Assemblea cittadina sul dissesto: niente di nuovo sotto il sole

Assemblea cittadina sul dissesto: niente di nuovo sotto il sole

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Forse è la 'formula' che deve essere aggiornata, perchè altrimenti questi incontri periodici dell'amministrazione con i cittadini rischiano di trasformarsi in uno 'sfogatoio' pubblico che lascia il tempo che trova, e che non aggiunge nulla a quanto già i cittadini non sappiano. Un centinaio i presenti compresi quelli sulla rete.

Raramente vengono fuori cose nuove, tutto quanto, è stato detto e ripetuto in decine di occasioni pubbliche, istituzionali e di partito, o affidato al mare magno del web.

Predisporre magari una serie di interventi più mirati, più approfonditi, più produttivi in relazione anche alle risposte che sollecitano al sindaco e all'amministrazione; ridurre i tempi troppo lunghi di domande e risposte; meglio fare una scelta più moderna e coraggiosa, così  come proponeva all'inizio, ci pare il signor Tomasello, realizzando una sorta di question time in cui si pongono domande secche e precise di un minuto al massimo, magari comunicate preventivamente al sindaco e agli assessori per iscritto o attraverso il 'filtro' dell'Ufficio Stampa e risposte altrettanto stringate e piene di contenuti.

Una sorta di format con una quindicina di quesiti della durata massima di un minuto  ed una risposta massima di tre minuti  del sindaco o dell'assessore al ramo, ed il tutto per un'ora di durata al massimo; con una sorta di regolamento informale che l'amministrazione può predisporre in pochissimo tempo assieme alle associazioni, che riguardino i tempi di presentazione al presidente di turno delle domande, anche perchè questo del ruolo di moderatore della seduta che viene affidato di volta in volta ad espressioni genuine della società è l'unica novità di un certo significato. Una formula più innovativa  sarebbe preferibile a questo rito noioso e un pò stantìo.

Stavolta la coordinatrice era Letizia Ferrante dell'Associazione 'Noi cittadini'.

Sei-sette  interventi abbiamo contato, dei quali solo due-tre pertinenti al tema in discussione, ci hanno consentito di apprendere quanto sul dissesto negli ultimi due-tre anni abbiamo sentito, scritto e letto  una cinquantina di volte.

Le tariffe al massimo, la copertura dei servizi penalizzanti per i cittadini, rivalse sul personale, sulle spese non obbligatorie ecc.

Confessiamo che l'unica cosa che ci sono rimasti in testa sono i numeri dati dal sindaco Patrizio Cinque e dall'assessore al bilancio Laura Maggiore, in risposta alle varie domande dei cittadini, e che costituiscono un bagaglio di riferimento per il futuro.

Il dissesto è stato fotografato al 31.12.2012, data dell'ultimo consuntivo; gli amministratori, gli assessori, i consiglieri, i revisori, ognuno per la propia parte s'intende, che hanno approvato i bilanci dei cinque anni precedenti il dissesto rischiano grosso, in termini di sanzioni economiche, qualora la sezione giurisdizionale della Corte dei conti dovesse ravvisare nei bilanci abusi e dissipazioni, e sanzioni politiche, quali la incandidabilità.

Oggi la situazione sul tappeto è la seguente: nelle prossime settimane il consiglio verrà chiamato ad approvare quella che viene definita una 'bozza pliriennale di bilancio riequilibrato' per il periodo che andrà dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2015 ; si tratta di ben sette documenti contabili, non abbiamo capito bene se tra essi verrà compreso il 'piano triennale delle opere pubbliche' per los tesso periodo.

La bozza verrà inviata al Ministero, sez. speciale comuni in dissesto, che la rinvierà indietro quasi certamente con la richieste di modifiche, ed a quel punto il consiglio non avrà alternative, e cioè o approva o viene sciolto.

altDa quando siamo in carica, precisa il sindaco, abbiamo lavorato in dodicesimi rispetto all'ultimo bilancio approvato.

Ad oggi la 'massa passiva' accertata dalla O.S.L.(organismo straordinario di liquidazione) , vale dire la triade commissariale chiamata a ripianare il deficit pregresso, è di 41.000.000 di euro ha specificato il sindaco, ma c'è ancora qualcosina, ha aggiunto. Comunque sull'ordine di grandezza è stato messo un punto; questo è il debito che dovremo 'pagare', in vario modo, e cioè con l'aumento delle tariffe, con la contrazione di un mutuo o chiedendo ai nostri creditori di 'farci un taglio' del 50% o anche del 60% sui crediti che vantano nei confronti del comune.

E già qualcosa l'abbiamo fatta specifica il sindaco: rispetto al disavanzo dei conti di 3 milioni di euro nel 2013, noi abbiamo ottenuto un avanzo di 5 milioni per il 2014, e questa 'avanzo' netto di due milioni di euro nel biennio lo destineremo a soddisfare i creditori.

Non ricorriamo più  'ad libitum' come avveniva un tempo alle anticipazioni di cassa, spendiamo quindi  i soldi che abbiamo, ed anche questa è una buona notizia, come quella che risparmieremo sugli affitti, anche se è probabile che questo risparmio si concreterà più avanti nel tempo, per via delle penali che occorrerà pagare per la rescissione di contratti.

A fronte di questo restano però alcuni buchi neri: il sindaco ha parlato usando diversi termini, della chiusura a tempo di villa Cattolica, ribadendo implicitamente che era un centro di spesa, soprattutto per il personale, tra i più 'pesanti' per l'amministrazione: la mancata risposta è circa i risparmi veri che stiamo realizzando con l'impiego di personale ASU.

Coinres e dintorni: i 22 milioni di debito saranno forse qualcosa di meno a causa dei bilanci 'farlocchi' presentati dal Consorzio dal 2008 al 2013, non di meno però nessuno ha ancora fatto, o forse siamo noi a non aver sentito, quali siano ad oggi  gli introiti veri ed effettivi della Tarsu  (oggi TARI), e di converso quale sia il costo reale del servizio, perchè viene data al netto dell'IVA una cifra che, a seconda della giornata e dell'interlocutore, oscilla dai 6.500.000 ai 9.000.000 di euro.

Recupero evasione, cosa è stato fattoe cosa si pensa di fare, se è vero, come è vero che la Corte di conti ha rilevato come criticità sul consuntivo 2012, un recupero di tributi e tasse inevase pari a 0 euro.

Stesso discorso per ricupero delle somme per le contravvenzioni non pagate: cosa e quanto stiamo facendo?

Recupero somme dalla sanatoria e dal condono edilizio: il sindaco ha parlato di una massa attiva di 70.000.000 di crediti da terzi da parte dell'amministrazione ed è probabile che una grossa parte siano dovuti a sanzioni di sanatoria, condoni e oneri di urbanizzazione non pagati.

La domanda è questa: come si riuscirà in questo settore ad ottenere un recupero di somme, magari completando le pratiche, se l?urbanistica riesce a mala pena ad esitare le pratiche ordinarie ?

Alla prossima assemblea cittadina saremo già in primavera, e non sarebbe male parlare di Monte Catalfano, Arco azzurro e villa S.Cataldo, per poi come dicevamo all'inizio cambiare formula.

Angelo Gargano