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Mezzo passo falso per il Sant'Isidoro di mister Marco Mineo, che il quel di Floridia non è riuscito ad andare oltre il pareggio contro un avversario letteralmente assetato di punti in quanto relegato nella parte bassa della classifica e, quindi, in piena lotta salvezza. 

Il risultato di pareggio in sé non può esser visto come un fatto negativo perché gli ospiti, seppur in formazione rimaneggiata, hanno sin dall'inizio provato a vincere la gara, sfuggita di mano soltanto allo scadere del tempo di gioco.

Il rammarico per i bagheresi, tuttavia, è per un girone di andata decisamente al di sotto delle aspettative, che ha costretto i biancorossi a cercare di recuperare i punti persi in un girone di ritorno da dentro o fuori.

Come già detto in precedenza, Mineo per questa trasferta deve rinunciare a delle importanti pedine come Tripoli (squalificato), Riesi (indisponibile) e D'Angelo, che resterà lontano dai campi di gioco per circa un mese a causa di uno strappo ad un adduttore.

L'approccio alla gara dei bagheresi è a dir poco eccellente, bravi a gestire con cura il pallino del gioco e contenere le avanzate dei padroni di casa, guidati in campo dal sempreverde Tedeschi, di gran lunga il migliore in campo. 

A passare in vantaggio è il Sant'Isidoro con Enzo Di Salvo, preciso nel battere un calcio di punizione da posizione favorevole. Il Floridia prova subito la reazione, ma Scianna è in una delle sue serate super e non concede gloria agli avanti di casa. Dopo diverse opposizioni, Scianna non può nulla su Tedeschi, che da sinistra trova un angolo sul quale Scianna non riesce ad arrivare. E' la rete del meritato 1-1 con il quale si conclude la prima frazione.

La ripresa si apre con un Sant'Isidoro più concreto che mette in mostra la ritrovata vena realizzativa di Losanno, che con un secco uno-due porta gli ospiti addirittura sul 3 a 1.
Dall'altra parte Tedeschi lotta come un leone, scuotendo tutti i suoi compagni alla riscossa.

E' ancora suo il gol che riporta a galla il Real Floridia. Le emozioni non sono finite, ed è Tony Di Salvo a siglare la bellissima rete del 2-4 in favore dei bagheresi. Tutto sembra andare bene agli ospiti che, tuttavia, non hanno fatto i conti con la voglia irrefrenabile di Tedeschi, ancora a segno con una splendida doppietta che vale il pareggio per il Floridia nonché la quarta rete dell'incontro.

Il Sant'Isidoro plaude al fenomeno locale, ma non demorde la presa e si riporta nuovamente in vantaggio grazie a Enzo Di Salvo, nettamente il migliore dei suoi. La partita sembra volgere al termine, con gli ospiti che già pregustano il sapore della vittoria. Sapore che da dolce si trasforma in amaro quando un intervento sfortunato di Speciale beffa Scianna e porta i padroni di casa in parità proprio allo scadere per il definitivo 5 a 5.

Adesso diventa fondamentale battere nel prossimo turno la Futsal Battiati, ospite sabato alle 17 al “Principi di Rammacca”. La partecipazione o meno ai play-off dipende da questo scontro che potremmo tranquillamente definire decisivo ai fini della classifica finale.

Commento mister Marco Mineo:

"Sono soddisfatto a metà, ma credo che il problema sia il nostro sciagurato girone di andata. Io mi prendo tutte le responsabilità del caso, oggi non sono stato in grado di gestire alcune situazioni e anche per questo il pareggio è colpa mia. Detto questo, ringrazio i miei ragazzi della disponibilità e della voglia che mettono in campo. Spero che si possa raggiungere un traguardo importante come quello dei play-off”.

Salvatore Orifici 

Bagheria – Nell’attesa di affrontare il prossimo mercoledì sul campo amico il Marian Strasatti nella gara di andata dei quarti di finale di Coppa Italia, il Bagheria ritrova in un sol colpo vittoria e le reti di Ferrito. L’attaccante a digiuno da mesi ha rotto l’incantesimo realizzando una doppietta che sommata alla rete iniziale di Lipari hanno fissato il risultato. Onore agli ospiti che hanno disputato un’ottima partita giocando a viso aperto e senza alcun timore.

