A qualcuno dei sindaci dei 22 comuni facenti parte del Coinres staranno ancora fischiando le orecchie, per i commenti non proprio benevoli che sta suscitando sulla stampa la bozza della relazione conclusiva,
pubblicata il 6 Ottobre, della Commissione nazionale parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti in Sicilia, presieduta dall'avvocato Gaetano Peocrella del PDL e che nei prossimi giorni arriverà alla approvazione finale da parte dei commissari.
Sono 135 pagine di accuse durissime e circostanziate, che non potranno passare certo inosservate.
Niente che non si sapesse o non si immaginasse o non si sospettasse, ma vederlo scritto in atti parlamentari, testimoniato davanti ad una commissione d'indagine dal Questore di Palermo Alessandro Marangoni, dal Procuratore capo della Repubblica Francesco Messineo, dal Presidente della regione Sicilia Raffaele Lombardo, da P.C. Russo già assessore all'Energia e oggi alle Infrastrutture, fa una certa impressione.
E tutto scritto e detto, non dalle opposizioni malevoli o invidiose, o da giornalisti faziosi, ma da un organismo in cui sono presenti tutte le rappresentanze parlamentari..
Le orecchie staranno ancora fischiando a qualche euro parlamentare come Totò Cuffaro, sotto la cui presidenza della regione durata dal 2001 al 2008, il fenomeno degenerativo degli ATO rifiuti esplose e si sviluppò.
O a qualche presidente di provincia dal 2003 al 2008 come Francesco Musotto, che un suo assessore tale Raffaele Loddo, tenne nel periodo delle assunzioni a go go 2006/2008 alla Presidenza del Coinres. Ricordimao le oltre 240 ( duecentoquaranta) assunzioni effettuate proprio nel periodo in cui era presidente appunto Loddo, e vai a guardare le coincidenze, proprio alla vigilia delle elezioni provinciali ed europee del 2008.
Ed adesso la Commissione scopre che su tre delle agenzie consultate per gestire le assunzioni, ben due eccepirono che i criteri da adottare per le assunzioni suggeriti dalla dirigenza del Coinres erano irregolari, e solo la Temporary si prestò ai giochini.
Solo la magistratura ha potuto stoppare la resistibile ascesa del presidentissimo Coinres Loddo, che agiva in nome e per conto del Presidentete della Provincia Musotto, che volò poi allegramente a Strasburgo lasciandoci nella melma, in senso letterale.
Certo le orecchie saranno fischiate anche a qualche parlamentare della zona, per esempio al sen. Beppe Lumia, allorchè un passaggio della relazione afferma che una delle cause del dissesto è stata anche " la nomina di amministratori incapaci, privi di alcuna esperienza nel settore,(con la conseguente necessità di affidare numerose e costose consulenze esterne)".
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Perché nel mazzo, tra i ventidue, c'è anche qualche sindaco di grossi centri del P.D. o qualche amministratore e dirigente del Coinres, non propriamente sconosciuto al senatore.
Perché in realtà a costruire quel mostro del sistema degli ATO per la raccolta rifiuti in Sicilia , e del Coinres in particolare, ci hanno messo le mani e i piedi un po' tutti senza distinzione alcuna; certo con maggiore o minore consapevolezza e responsabilità; ma il mostro è figlio di tanti padri.
Per questo, appena ne avremo il tempo e i dati pubblicheremo, quello che si potrebbe ingiuriosamente definire l'ALBO d'ORO del Coinres, politici, gestori, amministratori direttori, che sono stati capaci di costruire questa Idra Sicula che divora risorse e infanga la nostra terra.
A parte come documentazione pubblichiamo integralmente qualcuno dei passaggi più significativi della bozza che la Commissione parlamentare si avvia ad approvare.
