Dopo la rinuncia all'incarico da parte dell'avvocato Vincenzo Petrigni a distanza di un mese della nomina, ecco che l'Università degli Studi di Palermo ha il suo nuovo direttore amministrativo. Si tratta dell'ingegnere Gabriele Cappelletti, homo novus nel panorama della medicina internazionale. Ex direttore generale dell'ISMETT di Palermo e,
fino ad oggi, consulente a contratto dell’assessore alla Sanità della Regione Siciliana, Cappelletti è stato nominato con voto unanime dal Consiglio di Amministrazione dell'Ateneo.
Cinquantatre anni, laureato in Ingegneria elettronica a indirizzo gestionale al Politecnico di Milano, il neo direttore si insedierà alla sede centrale dell'università di Palazzo Steri il prossimo 18 giugno, e sarà immediatamente impegnato nella predisposizione del bilancio consuntivo del 2008, nei processi di modernizzazione e automazione dei sistemi informativi, nel rilancio dell’internazionalizzazione, nel confronto delle parti sociali, nel miglioramento dei servizi agli studenti.
Rimarrà in carica per i prossimi tre anni.
“E’ una scelta – spiega il rettore Roberto Lagalla – con un indubbio valore di politica accademica, sia per il grande consenso che la sua candidatura ha ottenuto in seno al Consiglio di amministrazione, sia sul piano sostanziale, perché la sua figura coniuga gli elementi dell’esperienza con quelli della disponibilità all’innovazione e al cambiamento. La decisione del Cda premia certamente un’alta professionalità, che ha nel suo curriculum una lunga consuetudine con strutture ad alta complessità”.
Numerose le altre esperienze professionali maturate da Cappelletti: è stato responsabile amministrativo della Fondazione Rimed, costituita da Presidenza del Consiglio, Regione Sicilia, Cnr, Upmc e Università di Pittsburg, direttore generale di Visa Italia e senior vice president di Visa Europe, nonché dirigente dell’At Kearney, Kpmg Consulting e Forney Spa.
“Sono onorato e soddisfatto – afferma il direttore Cappelletti – di far parte dell’organizzazione di un Ateneo molto prestigioso. Conosco le difficoltà dell’incarico che ricoprirò, ma non può mancare in me la fiducia e il desiderio di partecipare allo spirito di innovazione che questo rettore sta imprimendo all’Università di Palermo”.
