Da Londra ad Aspra per cambiare vita, l'insolito percorso di una giovane giornalista inglese

Da Londra ad Aspra per cambiare vita, l'insolito percorso di una giovane giornalista inglese

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Ci vuole coraggio per cambiare corso alla propria vita, fare le valigie, lasciare famiglia e amici e partire per una terra straniera dove si parla un’altra lingua e non si conosce nessuno.

Quando si fanno scelte di questo tipo, in genere la motivazione principale è la ricerca di un futuro migliore, di nuove opportunità ed è la storia di tanti ragazzi italiani che lasciano il nostro paese per andare a vivere e lavorare all’estero.

È anche la storia di Yelli Kensborn, giovane giornalista londinese di origine svedese, che ha fatto il viaggio al contrario: da Londra ad Aspra.
Londra: il mito della libertà di espressione, della stravaganza e delle opportunità di lavoro per tutti; la Shangri-la europea che ha attratto e continua ad attrarre legioni di giovani, per una professionista freelance come Yelli,che ha da tirar su un bambino di pochi mesi, non è esattamente l’Eldorado. Da quando è nato il piccolo Alec, Yelli aveva ridotto drasticamente i propri impegni lavorativi per badare al bimbo, ma soprattutto perchè il childcare, il nido, a Londra costa non meno di £1400 al mese e a conti fatti era preferibile restare a casa e crescere il figlio piuttosto che andare a lavorare.
Poi, ad Aprile, arriva l’invito a trascorrere in Sicilia una settimana per incontrare imprenditori, artisti e chef che parteciperanno ad una fiera a fine Giugno nel Nord dell’Inghilterra sponsorizzata dalla siciliana Fondazione Italiani in Europa, ma soprattutto per intervistare l’asprense Antonino Balistreri, osteopata dei VIP nella più esclusiva clinica di Marylebone che ha tra i suoi clienti la Royal Family e le teste coronate di mezzo mondo. Così, a metà Maggio, Yelli, con uno zaino in spalla e il bimbo in braccio, si ritrova catapultata dalla Old Wicked London nella pittoresca cornice di Aspra dove viene travolta dalla magia del paesaggio, dal calore degli abitanti e, perchè no, dal costo della vita bassissimo rispetto alla capitale Britannica. Le sue competenze professionali e linguistiche fanno si che riceva in poco tempo diverse offerte lavorative per scrivere blog post e articoli su prodotti e produttori da mandare ai suoi editori in Regno Unito e Svezia.
È un click. Yelli decide di non ripartire per Londra e provare a restare nel piccolo villaggio nel Golfo di Palermo, lavorando in remoto. Per il piccolo Alec c’è subito il posto all’asilo di Aspra e Yelli può lavorare dalle 8 alle 4 sapendo il bimbo in buone mani. Il suo ufficio, così come buona abitudine dei freelancer londinesi sono le caffetterie del lungomare di Aspra o i chioschi di Sant’Elia; lì seduta ad un tavolino davanti l’immancabile cappuccino, il blocco note e lo sguardo rivolto all’immenso blu del mare e il sole che colora ogni giorno di più la sua pelle diafana Yelli scrive un nuovo capitolo della sua vita. Negli occhi quella domanda cui ha già dato la risposta: ma chi me lo fa fare tornare a Londra?
Il bagaglio si può spedire, il suo compagno la raggiungerà a fine giugno, la mamma già tra pochi giorni e a Settembre Padre Vincenzo battezzerà Alec nella chiesa di Aspra.
Parenti e amici da Londra e Stoccolma hanno già comprato il biglietto.

Antonella Sciortino