Replica a "Un grande vuoto a Bagheria"

Replica a "Un grande vuoto a Bagheria"

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Gentile dott. Gargano,
avendo preso visione del suo articolo intitolato “C’è un grande vuoto a Bagheria” e condividendone il suo contenuto gradiremmo poter dire la nostra sull’argomento.

Ha perfettamente ragione: a Bagheria c’è un grande vuoto ma non è solo quello di una politica silente nei confronti di gravi problematiche, è anche quello che si estende a macchia d’olio e che risponde all’amaro nome di rassegnazione.

Da tanti anni la sigla sindacale che ci onoriamo di rappresentare cerca di rompere l’agghiacciante silenzio delle istituzioni. Abbiamo fatto ciò con tutti gli strumenti a nostra disposizione e non ci è mai mancato il coraggio di dire “No” ai potenti di turno e ogniqualvolta che per i privilegi di qualcuno si mortificava la dignità della collettività.

Quando il signor sindaco ha messo all’opera il fatidico rimpasto, ufficializzando un’alleanza con quella che all’inizio della sua avventura elettorale si configurava come opposizione e controparte, abbiamo auspicato che alle belle parole del primo cittadino e del suo entourage tirato a lucido per l’occasione, seguissero i fatti. Sono passati diversi mesi ma tutto quello che si percepisce è la solitudine dei cittadini, sempre più messi a dura prova da una giungla bagherese dove la sola certezza è il caos.

Anche con l’avvento della nuova giunta non siamo certamente rimasti con le mani in mano: abbiamo segnalato, denunciato presso gli organi competenti, evidenziato ai vertici dell’amministrazione le anomalie riscontrate, organizzato assemblee e agitazioni etc. Tutto questo per cercare di risvegliare il signor sindaco e i suoi uomini, sempre molto solerti quando c’è da autocelebrarsi ma sostanzialmente dormienti nei confronti dei diritti dei lavoratori e dei cittadini.
Chiaramente, la nostra attenzione e il nostro vigilare però non nasce con questa amministrazione.

L’enorme quantità di atti e documentazione prodotti nel corso degli anni dimostra come il nostro impegno sia stato portato avanti a prescindere da chi fosse al timone della città: ci siamo opposti, non affidandoci ai proclami ma con fatti tangibili, a molte scelte della precedente amministrazione (come ad esempio la decisione di aumentare i dirigenti comunali, le mobilità effettuate, etc…) quando i suoi vertici erano al massimo della loro potenza politica e non quando la nave stava per affondare come invece hanno fatto molti altri. Abbiamo monitorato le attività dell’ex sindaco nei confronti della cittadinanza e dei lavoratori in ogni fase e lo stesso è avvenuto per le altre sindacature e durante il periodo delle triadi commissariali.

Tutto questo è costato e costa molto in termini di sacrificio e abnegazione per il raggiungimento di obiettivi attinenti alla sfera dell’interesse diffuso e, nonostante il chiacchiericcio becero di qualche acrimonioso, la sola gratificazione percepita è unicamente quella della soddisfazione del risultato raggiunto per le persone che ci si onora di rappresentare.

Il vuoto di cui racconta nel suo interessante articolo, caro dott Gargano, è quello che ferisce la dignità di ogni onesto bagherese. Ma di questo evidentemente una larga percentuale della nostra classe politica non si preoccupa. Il silenzio politico, legato ad esempio alla poco trasparente questione dei bandi Urban, l’inquietante vicenda COINRES (per la quale questa sigla sta attivando importanti iniziative), la discutibile gestione ATO idrico, la dicono lunga su come ci si ‘prodighi’ a Bagheria per tutelare l’interesse generale.

La città è stata ridotta ad eterno ed estenuante cantiere aperto: il che crea un danno enorme ai commercianti, paralizza la viabilità e tutto ciò sta avvenendo senza che, per giunta, diano reali certezze sul risultato finale in termini di tangibile contributo alla vivibilità della città; hanno abbattuto (e non è detto che non continuino) selvaggiamente alberi decennali e piantato cibo per il punteruolo rosso, palme come piccole oasi nelle nuove colate di cemento; si sperpera denaro pubblico con iniziative ludiche e ricreative probabilmente solo per le tasche di chi le organizza visto che puntualmente non attecchiscono in alcun modo in una Bagheria stanca dell’arroganza e della presa in giro che certi altolocati individui tentano ancora di perpetrare.

Tutto questo è un pugno dritto in faccia nei confronti di tutti quei nuclei familiari che arrivano a stento a fine mese, di tutti i padri di famiglia costretti a lavorare al Nord e a stare lontano dai propri cari e di chi non trova sbocchi lavorativi. Molti, troppi, nostri giovani si sono rassegnati a dover emigrare perché in questa nostra cittadina c’è spazio solo per i cognomi che contano e le rare eccezioni alla regola fanno enorme fatica per trovare uno spiraglio per la realizzazione professionale.

I nostri anziani si stanno rassegnando alla solitudine istituzionale, a non essere considerati se non quando qualcuno li scorterà nei seggi, e a non usufruire più di giardini degni di essere definiti tali (quel che rimane, infatti, sono solo le palmette rinsecchite) dove poter giocare a carte, a bocce, stare in compagnia e godersi il sole delle belle giornate. I bambini e i ragazzi per scoprire l’essenza della natura non possono fare altro che attendere le visite guidate di qualche illustre esperto sul Monte Catalfano e queste sporadiche occasioni di full immersion nella natura saranno proclamate ai quattro venti come l’evento del secolo e immortalate con tanto di fotografie e video al cui cospetto le immagini del primo uomo sulla luna sembrano insignificanti.

Alla luce di tutto ciò riteniamo che il sindaco Sciortino non stia operando bene. Percepiamo la forte delusione dei lavoratori e della cittadinanza per una classe politica che deve tutto alla fiducia che la gente in campagna elettorale gli ha accordato ma che, in larga percentuale, non si sta dimostrando vicina ai bagheresi e nemmeno particolarmente zelante quando c’è da vigilare sull’attuazione delle regole. Purtroppo non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e per chi, come questa sigla, si scontra quotidianamente con schermaglie di silenzio e di ostruzionismo per rappresentare le istanze e i diritti dei lavoratori, la strada è sempre in salita.

Ma, per quanto attiene ai nostri compiti e doveri, non abbasseremo mai la guardia e continueremo il nostro impegno perché l’interesse pubblico non sia abbandonato nelle mani di chi non sta dando prova di adeguata considerazione per la cittadinanza.

Vincenzo Macaluso Giuseppe La Piana
Segretario Generale CGIL Coordinatore aziendale
Camera Del Lavoro Bagheria CGIL FP Bagheria







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