Santa Flavia: alla vigilia del voto arriva la magistratura

Santa Flavia: alla vigilia del voto arriva la magistratura

Politica
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Il sindaco Antonio Napoli, il capo dell’Ufficio tecnico Giovanni Mineo, la segretaria Paolina La Barbera,

sono stati i destinatari nei giorni scorsi di avviso di conclusioni di indagini da parte del Tribunale di Termini Imerese per una vicenda risalente a quattro anni fa.
Nell’ avviso notificato viene ipotizzato il reato di abuso di atti di ufficio e di altri reati nella vicenda che , appunto quattro anni fa, portò alla nomina dell’ing. Giovanni Mineo, a capo dell’Ufficio tecnico comunale.

Adesso i tre sottoposti ad indagine hanno venti giorni di tempo per presentare le loro controdeduzioni o per chiedere di essere interrogati dal pubblico ministero inquirente, dopodiché quest’ultimo deciderà se chiedere il rinvio a giudizio o archiviare l’intera vicenda.

La storia inizia circa cinque anni fa , quando ancora alla vigilia del voto che portarono Antonio Napoli ad essere eletto sindaco di Santa Flavia, alcuni “lanci anonimi” su Internet preannunciavano che sarebbe stato Giovanni Mineo il predestinato a ricoprire il ruolo di capoufficio tecnico.

Una volta eletto Napoli ha dato disposizioni al responsabile dell’area tecnica Patrizia Li Vigni di predisporre un bando per la copertura del posto vacante di capoufficio tecnico.

Il bando prevedeva che a partecipare potevano essere solo ingegneri edili o architetti: tale ipotesi limitativa fu impugnata da un professionista che ottenne la revoca e la riproposizione del bando in cui si dava la possibilità anche ad ingegneri con altre specializzazioni di potere accedere alla selezione.

Questa riproposizione del bando ha avuto una coda che ha già avuto sentenze di merito tutte favorevoli al sindaco Napoli: in poche parole il funzionario Patrizia Li Vigni ha accusato gli amministratori di mobbing e di “demansionamento” per “penalizzarla” per avere formulato in un primo momento un bando “restrittivo”, che avrebbe impedito la partecipazione di Giovanni Mineo, ingegnere sì, ma elettrico.

L’accusa avrebbe posto l’accento anche sulla strumentalità del ricorrente (non avrebbe poi partecipato alla selezione) e sulla sua vicinanza con lo studio dell’ingegnere Mineo.

Il sindaco Antonio Napoli, da noi interpellato, ci ha dichiarato:” Sono assolutamente sereno, e sono certo che dalle nostre controdeduzioni che preparerò assieme al mio avvocato Nino Caleca, il magistrato si renderà conto dell’assoluta trasparenza e legittimità dell’atto amministrativo.”

“Trovo assolutamente giusto-  ha continuato il sindaco - che la magistratura accerti i fatti e le circostanze che hanno portato alla formulazione di un atto amministrativo che ci ha consentito di ricoprire una posizione importante all’interno della pianta organica del nostro comune, e ci ha permesso di operare in questi ultimi anni nella legalità e nella difesa del nostro territorio.”

“Non è inopportuno comunque ricordare- ha precisato Napoli- che alla selezione parteciparono diciassette professionisti: la commissione dopo l’esame e la valutazione dei curricula fece a me sindaco, la proposta di nomina dell’ingegnere Giovanni Mineo”.

“Non posso però non constatare- ha concluso il primo cittadino- che l’avviso di conclusioni di indagini arriva alla vigilia di una campagna elettorale nella quale andrò a chiedere ai miei concittadini di riconfermarmi la loro fiducia, nella fondata speranza di ottenerla per il lavoro svolto in questi cinque anni.”


 

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