Dopo una fase iniziale di studio con gli ospiti più aggressivi alla prima occasione il Bagheria sblocca il risultato con l’ottimo Lipari, solito grande trascinatore, che dalla distanza di sinistro non lascia scampo al portiere. Al 32’ arriva il raddoppio con Ferrito che risolve una mischia in area. Gli ospiti al 41’ vanno vicini alla rete ma il colpo di testa di Castrovinci viene respinto da Vasta. Nella ripresa arriva al 63’ il tris ancora di Ferrito che ribadisce in rete una corta respinta del portiere su conclusione dello stesso attaccante. 

Al 65’ Bagheria ancora in rete con Greco ma la marcatura viene annullata per fuorigioco dello stesso dopo che Ferrito aveva timbrato il palo con il portiere fuori causa. Gli ospiti tenteranno fino alla fine di mettere a segno la rete della bandiera ma la difesa bagherese imperniata su Licari e Tarantello non ha concesso spazi.

Città di Bagheria 3

Sant’Agata 0

Città di Bagheria:Vasta, Lo Coco, Graziano (12’ Giordano), Tarantello, Correnti (74’ Lima), Licari, Aiello, Lipari, Ballarò, Greco, Ferrito (79’ Tarantino). All. G. Rinaudo

Sant’Agata: Riccobene, Rinaldo, Travaglia, Naro (60’ Dalla Chiesa), Regina, Prattella, Milia, Salanitro (66’ Alioto), Calabrese, Castrovinci, Mercurio (38’ Balbruno). All. A.Sardo Infirri

Arbitro: Cumbo di Agrigento – Ass.nti Cassarà e Danese di Trapani.

Marcatori: 22’ Lipari; 32’ e 63’ Ferrito.

Note: spettatori circa 100, ammoniti Licari del Bagheria e Regina del Sant’Agata.

                                                                                                                  Giulio Galioto
 

La sconfitta annunciata si è pienamente realizzata senza scusanti e con tanto imbarazzo per il non gioco espresso dalla squadra del Palermo.

Come se non bastasse la differenza di valore e di personalità tra la prima della classe e l’ottava “ della parte sinistra della classifica” distante ben 17 punti, bisogna evidenziare la voglia di strafare di Ibrahimovic dopo la lunga squalifica e la direzione di gara dell’arbitro Orsato che sul fallo iniziale di Bonera su Miccoli non ha usato lo stesso metro che l’arbitro Gava aveva applicato a Siena nei confronti di Balzaretti.

Ma il Palermo anche in questa partita ci ha messo tanto di suo:

-regala il pallone al Milan sulla ripartenza lasciando Ibrahimovic da solo davanti a Viviano ( 1° gol);

-fallito il pareggio, subisce un contropiede del Milan con quattro rossoneri contro soltanto due rosanero (2° gol);

-concede spazio fuori area per il tiro di Ibrahimovic continuando ad arretrare in tre ( 3° gol);

-permette a Thiago Silva di saltare indisturbato al centro dell’area su calcio d’angolo per colpire di testa ( 4° gol).

Si temeva la difesa rabberciata che giocoforza Mutti avrebbe messo in campo per le assenze obbligate di Silvestre e Balzaretti ma i fuori ruolo Munoz, per l’ennesima volta, e Pisano a sinistra hanno vanificato l’ impostazione difensiva del Palermo sotto i colpi di maglio di Ibra Khan e soltanto Viviano con delle grandi parate ha impedito un passivo ben più pesante.

Si aggiungano l’evanescenza sulla trequarti di Iljcic, lo smarrimento tattico di Bertolo, la normalizzazione di Budan e la solitudine di Miccoli e la partita dopo solo 35’ minuti, sul 3-0, era già finita.

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Preoccupano molto l’approccio sbagliato alla partita della squadra, la presunzione di alcune giocate e del tutti avanti sui calci d’angolo che ha già segnato negativamente alcune partite del Palermo, gli otto gol subiti nelle due ultime gare (il 5- 1 alla Lazio è ormai un ricordo), la rassegnazione e il deficit caratteriale di alcuni giocatori.

Sotto quest’ultimo aspetto Barreto, il solo che abbia provato a giocare e anche a segnare colpendo il palo, e Migliaccio, sovrastato da super Ibra, hanno bisogno di compagni più motivati e non facili alla resa.

Come si è già scritto, è evidente la carenza di ricambi, anche per ruolo, e l’inadeguatezza al campionato italiano di molti giovani in panchina, a Mutti però il compito di rimettere in sesto la squadra prima che il Presidente pensi, com’ è suo solito, ad altre soluzioni…

Un’ultima annotazione: a molti, sabato sugli spalti, è corso un brivido premonitore lungo la schiena mentre Ibrahimovic prendeva la mira per il terzo gol ricordando un’altra serata di qualche anno fa e rivedendo il serbo che, con la maglia dell’Inter, nella stessa porta ma dal lato destro del campo segnava dalla distanza un gol a Fontana contribuendo anche quella volta in maniera determinante alla sconfitta del Palermo.


