Torna (forse) la politica bella - di Angelo Gargano

Torna (forse) la politica bella - di Angelo Gargano

Politica
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Questa città che pure ci fa tanto "abbiliare", che in certi momenti sembra vivacchiare o sopravvivere abbandonata a se stessa, indifferente alla munnizza, al caos, alla doppia fila,
all'inciviltà ( non è più il caso di nasconderlo) di tanti nostri concittadini, in una parola allo sfascio, ed in cui sembrano vincere sempre gli opportunisti, i voltagabbana, i furbacchioni e i raccomandati, in questi giorni manda qualche timido ma inequivocabile segnale che c'è una Bagheria che non si rassegna, almeno nelle sue componenti più sensibili e avvertite.

Ci sono diverse manifestazioni e tutte positive, che mostrano una ripresa di interesse verso la politica da parte delle persone perbene, delle persone oneste, delle persone professionalmente capaci.
Ora, siccome non ci vogliamo tirare addosso le solite reprimende dei primi della classe, diciamo subito una cosa che sosteniamo da quando avevamo i pantaloni corti: e cioè che le generalizzazioni sono sempre sbagliate.
E che quindi noi non vogliamo generalizzare.

Tra quanti fanno politica consiglieri assessori , ma anche responsabili, dirigenti politici e militanti di partiti ci sono già anche tante persone serie e perbene, che vorrebbero veramente dare un contributo, che magari però poi nell'andazzo generale si lasciano andare, e finiscono spesso anch'essi travolti e confusi nella mediocrità politica e morale generale.

Abbiamo detto qualche giorno fa di LaboratorioB, il movimento che si è presentato di recente in una iniziativa pubblica, e che probabilmente scenderà in politica; ma ancora l'altro ieri il dottore Vincenzo Provino, dava la sua disponibilità a mettersi a disposizione di una Associazione, "Patto per lo sviluppo e la legalità", anch'essa formata da belle espressioni figure della società civile, che gli hanno chiesto un impegno diretto nel confronto politico di primavera.

E prima ancora era nato il movimento "Noi cittadini" che fa capo a Tommaso Impellitteri e Manlio Schiavo, che partendo dal tema dei rifiuti sta allargando il proprio orizzonte ai temi legati alla programmazione e allo sviluppo del territorio.
Ma anche lo stesso rilancio del "Progetto per Bagheria" sui valori dell'autonomismo con l'impegno di facce nuove e pulite, va a pieno diritto ascritto ad un modo nuovo di fare politica, che parte da una analisi accurata e scientifica dei problemi del nostro territorio sino alla qualificazione degli aspiranti politici in corsi di formazione di indubbia qualità e utilità.

C'è una Chiesa che ha ormai, almeno a Bagheria, ed in larga maggioranza, voltato decisamente le spalle al collateralismo con i partiti di potere: una Chiesa ormai che oltre ad essere con le Caritas parrocchiali l'ultimo, ancorchè inadeguato, baluardo rispetto ai bisogni primari che esprimono le fasce più deboli ed emarginate di popolazione, si è assunta il ruolo, non solo nelle tradizionali prediche, ma nell'agire quotidiano di essere punto di riferimento politico-sociale, oltre che, ovviamente, religioso.

E lo stanno dimostrando in tante occasioni, ma a noi ci piace richiamare la vicenda del piano sociosanitario del Distretto D39 e della lotta contro la povertà e la mafia.


Certo sappiamo bene che non potranno essere solo queste forze a rompere le catene delle clientele e delle appartenenze.

Però rispetto agli ultimi anni in cui la politica sembrava ormai esclusivo terreno di conquista per arrivisti e avventurieri, di "nfasciafraschi", di furbetti e furboni, vedere oggi affermati professionisti, capaci imprenditori, qualificati studiosi, valenti tecnici, tentare di mettersi assieme, per dare e non per mungere dall'impegno politico (come in tanti attualmente fanno), ci fa pensare che qualcosa può cominciare a a cambiare davvero.

Spetterà anche a noi scettici, o stanchi o delusi, che siamo numerosi, il compito di dare fiducia e coraggio a queste forze