Giornata campale per emergenza rifiuti

Giornata campale per emergenza rifiuti

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E' stata una giornata campale quella di oggi per Sindaco, Giunta, Carabinieri, Polizia e Vigili urbani, tutta impiegata nel tentativo, in parte riuscito nel tardo pomeriggio,

di garantire tutela e sicurezza ai dipendenti delle ditte private chiamate a sostituire gli scioperanti del Coinres nel lavoro di rimozione delle tonnellate di rifuti che invadono le strade.
Una agitazione inspiegabile quella di questi giorni, con un gruppo, non più di una cinquantina di dipendenti che stanno tenendo in scacco Bagheria.

Inspiegabile per una serie di motivi: il sindaco di Bagheria ha già staccato da giorni l'assegno di 387.000 euro per il pagamento degli stipendi di settembre, anche se pare che all'appello del pagamento manchino parecchi comuni piccoli e meno picccoli, equesto impedisce di raggiungere la somma necessaria per pagare tutti e 540 i dipendenti del carrozzone Coinres

Ma c'è qualcos'altro: stranamente, in tutti gli altri comuni nessuno escluso, i dipendenti lavorano, la spazzatura viene raccolta, solo a Bagheria questo non accade.
Non solo, ma si tenta di rendere ancora più invivibile la vita dei cittadini, incendiando la spazzatura, facendo blocchi stradali con cassonetti e spazzatura, creando insomma un clima di emergenza sociale, impedendo anche a chi ne ha voglia di andare a lavorare, minacciando gli operatori dei camion delle ditte private che sono stati chiamatia ripulire la città.
Pur con lo stipendio di settembre di fatto già in banca, la protesta continua in forme inaccettabili.
Perché?
Sarebbe un discorso lungo. Ci sono cause vecchie: il fatto di avere fatto assunzioni alla cieca, con il sostegno dei sindaci del tempo, è responsabilità di Raffaele Loddo presidente dal 2006 al 2008.
Ed i sindaci sono rimasti impigliati in quella stessa rete che hanno contribuito a tessere

Ma la causa recente risulta poco comprensibile, perché c'è dietro il comportamento di questi giorni di questa cinquantina di dipendenti una regìa occulta che coltiva un disegno, quale che sia di tipo che si può definire "politico".

Cui prodest? È la domanda che ci poniamo. Ma la risposta non arriva.

Sappiamo solo che questo pomeriggio gli operatori dei camion dei privati hanno lavorato sotto la protezione di decine di volanti di polizia carabinieri e auto dei vigili urbani, agli ordini del responsabile dell'ordine pubblico, Luca Salvemini, del maggiore dei carabinieri Francesco Tocci, e del comandante del corpo di polizia Urbana, Maurizio Parisi, in un clima surreale, con i manifestanti a minacciare quelli che lavoravano, ed in alcuni momenti si è sfiorato lo scontro.
Sinora si è fatto qualcosa in Via Mole, in Via Città di Palermo, in Via Libertà; si continuerà durante la notte con una decina di pattuglie che saranno impegnate a proteggere uomini e mezzi.