La politica in sonno - di A. Gargano

La politica in sonno - di A. Gargano

Politica
Typography

In periodi come questi, quando per lunghissimi periodi la politica cade in una sorta di lungo incomprensibile letargo, si fa strada l’idea che cerchiamo sempre di ricacciare tra i cattivi pensieri, e cioè  che di chi amministra si potrebbe anche fare a meno.

Ormai il comune gestisce l’essenziale, i suoi compiti di fatto sono ridotti all’osso, perché ha praticamente cancellato tutti i servizi e perché nei capitoli di bilancio alle varie voci, turismo, cultura, scuola, manutenzione strade e fognature, impianti elettrici, assistenza sociale e quant’altro quasi sempre l’importo segnato è zero.

Rimangono ormai solo i capitoli delle spese per il personale, quello per far campare una parte della classe politica che ci amministra ( si fa per dire), e le spese del Coinres: per il resto la politica a Bagheria è silenzio e sonnolenza: quel niente o quel poco che accade si svolge nelle ovattate stanze del potere(?), in luoghi non istituzionali dove assumono importanza le maggioranze, i partiti, le correnti dei partiti, ed altre amenità varie.

Nessuna iniziativa nella società, nessuna proposta, nessun movimento !

Ogni tanto un sussulto: arriva il nuovo Piano regolatore generale !

E siamo costretti a salutare come grande evento il fatto che sistemeranno qualche telecamera di sorveglianza in corso Umberto.

Ma dopo qualche settimana anche su questi argomenti potenzialmente in grado di coinvolgere la comunità cala il silenzio

E nessuno dice niente: si susseguono settimanalmente puntuale e inutile come l’influenza la famosa “capigruppo”, le inutili sedute di commissioni, le altrettanto inutili sedute di consiglio.

A fine gennaio siamo ancora senza bilancio e chissà per quanto continuerebbe questa storia se prima la Corte dei conti e poi il Commissario regionale, pare peraltro molto blandamente, non spingessero per far capire ai nostri amministratori che non stanno amministrando casa loro ma un comune di 60.000 abiatanti.

La Corte dei conti un mese fa ha tuonato contro i comuni inadempienti  di fare al più presto e comunque il bilancio, ed a seguire il commissario regionale, da tempo immemorabile arrivato a Bagheria, ha dato dieci giorni di tempo per approvare il documento contabile; i dieci giorni scadono martedi 29 gennaio, data entro cui almeno la giunta dovrebbe approvare un bilancio e qualunque esso sia.

Pare che neanche questa scadenza non verrà rispettata e si andrà ancora più in la: poi il documento andrà in commissione poi in consiglio, poi….poi….poi…insomma nelle migliori delle ipotesi il bilancio, preventivo badate bene, del 2012 si approverà (forse) in disequilibrio,  alla fine di febbraio.

La nuova giunta, tecnica e politica nel contempo, se non andiamo errati si è insediata ai primi di dicembre, quasi due mesi fa.Tante chicchiere e tante speranze, ora l' assessore di FLI Francesco Curafici si è dimesso, quindi nuovamente riunioni e trattative ad libitum, come se si trattasse della crisi del Medio Oriente

Nel frattempo ci trastulliamo con le elezioni politiche in attesa di trastullarci con le elezioni provinciali che però pare che provvidenzialmente siano state spostate

I problemi del paese, così come le buche nelle nostre strade, diventano più gravi e pericolosi e difficili da tappare.

Ci diceva tempo fa un dirigente del locale Commissariato di Polizia che ormai gran parte delle chiamate per le volanti, che li distraggono dai compiti di istituto, sono le richieste di intervento da parte di cittadini che nelle voragini delle strade cittadine distruggono scooter, piegano cerchioni e rompono pezzi d’auto

Ci sia consentita una domanda: ma se la politica vuoi per mancanza di risorse, vuoi per mancanza di idee non riesce ad affrontare e risolvere uno che sia uno dei problemi aperti, ma a cosa serve, avere e pagare, un sindaco, sei assessori e trenta consiglieri ?

Forse che in loro assenza le cose andrebbero peggio di adesso? Noi non lo crediamo.

Allora forza, amministratori di maggioranza e di opposizione: dateci qualche buon motivo per potere giustificare il vostro stipendio e continuare a farci credere nel primato della politica e della democrazia.

 

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.