Il mio sì a candidato sindaco di Bagheria- di T.so Impellitteri

Il mio sì a candidato sindaco di Bagheria- di T.so Impellitteri

Politica
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Devo confessare che non mi è giunta inaspettata una richiesta di questa portata, anche se, in verità, avrei preferito trascorrere queste festività più "serenamente".

Infatti, non è affatto di poca entità, di lievi e/o distensive implicazioni, la sollecitazione forte, che si è tradotta in esplicita richiesta nei miei confronti da parte degli amici del Gruppo civico Noi Cittadini, per un impegno politico ancora più diretto quale la disponibilità alla candidatura a Sindaco.

Amici che ringrazio per le espressioni di stima, che apprezzo perché riconosco sincere e gratuite, pur sentendo l'obbligo di sottolineare che sono tanti i bagheresi seri e competenti, di sicuro molto più capaci.

Non posso, tuttavia, non ammettere, da una parte, di aver letto la richiesta con piacere in quanto segno di stima, dall'altra, di avvertirla, con un senso di timore e tremore, come un pesantissimo onere, al quale potrei anche, con motivate e comprensibili ragioni, sottrarmi; ma al quale non mi voglio e non mi posso sottrarre, per altrettanto comprensibili, motivate e più rigorose ragioni, dettate da una fortissima assunzione di responsabilità coerente col mio essere "persona" e " cittadino", coerente con il mio impegno passato e con il mio percorso presente.
Non mi sottraggo, dunque, anche perché sostenuto, come persona e come cittadino, da una completa "libertà" e "autonomia", per l'assenza di oggettive condizioni che potrebbero (se non altro nell'immaginario collettivo) vedermi "costretto" a compromessi per interessi personali che risulterebbero lesivi di quelli comuni.

Trovo però necessario che attorno a questa ipotesi concreta di candidatura si sviluppi una maggiore presenza partecipativa di quanti condividono soprattutto lo spirito e gli obiettivi delle iniziative di Noi Cittadini. Erano e restano queste le condizioni per cui, già parecchi mesi fa, ci si dichiarava disponibili a spendersi per le prossime amministrative.
Condivido appieno le valutazioni circa la necessità che i partiti recuperino la sostanza, l'anima e il linguaggio di "verità" della Politica, non certamente nel senso di quella babele sapientemente descritta da un nostro amico concittadino: una babele di sigle, siglette, di futuribili alleanze, insomma di "impapocchi" vari che, in verità, come autentici "distrattori", tolgono spazio ed energia all'attenzione e allo studio per la soluzione dei gravissimi problemi da dovere necessariamente affrontare e risolvere.
Intanto, prendendo atto che la "politica-partitica", che così pessime prove ha già dato, non potrà non continuare a darne, per manifesta incapacità a "cambiare mente", a rinnovarsi profondamente, quantomeno nel breve e medio periodo, non sarebbe un bel campo di prova per noi cittadini bagheresi saperci proporre ed imporre come popolo unito e responsabile (in alternativa all'essere sommatoria di individui in balia di poteri più o meno forti) per la corretta soluzione di tante emergenze che, oggettivamente, colore politico non hanno?

Vorrei, sia personalmente sia come Gruppo Civico, continuare lungo la strada del mettere al primo posto i problemi da risolvere, gli sviluppi da perseguire, i ‘cambiamenti' necessari, e, con queste predisposizioni "politico-strutturali" funzionali nel medio e lungo termine, vedere il momento elettorale e la candidatura solo come una opportunità indispensabile proprio per ri-definire insieme, con democrazia partecipata - con modalità realmente "nuove", in termini di esclusivo servizio al bene comune - l'organizzazione del "cantiere" con cui ri-costruire la città: e intanto, lavorare costantemente al cantiere perché già esso possa costituire quel cambiamento che deve iniziare da subito, da oggi non da domani.

Così, proprio in relazione al momento elettorale, sarebbe opportuno, anzi necessario, ripartirsi il lavoro, come concretissimo momento di partecipazione attiva di quanti non vogliono "rimanere" solo elettori ma rendersi anche protagonisti consapevoli, costantemente attivi e decisivi, con gratuità e generosità, al di là, al di sopra, al di fuori di possibili "candidature" o meno.

Mi pare importante, ancora, sottolineare che per Noi Cittadini il fronte unico non riguarda il candidato a sindaco e/o a consigliere e quanto altro (su cui purtroppo si possono attuare i soliti mercati ....), bensì tutte quelle emergenze e/o questioni che dovrebbero costituire priorità per qualsivoglia amministrazione di domani.

Certo, contano anche le persone; però, a motivo dei diversi elementi (opportunità?!) che entrano in gioco nei momenti elettorali, salviamo almeno le priorità facendole diventare impegni di programma!
A queste mi sembra opportuno fare ancora una volta un sintetico riferimento a conclusione di questa mia risposta:

Rifiuti: quale elemento che ad oggi - e chissà per quanto tempo - determinerà pesantemente e gravissimamente l'insufficienza della cassa comunale, con la prospettiva sia di offerta di servizi sia di scelte di sviluppo gravemente compromesse;

Acqua: da garantire come bene pubblico, in tutto e per tutto adeguatamente al suo essere elemento vitale, perciò indispensabile, al di fuori di ogni ipotesi speculativa;

Vivibilità del territorio: recupero dell'attenzione prioritaria alle attrezzature di PRG, quali elementi indispensabili per la qualità del vivere per tutte le fasce di età. Ciò insieme con la tutela del diritto di proprietà (oggi esistono gli strumenti ancorché in parte sperimentali), senza penalizzazioni per nessuno, anzi con concreti incentivi. In un siffatto contesto, la grandissima risorsa dei beni pregevoli per arte e storia e dei beni ambientali, nel cui ambito possono attuarsi ed ampliarsi le attività produttive, commerciali, artigianali (a tutti i livelli), culturali, sportive.

Ancora: attenzione primaria alla qualità e all'efficienza della pubblica amministrazione, come doveroso servizio (non favore e/o gravosa burocrazia!!!) ai cittadini, comprese concrete forme di partecipazione attiva.
Ma su questo come su altri elementi nevralgici della vita comunitaria non mancherà occasione di esplicitare più puntuali considerazioni e proposte.

Tommaso Impellitteri