Il Comune di Bagheria aderisce al 40esimo anniversario della marcia antimafia Bagheria-Casteldaccia

Il Comune di Bagheria aderisce al 40esimo anniversario della marcia antimafia Bagheria-Casteldaccia

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È stato deciso ieri durante la seduta straordinaria ed in adunanza aperta del consiglio comunale di Bagheria, la partecipazione del comune alla marcia antimafia Bagheria/Casteldaccia che celebra il quarantesimo anniversario della prima marcia che si svolse il 26 febbraio 1983 tra i comuni di Bagheria e Casteldaccia.

Erano presenti in aula rappresentanti delle sigle sindacali, delle scuole del territorio, delle associazioni cittadine e delle chiese cittadine.

Ad aprire la seduta il presidente del consiglio comunale Michele Sciortino che ringraziando i presenti, le forze dell'ordine, in particolar modo i Ros dei carabinieri, per avere assicurato finalmente alla giustizia Matteo Messina Denaro, ha passato la parola a qunti hanno chiesto di intervenire all'assemblea.

La prima a prendere parola è stata Loredana Introini, presidente del centro studi “Pio La Torre” sottolineando quanto sia importante una forte reazione da parte dei cittadini contro la mafia, oggi come 40 anni fa. A seguire l'intervento di Vito Lo Monaco, ideatore ed organizzatore insieme a padre Francesco Stabile, della marcia contro la mafia di 40 anni fa ed organizzatore di quella che si svolgerà venerdì 24 febbraio 2023.

La marcia antimafia partirà come allora da Bagheria ed arriverà a Casteldaccia attraverso la ‘strada dei Valloni’, un tempo via di fuga dei killer e dei latitanti mafiosi, ha ricordato Vito Lo Monaco nel suo intervento.

Sono intervenuti inoltre: padre Salvatore Lo bue, presidente della “Casa Dei giovani”, l'onorevole Antonello Cracolici presidente della commissione antimafia siciliana, gli studenti: Diego Gambino della scuola media Ignazio Buttitta, Daniele Di Liberto, Alessia Graziano e Giorgio Buffa della scuola media Ciro Scianna che hanno rivolto delle domande a Giuseppe Antoci, presidente dell'associazione antimafia “Pippo Caponnetto”, a cui Antoci ha risposto nel suo successivo intervento. Sono poi suguiti gli interventi di Federico Guzzo, presidente della consulta giovanile, padre Francesco Stabile storico, Biagio Sciortino presidente nazionale Intercear, il dirigente scolastico Cudìa ed i consiglieri comunali: Gino D'Agati, Giusy Provino e Sergio Cannizzaro.

A chiudere la seduta il sindaco di Bagheria Filippo Maria Tripoli che durante il suo intervento ha annunciato che l'amministrazione comunale intende intraprendere l'iter per intitolare una delle piazze recentemente “bonificate” dallo spaccio di droga a Filippo Salvi, il carabiniere precipitato da monte Catalfano nel 2017, mentre stava svolgendo il suo lavoro piazzando delle videocamere proprio per intercettare Matteo Messina Denaro, a cui i ROS hanno dedicato l'operazione che ha portato alla cattura del latitante lo scorso 16 gennaio 2023.

Marcia antimafia del 1983.

È stata la prima marcia della società civile siciliana contro la mafia, tra i comuni di Bagheria e Casteldaccia, dove, il 26 febbraio 1983, cittadini, preti, studenti politici di diverso orientamento hanno formato un corteo compatto contro quel “triangolo della morte” dove ogni giorno si sono consumati delitti mafiosi. Promotori di quella manifestazione furono Vito Lo Monaco, presidente del Centro Studi Pio La Torre, e Padre Michele Stabile. “La marcia del 26 febbraio 1983 vide un corteo lungo tre chilometri congiungere Bagheria a Casteldaccia, attraverso la ‘strada dei Valloni’, allora via di fuga dei killer e dei latitanti mafiosi. Quella marcia fece scalpore perché metteva insieme contro la mafia preti e comunisti, cittadini e politici, era trasversale e popolare. La marcia servì a spingere la politica ad applicare la prima legge antimafia dello Stato, la Rognoni – La Torre, approvata solo dopo l’assassinio di La Torre e del prefetto Dalla Chiesa.

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