Ripartite le riprese di Agrodolce: a marzo la soap su Rai 3

Ripartite le riprese di Agrodolce: a marzo la soap su Rai 3

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Dopo quasi due anni di pausa, diversi proclami che annunciavano un imminente riinizio delle riprese della soap, interminabili querelle sui giornali tra il padre della serie Gianni Minoli, e l'ex Ass. regionale alla cultura Antonello Antinoro, sono da poco ricominciate le riprese in esterno di Agrodolce.

I numerosi ostacoli che hanno intralciato il cammino della serie tv prodotta da Einstein Multimedia, sembrano ormai spettri del passato.

E' lo stesso Minoli a cantare vittoria: "Riparto da una promessa fatta a Elvira Sellerio (recentemente scomparsa),era la mia migliore amica e a lei avevo promesso di creare un prodotto televisivo che esaltasse le bellezze di questa meravigliosa regione che è la Sicilia. E' un successo che premia la perseveranza di coloro che hanno creduto in questo prodotto, continua Minoli, contro i peggiori nemici dei siciliani, i siciliani stessi".

In questo lasso di tempo in cui la soap era stata messa nel dimenticatoio, molte cose sono cambiate sia ai vertici Rai, sia alla Regione.

Coloro che osteggiavano la messa in onda della serie tv, sono usciti di scena. Infatti sono pronti 24 milioni di euro, 12 provenienti dalla Regione Sicilia e 12 dalla Rai.
Agrodolce è pronta a tornare in onda a marzo su Rai 3.

Sono in programma 460 puntate per coprire due stagioni televisive: saranno 600 le persone impegnate tra attori, tecnici e maestranze; un indotto rilevante per un territorio economicamente nel pantano.

Questa lunga pausa forzata durata quasi due anni ( l'ultimo ciak risale a dicembre 2008), impone un ripensamento anche nella trama, per riallacciare il nodo della storia ai ricordi dei telespettatori.

Continua Minoli: "Stiamo pensando a degli escamotage basati su dei flashback, d'altronde il pubblico televisivo mostrava segni di sempre maggiore attaccamento al nostro prodotto, con uno share sempre in ascesa fino al 10% delle ultime puntate messe in onda. Tra l'altro, l'analisi dei dati auditel, mostrava che i fedelissimi della soap erano principalmente spettatori che risiedevano nel Nord Italia, stroncando sul nascere le critiche su un eccessivo regionalismo che avrebbe frenato la diffusione capillare in tutto lo stivale".

Il nuovo contratto stipulato con la regione, prevede il mantenimento delle stesse locations della prima serie: Porticello, Santa Flavia, ma soprattutto i suggestivi borghi marinari di Sant'Elia e San Nicolicchio. Ci sono però delle novità, come dieci extralocations nei principali luoghi d'arte dell'isola, nell'ottica di rafforzare la funzione veicolante del turismo da parte della soap; all'uopo nel cast verrà introdotta la figura di un Professore di storia dell'arte.

Minoli respinge al mittente le critiche piovute sul suo prodotto di stereotipare alcune caratteristiche dei siciliani; che nell'opinione dei detrattori della soap, risultavano stucchevoli e mettevano in cattiva luce la Sicilia e la sicilianità. Dice Minoli: "Abbiamo cercato di trattare tutte le tematiche anche le più spinose e controverse in maniera trasversale, senza facili semplificazioni".

Da parte sua il pescatore Turi Granata, al secolo l'attore bagherese Orio Scaduto, ci ha dichiarato:"Finalmente ieri abbiamo ripreso a "girare", ed il mio personaggio è uno di quelli che resterà nelle successive vicende della soap. Non posso che ritenermi contento e soddisfatto per le prospettive di lavoro che si aprono per centinaia di persone, e perchè le immagini di luoghi tra i più belli della nostra Sicilia entreranno ogni sera nelle case degli italiani."

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