La Fotonotizia: la triste fine dei mastelli per la differenziata

La Fotonotizia: la triste fine dei mastelli per la differenziata

Politica
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Si commentano da sole le foto inviateci da un nostro lettore scattate pochi giorni orsono allo stadio comunale di Bagheria, che ritraggono migliaia di mastelli per la raccolta differenziata accatastati e abbandonati all'incuria. 

 Sono ciò che resta dei 15 mila mastelli acquistati nel settembre 2016 dal Comune di Bagheria con i soldi del finanziamento di 310 mila euro di Comieco, consorzio nazionale per il riciclo della carta e cartone, destinato alll'acquisto di attrezzature e mezzi per la raccolta differenziata.

Un finanziamento vincolato però al raggiungimento di una certa quantità di tonnelate di carta e cartone da conferire a Comieco, pari a 2.800 all'anno, che tradotto avrebbe significato quadruplicare le quantità conferite. Un dato, quello della quantità di carta e cartone annualmente differenziata a Bagheria, che non siamo riusciti a desumere da alcun documento e che chiediamo all'assessore Fabio Atanasio, che abbiamo cercato telefonicamente, di comunicare.

Di questi mastelli però soltanto una minima percentuale è stata distribuita alla popolazione e la raccolta differenziata, avviata con non poca fatica nel 2016, benchè sia una pratica ormai ben consolidata in larga parte di Bagheria, non riesce a “sfondare”, per limiti imputabili sia alla sua gestione, sia alla resilienza ai cambiamenti da parte dei cittadini.

Gli ultimi dati aggiornati sulla differenziata relativi  al primo trimestredel  2018 vedono Bagheria al 23,9%, il lievissima ma costante crescita. I dati, forniti dall'Ufficio regionale per la raccolta differenziata in Sicilia, sono consultabili al link seguente  http://www.usrdsicilia.it/usrd/files/RD-2018-18-05-18-bis.pdf. Bagheria ha comunicato però soltanto il dato di gennaio, mentre non è pervenuto il dato dei mesi di febbraio e marzo.

Inoltre, sempre sul fronte della raccolta rifiuti e della differenziata,  non sono mai state superate le difficoltà e gli intoppi che rallentano e a volte interrompono del tutto la raccolta porta a porta, con relativi disagi. 

Il degrado urbano prodotto dal fenomeno dell'abbandono indiscriminato di rifuiti nell'ambiente è un altro aspetto che va sicuramente affrontato di petto. Sorgono infatti come funghi piccole discariche a cielo aperto dove i “cittadini“ scaricano di tutto nella convinzione, spesso suffragata dai fatti, di farla franca. 

Ultimo ma non per importanza è il problema dell'interruzione del servizo di ritiro dei rifiuti ingombanti, che da diversi mesi non è più attivo senza che  nessuna spiegazione sia stata data agli utenti. 

 

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