E' il momento di decidere da che parte stare- di Stefania Morreale

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Il 7 dicembre alle ore 18 andrà in scena 'Invisibili', opera teatrale scritta e interpretata da Mohamed Ba, attivista che da anni si occupa di migrazione. L'evento, promosso da Borderline Sicilia, è organizzato dal comitato di cittadinanza sociale Barca, nato all'interno delle assemblee contro il razzismo proposte dal Bocs.

"Non si può più stare a guardare, bisogna fare qualcosa" – spiega Elio Tozzi, organizzatore dell'evento e membro di Borderline Sicilia – "Il clima razzista e xenofobo che si respira per il Paese deve preoccuparci. Proprio per questo è nato Barca". Il comitato Barca, aperto a chiunque voglia partecipare, rimane fermamente orientato sulla questione migratoria: "Crediamo nel valore dell'accoglienza, non nel modello di accoglienza che l'Italia ha proposto in questi anni. Crediamo nella uguaglianza e nella dignità di ogni persona; pensiamo che sia importante dare un nome, raccontare la storia dei migranti. Non si può pensare di parlarne in termini di numeri; bisogna conoscere le persone e bisogna ascoltare ciò che hanno da dire".
Proprio seguendo l'esigenza di ascoltare la 'versione di chi il viaggio migratorio lo ha affrontato davvero', senza filtri, paternalismi, edulcorazioni, Barca propone lo spettacolo di Mohamed Ba, un migrante arrivato dal Senegal venti anni fa.
"Da vent'anni vivo in Italia" – racconta Mohamed Ba – "quindi mi sento chiamato in causa da quello che sta succedendo nel Paese. Attraverso il teatro, luogo protetto e di finzione in cui gli attori interpretano ciò che la gente recita male nella realtà, parlo di migranti, da dove vengono, cosa sognano; indago le loro memorie, le loro speranze le loro paure".
Mohamed Ba, da sempre sensibile ai temi legati alla migrazione, ha cominciato ad occuparsi in maniera più profonda e personale della questione dopo aver subito un'aggressione di matrice razzista. Il 31 maggio 2009, mentre aspettava l'autobus presso una fermata di Milano, è stato violentemente accoltellato da uno filo-nazista che prima di fuggire gli ha sputato in faccia. Nessun passante è intervenuto in difesa dell'uomo, nessuno ha chiamato i soccorsi per oltre un'ora. Di più, nessun membro delle forze dell'ordine si è mai presentato a Mohamed Ba per chiedere un'identikit dell'aggressore. "Il migrante non esiste, non ha un ruolo sociale. È invisibile" – continua l'attore – "Non si può fermare la migrazione, non si può bloccare la mobilità, non si possono costruire muri, non si può prosciugare il mare. La soluzione non è questa. Il mondo ha bisogno di porre nuovamente l'uomo al centro della sua attenzione, ha bisogno di investire di più nella conoscenza e meno nella finanza. Non è giusto che ci siano poche persone ricchissime e molte persone che non hanno nulla. Il problema non è 'migrazione si o migrazione no', il problema è la ricerca della giuistizia, perchè senza giustizia non c'è pace".
Mohamed Ba si pone come ponte, come mediatore tra gli italiani e i nuovi migranti; pensa che chi è arrivato in Italia da molto tempo può favorire il processo di integrazione dei nuovi immigrati e può aiutare gli italiani a comprendere senza paura una nuova cultura, un nuovo modo di vedere il mondo.
"Vi svelo un segreto: a nessuno piace lasciare la propria casa, la propria famiglia, i propri afferri per inziare un viaggio pericoloso verso l'ignoto. Anche a me piacerebbe viaggiare da turista, visitare questa o quella città e poi tornarmene nella mia calda Africa. Purtroppo non è possibile, perchè il mio Paese non può offrirmi quel futuro che voglio per me e per la mia famiglia. Allora, forse, una soluzione ragionevole che possa far diminuire l'ondata migratoria e possa far diminuire i guadagni di scafisti e uomini di malaffare di vario genere, è quella di investire nei paesi più poveri, ricostruire dove qualche tempo prima si è distrutto, ridare ciò che è stato tolto. Perchè se si continua a prendere senza dare, il flusso migratorio diventerà incontrollabile. Chi semina povertà, raccoglie profughi".