalfano: una grande risorsa economica per il territorio

cultura
Typography


Sulle cave dismesse di Monte Catalfano è stato redatto un progetto per la realizzazione di un Impianto Sportivo Polifunzionale, che si inserisce nel quadro del programma delle iniziative per il risanamento ambientale, il restauro urbano e territoriale della piana di Bagheria predisposto dall’Amministrazione comunale.
In particolare la realizzazione dell’impianto sportivo propone il recupero di una vasta zona di cava di materiale calcareo per l’industria delle costruzioni, zona in cui l’attività estrattiva dei decenni trascorsi ha notevolmente mutato la morfologia naturale del terreno lasciando vistose tracce ben visibili anche a grande distanza.
Il progetto dell’Impianto Sportivo Polifunzionale interessa una zona confinante con l’area di un ampio intervento di rinaturalizzazione e ripristino ambientale a cui partecipano il Comune di Bagheria, l’Azienda foreste demaniali della Regione siciliana e la Provincia regionale di Palermo per l’attuazione del progetto Monte Catalfano - Parco accessibile di cultura ambientale.
 

Il Parco di Monte Catalfano, ricordiamo, sorge in un contesto ambientale con zone naturali e seminaturali di notevole valore paesaggistico esteso per quasi 300 ettari nel territorio di Bagheria e di Santa Flavia. Gli interventi progettuali previsti e in corso di realizzazione sono volti alla conservazione, al ripristino dell’habitat, alla tutela della diversità biologica ed alla realizzazione di spazi in cui svolgere attività educative, di ricerca, turistiche e ricreative.
Il Convegno costituirà l'occasione, alla presenza dei massimi dirigenti dell'Assesorato regionale dell'Industria, per valutare le opportunità e le occasioni che la nuova programmazione dei fondi strutturali europei 2007/2013, offrirà per il finanziamento dei progetti di recupero e rifunzionalizzazione delle cave che insistono su Monte Catalfano, a completamento del parco urbano
La realizzazione dei progetti di recupero delle cave renderebbe il Parco di Monte Catalfano una buona prassi su scala nazionale, come best practises per l'attuazione di politiche legate al turismo naturalistico, parte integrante dello sviluppo sostenibile, che utilizza in maniera virtuosa il capitale naturale di un territorio. Il suo obiettivo principale è rendere il turismo compatibile con le esigenze e i ritmi naturali della natura.
Questa è un'opzione di sviluppo economico, a cui gli attori locali dello sviluppo devono fortemente credere come segmento turistico integrato a quello culturale-museale, rappresentato dalle ville settecentesche fruibili, (Villa Cattolica, Villa Cutò, Villa Galletti-San Cataldo, Palazzo Butera) a quello archeologico (rovine di Solunto), a quello eno-gastronomico (la grande tradizione della cucina contadina, marinara e dolciaria del nostro comprensorio) a quello paesistico- ambientale ( le unicità irriproducibili dei borghi marinari di Aspra e Porticello)
 

Quando si parla di turismo naturalistico si parla soprattutto di ecoturismo, inteso come "un turismo responsabile che conserva gli ambienti naturali e sostiene il benessere delle popolazioni locali" L'ecoturista, è tra l'altro, una risorsa econo0mica per il territorio, in quanto cerca di integrarsi con le comunità locali, creando reddito che rimane in loco. Esistono moltissime possibilità di essere turisti naturalisti: le semplici escursioni nella natura, le attività di osservazione e soprattutto le attività sportive.

E' facilmente intuibile come la realizzazione del polo sportivo combinato con l'attivazione del centro di educazione ambientale costituirebbe un decisivo elemento propulsivo per la creazione di nuova occupazione.

Difatti, un viaggio realmente naturalistico, comunque, deve tenere conto di molti fattori, come la scelta dei mezzi di trasporto, l'alloggio, l'utilizzo di guide specializzate.

Teniamo conto che le offerte del mercato turistico in questo settore si sviluppano rapidamente, spinte anche da una domanda sempre crescente. Per intercettare questi flussi, bisogna quantomeno dotarsi degli elementi infrastrutturali e successivamente adottare sistemi gestionali efficienti.

A questo proposito la chiusura disposta, nei giorni scorsi dall'Amministrazione comunale del parco di Monte Catalfano , in attesa di trovare una opportuna soluzione per la gestione e la sorveglianza, non costituisce un buon viatico. Ma questa è un'altra storia.