Baarìa: e la Regione Sicilia fece il 'pacco' anche al Festival di Venezia

Baarìa: e la Regione Sicilia fece il 'pacco' anche al Festival di Venezia

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A distanza di quasi tre anni dalla prima di Baarìa, che inaugurò nel settembre 2009 il Festival del Cinema di Venezia, la Regione Sicilia non ha ancora provveduto a saldare il conto del Gran Galà organizzato la sera della "Prima"  cui parteciparono il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, l'assesore ai Beni culturali, Lino Leanza, politici varie,  oltre che Tornatore e gli attori protagonisti del film. Ma non è solo la serata di gala che non è stata pagata.

Lo scrive oggi sul Giornale di Sicilia  Giacinto Pipitone in un articolo dove si riferisce di una pressante richiesta della Medusa, la casa produttrice del film Baarìa, che aveva firmato un protocollo d'intesa con Cinesicilia che era una emanazione dell'Assessorato Regionale ai Beni culturali che prevedeva una compartecipazione alle spese di produzione dle film "Baarìa" per 4.000.000 di euro, in cambio di una serie di prestazioni.

Non è solo quindi solo la serata di gala che non è stata pagata.

L'accordo prevedeva una serie di obblighi da parte della Medusa a partire dal fatto che il film  sarebbe stato "girato", così come è poi avvenuto, in larga parte in Sicilia.

Secondo l’amministratore delegato della casa di produzione, Giampaolo Letta, l'accordo con la Regione: “prevedeva, nel rispetto di una legge locale, un finanziamento per portare la produzione del film in Sicilia e un contributo per una serie di attività promozionali che avrebbero valorizzato l’isola a livello nazionale. Era previsto anche un progetto con le Università per formare i giovani sfruttando le scenografie del film. Malgrado tutto sia stato svolto, compreso le attività promozionali chieste dalla Regione, i 4 milioni di euro non sono mai arrivati”.

Nel frattempo però Cinesicilia è passata nella sfera di competenza dell'Assessorato al Turismo, per cui di fronte alle legittime richieste della Medusa c'è stato il solito palleggiamento di responsabilità, anche perchè pare di capire che nessun impegno di spesa era stato efffettivamente formalizzato.

Ed ora la Medusa minaccia di ricorrere alla carta bollata per costringere la Regione ad onorare gli impegni assunti.

dal Giornale di Sicilia

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