Il nostro Paolo Pintacuda, vince il premio Solinas

Il nostro Paolo Pintacuda, vince il premio Solinas

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Sono sei i finalisti del Premio Franco Solinas 2009/2010 per la migliore sceneggiatura inedita. I candidati concorrono all'assegnazione del premio di 12.000 euro e della Menzione Speciale di 3.000 euro.

 

I titoli che sono stati scelti dalla giuria fra 185 proposte sono: 'Braccia tese' di Tommaso Cammarano e Roberto Scarpetti, 'Cinq, sei, sett, ott' di Angelo Orlando e Valentina Russo, 'Funambola' di Vittorio Moroni, 'Storia di Francesco' (Io sono Francesco) di Guendalina Zampagni e Aurelio Grimaldi, 'La notte oscura (Scuru)' di Paolo Pintacuda e 'Nuvoloso con Fenomeni sparsi' (Un giorno credi) di Giancarlo Balmas, Loredana Conte e Alessandra Lentini.

La giuria ha inoltre deciso di segnalare 'ApocalisSex' di Massimo Cappelli, Anna Maria Morelli e Federica Pontremoli.
Per festeggiare i 25 anni di attivita', il Premio Solinas torna all'isola di La Maddalena, dove e' nato.
La proclamazione e premiazione dei vincitori sara' infatti ospitata il 31 luglio dal Festival 'La valigia dell'attore' in ricordo dell'amicizia tra Franco Solinas e Gian Maria Volonte', cui il festival e' dedicato.

AGGIORNAMENTO

Sono stati proclamati i vincitori del Premio Franco Solinas 2009/2010 per la migliore sceneggiatura inedita, il massimo concorso del Premio Solinas, che quest'anno compie venticinque anni.

La giuria, composta, tra gli altri, da Andrea Barzini, Angelo Carbone, Francesco Cenni, Anna Cherubini, Teresa Ciabatti e Annerita Ciccone, ha assegnato il premio per la Migliore sceneggiatura di 12 mila euro a ''La notte oscura'' (titolo originale ''Scuru'') di Paolo Pintacuda.

'Una Sicilia ruvida e polverosa -si legge nella motivazione- raccontata come se fosse un paese della frontiera messicana, fa da sfondo al racconto delle vite dei due protagonisti (...) I rapporti con il crimine, l'amore per la stessa donna, le corse clandestine di cavalli, raccontate con sorprendente precisione, sono il terreno su cui i due fratelli mettono in scena la loro lotta per la sopravvivenza (...) La lingua e' fonte continua di felici invenzioni e di un suono che restituisce odore di verita'. Una storia di uomini squassati da sentimenti vividi e potenti''



Fonte :  AdnKronos
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