Museo civico Bagnera, la politica ha battuto un colpo

Museo civico Bagnera, la politica ha battuto un colpo

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Qualcosa sembra muoversi a livello politico per cercare di evitare la chiusura del piccolo, ma importante museo civico, intitolato a Giuseppe Bagnera e gestito dalla omonima fondazione. Si lavora per scongiurare il rischio che un pezzo fondamentale della storia economica,

culturale e sociale della nostra comunità, torni ad ammuffire dentro armadi e scatoloni. Nei giorni scorsi si sono moltiplicati gli appelli di semplici cittadini, dei mezzi di informazioni e di istituzioni culturali per continuare a rendere visitabile e consultabile, il piccolo ”fondo” che da anni con encomiabile passione Angelo Restivo continua ad alimentare.

Si tratta di centinaia e centinaia di “pezzi”, più o meno rari e importanti, che avrebbero bisogno ovviamente di una sistematica catalogazione, ma è già tanto che siano comunque esposti e consultabili. Per chi non l’avesse mai visto e coltiva una passione per il proprio paese consigliamo di visitarlo.

Ci sono oltre 400 cartoline, qualcuna risalente ad oltre un secolo fa, centinaia di foto, oltre duecento volumi di autori bagheresi o che parlano di Bagheria, atti notarili, inventari di negozi e di aziende, uno spaccato di quella che era l’economia di Bagheria 70-80 anni fa...

Gli agrumi innnanzitutto, con vecchie carte aziendali, ma anche le industrie conserviere, le banche, manifesti delle feste di S. Giuseppe di un tempo, una raccolta dei giornali che nel tempo si sono pubblicati a Bagheria.
Insomma un piccolo, grande patrimonio di memorie che sarebbe stolto sottrarre alla conoscenza e allo studio.

Sinora il piccolo museo, che nel tempo ha ospitato scolaresche, studenti e appassionati, non ultimo Peppuccio Tornatore cher per il suo Baarìa ha attinto a piene mani allla documentazione messagli a disposizione da Restivo, è andato avanti con gli atti di liberalità dell’ing. Giuseppe Bagnera, nipote dell’illustre matematico, cui la fondazione è intitolata.

Per tornare alla informazione iniziale, l’assessore alla Cultura Sergio Martorana ci ha dichiarato: “Nella riunione di giunta di venerdì 6 febbraio, è emerso un orientamento unanime di sostenere il museo con un contributo equivalente all’onere per l’affitto che è di circa 5.000 Euro l’anno; la decisione non è stata formalizzata in un atto amministrativo, in considerazione che l’assenza ad oggi del bilancio ci costringe ad operare in dodicesimi. Dopo questa misura tampone, nel momento in cui sarà disponibile Palazzo Butera restaurato, faremo una valutazione complessiva che tenga conto delle esigenze e delle disponibilità.”

Angelo Restivo, scottato dalle precedenti esperienze, spera stavolta che alle promesse seguiranno i fatti. E lo speriamo anche noi.

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