Cronaca

Quel ragazzino è un genio; l'hanno pensato subito alla Cermit di Thiene, un'azienda di ingegneria web, quando sono venuti a conoscenza della notizia.

Un ragazzo di origine indiana che frequenta l'Istituto tecnico industrale "Marzotto" di Valdagno, appena maggiorenne, è stato denunciato assieme ad altri nove compagni di classe dalla direzione dell'Istituto ai carabinieri, per avere violato il sistema informatico della scuola carpendo la password di un suo insegnante attraverso un keylogger, un software cioè, capace di leggere le password digitate sulla tastiera.

I carabinieri hanno raccolto la denuncia nella quale erano coinvolti anche cinque minorenni, ma poi è venuto fuori che ad avere violato effettivamente il sistema informatico era stato poprio quel ragazzo di origini indiane.

Quando la notizia è diventata  di pubblico dominio la Cermit lo ha contattato offrendogli anche assistenza legale e per offrirgi  una opportunità di lavoro.

Dice uno dei responsabili dell'azienda: "Noi non discutiamo il reato, ma quel ragazzo è veramente in gamba ed abbiamo il dovere di dargli una opportunità."

Si è poi capito soprattutto che all'origine del gesto non c'era la volontà di manipolare i registri scolastici, anche perchè il ragazzo ha un ottimo rendimento scolastico con una votazione di dieci in informatica.

Quello che ha fatto lo ha fatto solo per "mettersi alla prova"

 

dai giornali

 

PALERMO. Una nuova soffiata «napoletana» giunta alla questura di Palermo ha consentito, venerdì scorso, l'arresto di Carmine Auricchio, 30 anni, napoletano fermato in via Mariano Stabile nel capoluogo siciliano su un auto in cui sono stati trovati 70 kg di hashish.

La polizia dice che l'operazione è avvenuta dopo la «nona precisa segnalazione anonima, giunta telefonicamente il giorno prima in Questura, con cui un uomo di mezza età e dal marcato accento campano dopo essersi fatto 'riconoscerè suggeriva ai poliziotti di prestare attenzione ai movimenti di un'autovettura, di cui forniva la targa e il modello, che sarebbero avvenuti venerdì».

L'uomo dice la polizia aveva già contattato la questura otto volte tra il 2011 e il 2012: fornendo indicazioni in base alle quali sono stati arrestati diversi trafficanti e sequestrati 30 Kg di hashish; 1 Kg di cocaina e 6 Kg di hashish; 40 Kg di hashish; 54 Kg di hashish; 2 quintali di hashish; mezzo quintale di hashish; e l'ottava volta, lo scorso 30 agosto, quando venne fermato un corriere con altro mezzo quintale di hashish.

fonte: gds.it

Gli incendi sono scoppiati poco dopo le 17 del pomeriggio di sabato, quando in Clinica erano presenti solo il custode e pochissime altre persone: nelle due trazzere laterali che contornano la Clinica e risalgono verso il monte Catalfano, è stato dato fuoco a due aree, in cui in pochi minuti per il forte vento di scirocco e la presenza di sterpaglie ed erbacce le fiamme si sono levate alte.

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I Carabinieri del Gruppo di Monreale hanno dato esecuzione al decreto di sequestro dei beni ai fini della confisca, emesso dal Tribunale di Palermo-Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di SALPIETRO Vincenzo di Trabia, del figlio SALPIETRO Sebastiano e del genero TERESI Antonino, in atto detenuti.

La misura è scaturita a seguito degli accertamenti patrimoniali effettuati dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Monreale e della Sezione di P.G. della Procura della Repubblica di Palermo, che hanno proposto alla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo il sequestro dei beni intestati a SALPIETRO Vincenzo ed ai suoi familiari, a seguito delle indagini convenzionalmente denominate Camaleonte, con le quali si disarticolava una vasta associazione mafiosa facente capo all’allora latitante Salvatore RINELLA, già reggente del mandamento mafioso di Trabia, poi catturato nel marzo 2003 dai militari nel suo covo di Palermo, illustrando nel contempo la mappa criminale dell’articolazione criminale.

Pertanto, il Tribunale-Sezione M.P., sulla base di un processo indiziario presunto da quelle investigazioni, nonché sulla base della sproporzione tra i redditi dichiarati ed il notevole patrimonio immobiliare posseduto dai predetti, ha disposto il sequestro dei sottonotati beni:

· nr. 13 appartamenti;

· nr. 05 magazzini e box;

· nr. 38 terreni agricoli;

· nr. 05 conti deposito a risparmio;

· nr. 01 rapporti di credito presso istituti bancari;

per un valore complessivo di circa 1.500.000 di euro.

Palermo, 28 settembre 2012

Fonte Ufficio Stampa Provinciale dei Carabinieri

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