Cronaca

E’ accaduto a tarda notte del 15 agosto 2012, verso le ore 00.15 circa, in Partinico (PA), dove presso il pronto soccorso dell’Ospedale Civico decedeva un giovane Canale Giuseppe, 19 anni, abitante in via Francesco Lucchini, studente, ove era pervenuto in seguito a folgorazione da scarica elettrica avvenuta all’interno di una privata abitazione.

Nella circostanza, alle precedenti ore 23.30 circa, in Cinisi (PA) nella contrada Piano Cavoli s.n.c., all’interno dell’abitazione di proprietà del nonno della vittima, pensionato, il malcapitato veniva colpito da una scarica elettrica emessa da un microfono che aveva nelle mani durante un’improvvisata esibizione canora, in occasione dell’avvento della festività di ferragosto.

Immediatamente trasportato con mezzo privato presso il suddetto pronto soccorso il giovane 19enne decedeva per “arresto cardiocircolatorio” accertato dai sanitari. Sono in corso indagini dei Carabinieri della Compagnia di Carini al fine di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

L’Autorità Giudiziaria informata dalla Stazione Carabinieri di Cinisi che indaga unitamente ai colleghi, disponeva l’ispezione medico legale che è stata eseguita presso l’ospedale di Partinico.

La salma è stata poi riaffidata ai familiari per le esequie.

Da una prima ricostruzione eseguita dai Carabinieri della Compagnia di Carini, hanno sottoposto a sequestro l’intero impianto musicale che ha presumibilmente causato l’emissione della scarica elettrica, tanto da generare una forte scassa mortale.

Dai primi accertamenti eseguiti dagli stessi carabinieri con l’ausilio di personale tecnico specializzato della società ENEL l’impianto elettrico presente nell’abitato estivo non era a norma, pertanto l’intero immobile è stato sottoposto a sequestro.

Sono in corso indagini dei Carabinieri.

 

Fonte  Ufficio Provinciale Stampa dei Carabinieri

Successo di pubblico nelle numerose presenze registrate alla “1° edizione della Sagra della salsiccia tipica altavillese”, svoltasi domenica 12 agosto 2012 ad Altavilla Milicia, in Piazza Matteotti.

L’evento si è svolto nel tardo pomeriggio di domenica ed ha visto come protagoniste le Macellerie altavillesi, impegnate nell’offrire, in degustazione gratuita, al numeroso pubblico presente, la famosa e tradizionale salsiccia altavillese.

Il pubblico ha mostrato di gradire molto l’iniziativa, affollandosi negli appositi stands, allestiti per farcire i panini con la salsiccia arrostita, ricevendo oltre al panino una bevanda.

L’evento si è protratto sino a sera inoltrata con la consegna, da parte del Sindaco di Altavilla Milicia Nino Parisi, di una targa ricordo ai titolari delle Macellerie che hanno aderito all’iniziativa.

La 1° edizione della “Sagra della salsiccia tipica altavillese” è stata organizzata dal Comune di Altavilla Milicia, su Patrocinio della Regione Sicilia, Assessorato alle Risorse agricole ed alimentari, in collaborazione con le Macellerie: Romano Giovambattista, Lanza Nicola, Vincenzo Zarcone.

E’ una prima iniziativa, che sicuramente ripeteremo, come evento annuale ricorrente, a supporto di una più incisiva azione promozionale verso un prodotto di grande valore e tradizione gastronomica locale, come la salsiccia tipica altavillese- ha commentato il Sindaco Nino Parisi- che non si esaurirà solo nella organizzazione della Sagra annuale; vogliamo infatti adoperarci affinchè ci sia il riconoscimento della tipicità del nostro prodotto, per pervenire, nei tempi dovuti, ad un marchio di qualità ed alla denominazione di origine protetta delle nostre salsiccie, nell’ambito di una più ampia promozione della tipicità dei nostri prodotti gastronomici e di un impulso in direzione di una crescita dei flussi turistici e del sostegno all’economia ed alle tradizioni locali”.

Nel corso di un servizio antidroga, i Carabinieri della Stazione di Bagheria hanno tratto in arresto per il reato di detenzione illecita di sostanza stupefacente ai fini di spaccio LO COCO Pietro, nato a Sciacca (Ag), classe 1983, domiciliato in Bagheria in via Capitano Emanuele Basile.

L’interessato, a seguito di ricerche effettuate nel territorio bagherese gli investigatori lo localizzavano in Via Capitano Emanuele Basile all’altezza del civico 12 dove era parcheggiata l’autovettura Fiat Punto di colore bleu, in uso a LO COCO.

L'uomo che era  già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti specifici, presumibilmente si era organizzato per piazzare la droga ad acquirenti per il prossimo ponte di ferragosto; nel corso di una perquisizione del veicolo su cui viaggiava i Carabinieri rinvenivano ben occultati due involucri in carta plastificata, contenenti 21 grammi di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”, pronta per essere spacciata.

La sostanza stupefacente, sottoposta a sequestro sarà inviata al L.A.S.S. del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, per essere analizzata e per accertare l’esatto principio attivo della stessa.

L’arrestato, ultimate le formalità di rito è stato associato presso la casa circondariale “Ucciardone” di Palermo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

'Mater semper certa est, pater incertus...' lo dicevano i latini, che però non avevano ancora svelato i misteri del DNA che consente oggi di sapere per certo anche chi è il padre.

Va però subito detto che ormai Palermo si impone nella classifica nazionale per le storie curiose o paradossali che riguardano coppie e famiglie: ancora qualche giorno fa la vicenda rimasta poco chiara di quelle nozze in Cattedrale che hanno visto l'un contro l'altro schierati genitori dei due promessi sposi, poi dopo la bagarre, diventati realmente sposi.

Non si è capito bene se ci fosse stato un tardivo ripensamento dello sposo, o il classico letterario "questo matrimonio non s'ha da fare nè ora nè mai".

I giornali riportano oggi un'altra notizia che ha del paradossale: al Policlinico di Palermo nasce una bimba e si presentano tre presunti papà risepttivamente di 60, 45 e 34 anni anni come la neomamma.

È sorto un litigio e il portiere del reparto ha chiamato i carabinieri che alla fine dopo avere identificato i contendenti che erano arrivati alle mani, non hanno però denunciato alcuno perchè non hanno verificato la sussistenza di  reati.

E' stata la neomamma a sciogliere il nodo gordiano con il classico colpo di spada: "È lui il vero genitore" ha dichiarato la ragazza ai carabinieri, indicando uno dei tre, lasciando con un palmo di naso gli altri due aspiranti papà, con i quali evidentemente la ventiquattrenne aveva avuto altre storie sentimentali.

Di fronte a  tanta autorevole e inattaccabile certificazione di paternità i due mancati papà non hanno potuto fare altro che girare sui tacchi e andar via.

Altri articoli...