Eli Di Fatta, nel ricordo di M. Luisa Florio

Eli Di Fatta, nel ricordo di M. Luisa Florio

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Aveva una voce particolare. Calda e potente da soprano. Riusciva a spaziare dal repertorio classico a quello jazz con contaminazioni latinoamericane. Aveva appena finito di registrare un brano, di cui era autrice, per il festival di Sanremo.
I suoi progetti hanno però avuto una tragica quanto inattesa conclusione lunedì sera lungo la S.S 117 per Messina.

Ha suscitato molta commozione la scomparsa di Maria Elisa Di Fatta, in arte Mara Eli, cantante cefaludese di 34 anni assai conosciuta nell’ambiente musicale isolano.
L’incidente stradale è avvenuto attorno alle 14 del giorno dell’Immacolata. Le cause sono in via di accertamento ma è probabile si sia trattato di uno scontro frontale.
Le due autovetture coinvolte, una Polo Wolkswagen e una Picasso Citroen, forse a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia, hanno perso il controllo, schiantandosi l’una sull’altra. I conducenti, che viaggiavano da soli, sono morti entrambi poco dopo il ricovero presso l’ ospedale di Mistretta.

Affranto il manager Alfredo Lo Faro che ha comunicato la notizia ai numerosi amici, per la maggior parte musicisti che hanno avuto la fortuna di conoscere e apprezzare le doti musicali e umane di Mara, che subito si sono stretti attorno a familiari e parenti.

Diplomata al Conservatorio di Palermo in violino, Mara Eli, che lascia un bambino di due anni, promuoveva, da qualche tempo, l’immagine della Sicilia all’estero grazie al cd “Made in Sicily. The songs” del quale sono state già vendute circa centomila copie. Si tratta di una raccolta di brani tradizionali siciliani rivisitati in chiave jazz grazie all’ausilio di una grande orchestra che ne ha reso possibile un magistrale arrangiamento.
Di recente Mara si era esibita in varie località isolane insieme a grandi nomi della musica siciliana, noti a livello nazionale, dal fisarmonicista Giuseppe Milici ai chitarristi Francesco Buzzurro e Vincenzo Mancuso con i quali aveva avuto modo di collaborare

Sarebbe arrivata lontano Mara perché non era soltanto brava: era intensa e originale. Era anche molto bella ed aveva uno sguardo profondo. Restano le sue rivisitazioni canore di brani come: "Colapisci" o "Mi votu e mi rivotu" che assumono nuova vita e restano nel firmamento delle stelle che sempre illuminano. Come la sua voce.
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