Erano state disattivate da un pò di tempo e negli ultimi giorni sono state completamente rimosse, stiamo parlando delle postazioni di riciclo incentivante installate meno di un anno fa a Bagheria.
L'entusiasmo che accompagnò l'istallazione di queste postazioni per il riciclo con lo slogan "Plastica in cambio di sconti e buoni spesa", si trasformò ben presto in delusione e disincanto quando sorsero i primi problemi.
Il primo fu quello del mancato svuotamento e del trasporto della plastica accumulata nei punti di riciclo incentivante. Onere che era inizialmente in capo all'azienda che gestiva questi macchinari, a cui poi subentrò il Comune di Bagheria. Ma tra postazioni piene e intasate di bottiglie, numerosi guasti e inconvenienti vari, nel giro di poco tempo la postazioni di riciclo diventarono un luogo dove le persone abbandonavano i propri sacchetti di rifiuti. Altro serio problema riguardò l'inconsistenza delle premialità derivanti dal conferimento della plastica con questa metodologia.
Un "flop" quello dei riciclia point non imputabile ai cittadini, che anzi avevano accolto di buon grado, come già detto , questa iniziativa. I macchinari infatti, quando funzionanti, venivano letteralmente presi d'assalto.
Dopo meno di un anno si è arrivati all'epilogo infausto di questa vicenda. Che l'idea del riciclo incentivante avesse più un significato simbolico che sostanziale era abbastanza prevedibile, visto l'esiguità dei conferimenti con questa metodologia rispetto alle tonnellate d rifiuti prodotte ogni giorno a Bagheria. Era lecito però aspettarsi una gestione più efficiente, a partire dal mancato svuotamento e dal continuo malfunzionamento delle postazioni. L'idea di premiare il cittadino virtuoso, che applica una corretta raccolta differenziata, andrebbe meglio sostenuta e incoraggiata attraverso meccanismi semplici e trasparenti.
