Sciortino: "una emergenza rifiuti che non ha spiegazione"

Sciortino: "una emergenza rifiuti che non ha spiegazione"

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Secondo quanto ha dichiarato il sindaco Sciortino noi abbiamo le carte a posto: abbiamo staccato il solito assegno mensile di 380.000 euro per pagare le spettanze di settembre dei dipendenti, ma pare che non basti.
Il fatto che altri comuni non abbiano pagato le loro quote bloccherebbe, a dire del sindaco, l'intera macchina; ma questa interpretazione verrebbe largamente contraddetta dal fatto che mentre a Bagheria da tre giorni i rifiuti si ammassano su strade e marciapiedi, sui corsi principali e in periferia, in altri comuni la situazione è normale.

Perché? "E' un paradosso"- sostiene Biagio Sciortino.

I dipendenti si astengono dal lavoro, ma come al solito, protestando per le divise, stavolta quelle invernali, e non attuando una vera e propria astensione dal lavoro non avranno trattenuto alcunché. ( anche se in tutte le amministrazioni d'Italia, civili e militari, il cambio di divisa da estiva a invernale avviene il 4 novembre).

Sciortino sostiene altresì di aver presentato una denuncia ai Carabinieri per interruzione di pubblico servizio, che farà probabilmente la fine che hanno fatto tutte le precedenti.
Ma a completare il paradosso arriva un'altra notizia.

Ieri hanno manifestato davanti alla sede del governo regionale i dipendenti delle ditte Ambiental, Ecogestioni, Falletta, Rizzo, Tes., che sinora hanno garantito i noli a caldo, cioè con operatori al seguito dei mezzi noleggiati (per capirci, per un camion e operatori al seguito parliamo di 600 euro al giorno).

Ma adesso i sindaci, anche per ottemperare ad una norma di legge, e per seguire il diktat dell'assessore regionale all'Energia, possono noleggiano soltanto i mezzi e sono intimati a reperire il personale all'interno dei lavoratori Coinres, che sono già di suo sovrabbondanti.

Rischiano pertanto di essere licenziati quei lavoratori dei noli a caldo, che quindi, giustamente a modo loro, protestano.

Sembrerebbe una giostra della follia: non appena si cerca di mettere ordine, e di far lavorare veramente tutta la pletora di dipendenti del Coinres irregolarmente assunti e regolarmente pagati, si rischia di lasciare in mezzo alla strada quelli che, con i lavoratori Coinres irrintracciabili o desparecidos, lavoravano con i privati chiamati in emergenza e che costavano alla collettività un patrimonio, che si aggiungeva al patrimonio necessario per mantenere quelli del Coinres che non lavora(va)no.

Insomma, cadono veramente le braccia. Questo è un paese in cui non c'è verso e maniera di far funzionare le cose. Meglio la monnezza.