                                                                                       il Gianni ridotto

         

Era tempo che non si assisteva ad un arbitraggio così casalingo, così smaccatamente a favore della squadra di casa come quello di Siena-Palermo di domenica scorsa.

E se Tagliavento, nell’anticipo di sabato di Milan – Juventus, non coadiuvato dai suoi guardalinee e quarto uomo, non ha visto il gol di Muntari e ha annullato per un fuorigioco inesistente il gol di Matri, l’arbitro Gava in Siena- Palermo è stato il protagonista in negativo a senso unico:

- a partita appena iniziata ha espulso Balzaretti per un intervento difensivo su Destro che aveva scelto lo scontro fisico con il difensore, come era solito fare Virgilio, centravanti degli anni ’60.
Sarebbe stata discutibile la punizione dell’intervento del terzino rosanero, che ha colpito la palla e non l’avversario e non era l’ultimo uomo, figurarsi l’espulsione che ha lasciato il Palermo in dieci per l’intera partita.

- il contrasto di Aguirregaray su Brienza, che nell’entrare in area perde l’equilibrio di suo, non era falloso. Invece Gava fischia il rigore! Sull’ episodio ammonito il capitano Miccoli, ammonito il portiere Viviano, ammonito Donati… .

- sul 3-1 il contrasto in area nei confronti di Bertolo che subisce fallo non viene visto invece da Gava da Grottaferrata ; a quel punto per il Palermo la partita è chiusa.

Le attese sull’incontro di Siena erano ben diverse, più di un discorso si era speso per la prima vittoria in trasferta dell’anno, ma oltre all’arbitro anche il Palermo ci ha messo del suo: il tutti avanti dell’inizio è da calcio parrocchiale e segna irrimediabilmente la partita; la difesa a tre dopo l’espulsione è un disastro, perché i centrali non s’intendono, Bertolo e Aguirregaray non sanno cosa fare, a destra Del Grosso e Brienza imperversano, Munoz viene regolarmente saltato; proprio a destra nasce in contropiede il secondo gol segnato da Bogdani (ma costui gioca e segna solo contro il Palermo?) che precede di netto Mantovani; sul terzo gol il centrale Rossettini è solo e deve soltanto spingere la palla al di là della linea; il gol di Brienza su punizione è un gentile omaggio dei giocatori in barriera ormai nel pallone.

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Peccato, perché l’occasione era ghiotta e l’approccio alla partita è stato scriteriato alla luce della differenza dei valori in campo evidenziata in quei pochi minuti in cui il Palermo pur in dieci ha giocato al calcio malgrado la frenesia agonistica del Siena che sente la B vicina.

Contro il Milan Mutti dovrà ridisegnare la difesa restando possibilmente fedele al 4-3-1-2; gli esperimenti effettuati finora non hanno prodotto risultati accettabili.

Quindi una linea difensiva con Pisano, Migliaccio e Mantovani e Bertolo a sinistra da vice Balzaretti. Da aggiungere che Munoz, a parte lo scarso stato di forma, continua a prenderla solo di testa mentre con palla a terra consente di fare bella figura a qualsiasi avversario! L’eventuale elenco è pari alle partite da lui giocate con la maglia del Palermo! 

Sul punto un’ultima considerazione: i ricambi dalla panchina, oltre ad essere limitatissimi, quasi sempre non sono all’altezza dei titolari. 

In questo il Presidente dovrebbe rivedere le sue posizioni perché non giova alla squadra e agli incassi domenicali avere un cuore “… i ragazzi vogliono giocare e quindi a gennaio vanno altrove…” (Pinilla docet) e puntare su giovani non sempre talentuosi e subito pronti per il campionato italiano ( basta ricordare la panchina del Chievo nell’ultima di campionato contro il Palermo di Delio Rossi).

A tutto questo, una volta per tutte, dovrà porre rimedio Zamparini se vuole veramente raggiungere degli obiettivi anche quello soltanto della parte sinistra della classifica, e non vivere alla giornata.

Un Catania così vicino e in stato di grazia è un fastidio non da poco per il tifo rosanero. Sabato arriva il Milan…..Miccoli c’é…

Il Gianni ridotto

nella foto in alto l'arbitro Gava espelle Balzaretti al 1 minuto di gioco; nella foto al centro l'arbitro Gabriele Gava.

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