15-01-09 L'Ass. La Zagara presenta un'iniziativa "alla scoperta dell'antimafia sociale"

15-01-09 L'Ass. La Zagara presenta un'iniziativa "alla scoperta dell'antimafia sociale"

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Riceviamo e pubblichiamo:

Alla scoperta dell’antimafia sociale.

È questo l’obiettivo della visita guidata ai beni confiscati gestiti dalle cooperative, che si terrà il 23 gennaio prossimo a Corleone. All’iniziativa parteciperanno circa settanta giovani. Gli studenti dell’Istituto comprensivo “Mons. M. Gagliano” di Altavilla Milicia e i ragazzi dell’Associazione “La Zagara” visiteranno il piccolo paese dell’entroterra siciliano, un tempo simbolo del potere mafioso, oggi testimonianza di un impegno antimafia concreto.

Per iniziare, una passeggiata tra le vie del centro storico. Seconda tappa al Centro internazionale di documentazione sulla mafia, dove sono conservati gli atti del maxiprocesso istruito da Falcone e Borsellino e altri importanti documenti. Durante la sosta al Centro i ragazzi incontreranno Pippo Cipriani, già sindaco di Corleone, tra i primi in Italia ad incentivare il riuso sociale dei beni confiscati, e i rappresentanti dell’Amministrazione locale.

Subito dopo la comitiva si trasferirà sui campi coltivati dalla Cooperativa “Lavoro e non solo”, che dal 2000, oltre a produrre prodotti agricoli, è impegnata in diverse attività sociali e di promozione della legalità. Infine, ai ragazzi verrà offerto un pranzo realizzato dalla Cooperativa con i "sapori della legalità", ovvero con i frutti del lavoro svolto sui terreni confiscati.

All’iniziativa – promossa dall’Associazione “La Zagara”, in collaborazione con l’Istituto comprensivo “Mons. M. Gagliano” e con il patrocinio del Comune di Altavilla Milicia – parteciperanno inoltre Angelo Fontana, vice sindaco del Comune di Altavilla Milicia e l’assessore alla legalità, Alfio Tornese.

"La visita guidata - dichiara il presidente dell’Associazione - fa parte di un più articolato percorso educativo che stiamo portando avanti insieme all’Amministrazione comunale di Altavilla. In una terra in cui le speranze e le aspettative dei giovani spesso si scontrano con le consuetudini tipiche del condizionamento mafioso - continua Scirè - abbiamo voluto proporre ai ragazzi un’esperienza di riscatto, per arricchire il loro bagaglio valoriale e alimentare la loro volontà di cambiamento".