Un anno, un lampo: buon compleanno Bagherianews

Un anno, un lampo: buon compleanno Bagherianews

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Sembra ieri che mettemmo mano a questo progetto, quando la voglia di cimentarsi prevalse sui dubbi e le incertezze e la nostra navicella navigò in mare aperto. Era il 9 Febbraio del 2008.

Alcune cifre innanzitutto: le rilevazioni statistiche, iniziate il 1 marzo 2008, ci dicono che abbiamo largamente superato i 500.000 accessi, con quasi 1.800.000 pagine aperte, e poco meno di 800 utenti; negli ultimi mesi, nei giorni feriali, sfioriamo i 2.200 contatti al giorno.
Questo ci fa pensare che alcune delle intuizioni che ci avevano mosso erano giuste e praticabili.

A partire dal bisogno di informazione che ha Bagheria, un centro di quasi 60.000 abitanti, in cui malgrado ci siano tre periodici su carta stampata, una tv privata che al territorio dedica ampio spazio, tre notiziari quotidiani on line, oltre a quello ufficiale del Comune, ed una serie di “blog” informativi, resta sempre spazio e attenzione per chi voglia dire qualcosa.

Dicemmo e i fatti ce lo confermano, che la pluralità di voci, in poche parole la concorrenza, non danneggia, ma anzi aiuta l’informazione: la costringe a confrontarsi con i concorrenti, ad essere sempre più tempestiva e di qualità; a migliorarsi e tentare di migliorare il contesto in cui opera.

Al gruppetto di partenza che eravamo, si sono aggiunti compagni di strada, amici, semplici conoscenti, che hanno trovato nel nostro sito un modo per comunicare e far conoscere le loro idee.

Dobbiamo ringraziare innanzitutto i nostri collaboratori, i più giovani soprattutto, che stanno crescendo accanto a noi e stanno maturando una esperienza unica.

Chiaramente pur ospitando opinione diverse e talora anche contrapposte, abbiamo linee guida alle quali ci ispiriamo e obiettivi che ci poniamo.

Il nostro primo obiettivo era e resta quello di essere punto di riferimento per una Bagheria laica, civile, perbene e progressista, rispettosa dei propri doveri e dei diritti degli altri, soprattutto dei più deboli e svantaggiati, e che vuole una città pulita, ordinata, dove funzionino i servizi essenziali, dove la mafia non la faccia da padrona, e dove la qualità di vita risulti accettabile e dignitosa.

Ed oggi siamo purtroppo lontani da queste condizioni.

In secondo luogo dare rappresentanza e, quando è necessario, voce a questa parte di popolazione, che non si vuole rassegnare a subire chi sporca, inquina, prevarica e male amministra e a chi getta ombre e discredito sulla nostra città.

C’è una Bagheria, minoritaria speriamo, che vive nel (e del) malaffare politico-mafioso che cerca sempre di trovare spazi e complicità, ma c’è anche, e c’è sempre stata, “l’altra Bagheria”, quella delle persone perbene, più o meno forte, che conquista o perde a seconda i momenti storici terreno e posizioni, e che però non si rassegna mai.

Non faremo mai del nostro quotidiano uno strumento di partito né ideologico.

Però vogliamo farne uno strumento critico dei mali e dei guasti della nostra comunità e del potere politico, e che quindi esprime opinioni anche politiche, perché questo prima ancora che un nostro diritto, è un dovere nei confronti di chi ci legge.

Vogliamo farne uno strumento cui guardi con fiducia una “parte”, abbiamo la presunzione di pensare la migliore, della nostra comunità.

Un’altra grande lezione la stiamo prendendo dai nostri lettori e dai loro commenti: per noi è uno dei motivi di vero orgoglio; dicemmo subito, a scanso di equivoci, che non amavamo né le risse da bar né il linguaggio da caserma, e pur nell’esercizio di una dura critica non doveva mai venir meno il rispetto per la dignità delle persone: anche se avvertiamo dietro certi commenti il peso delle ingiustizie e delle prevaricazioni subite, l’amarezza per meriti e professionalità calpestate, apprezziamo lo sforzo sincero che dai contributi dei lettori emerge, di cercare la strada giusta senza settarismi e pregiudizi.

Tutto bene dunque: ovviamente no. Problemi ce ne sono, e tanti.

A partire dalla difficoltà a coprire con le forze disponibili un territorio ampio, così come ci eravamo proposti all’inizio:
-alla maggiore tempestività con cui avremmo voluto darvi le informazioni di cronaca, per sfruttare la meglio le potenzialità del mezzo; anche se possiamo, con orgoglio giornalistico, affermare che in tutta una serie di occasioni abbiamo dato in assoluta anteprima notizie che giornali e tv avrebbero dato solo dopo tempo;
-a qualche disguido tecnico che cercheremo di evitare nel futuro e cui abbiamo posto rimedio;
- alla necessità cui avremmo dovuto da tempo attendere, di riempire di tanti contenuti le nostre rubriche.

Però, i risultati, appena dodici mesi fà impensabili e insperabili, ci danno la forza e l’entusiasmo per cercare di colmare le lacune nel nostro secondo anno di vita.

I ringraziamenti doverosi: oltre che ai collaboratori interni della redazione, un grande grazie, a quanti ci hanno manifestato e continuano a manifestarci la loro concreta disponibilità con i loro suggerimenti, ma soprattutto con i i loro contributi.

Ne citiamo solo qualcuno, scusandoci con chi certamente dimenticheremo: da Franco Lo Piparo a Maurizio Padovano, da Maria Luisa Florio a Pagine di mare, da Tommaso Impellitteri a Biagio Napoli e a tanti, tanti altri, che hanno veramente dato spessore, qualità e prestigio alla nostra informazione.

Per concludere: a Bagheria, ed è giusto ricordarlo, i siti on-line non hanno mai ricevuto un solo euro di pubblicità istituzionale.

Proprio per questo ringraziamo gli inserzionisti pubblicitari che hanno creduto prima a scatola chiusa al nostro progetto, e che ora vedono confermate le loro attese.
Li ringraziamo di vero cuore: sono loro quelli che ci consentono di far fronte a quelle spese minime tecniche per gestire un sito on line, e che ci danno quindi, assieme alla vostra fiducia e alla nostra tenacia, gli strumenti per andare avanti.

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