La solidarietà dell'amministrazione e dei partiti al carabiniere vittima di intimidazione

La solidarietà dell'amministrazione e dei partiti al carabiniere vittima di intimidazione

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Arrivano in queste ore le espressioni di solidarietà dalle istituzioni e dai partiti nei confronti del carabiniere che opera presso la Stazione di Bagheria e che è stato oggetto a Palermo dove abita, di una grave intimidazione, l'incendio dell'auto, che per le modalità con cui è stato realizzato avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche.

 

Questi i comunicati del sindaco e del presidente del consiglio 

"In merito alla notizia dell’esplosione avvenuta a Palermo lunedì notte che ha distrutto la vettura di un carabiniere che presta servizio nel territorio bagherese, il sindaco Vincenzo Lo Meo, a nome della Giunta esprime solidarietà e vicinanza condannando fermamente l’atto intimidatorio.” I carabinieri giornalmente offrono un servizio straordinario di controllo del territorio e di lotta alla criminalità. Sono vicino al giovane carabiniere che è stato vittima di un gesto intimidatorio inaccettabile” ha dichiarato il sindaco  Lo Meo.

Il presidente del Consiglio comunale Caterina Vigilia, a nome del Consiglio, dichiara:

“E’ inconcepibile pensare di fermare, con un simile atto, un uomo che lavora per le istituzioni e per la collettività. Esprimo piena solidarietà auspicando una immediata risoluzione del caso.

 

Arriva anche la presa di posizione del PID.

Nel comunicato del PID firmato dai consiglieri comunali Gino Di Stefano, Maurizio Lo Galbo, Grazia Lo Cascio, Francesco Gurrado, e dal consigliere provinciale Bartolo Di Salvo si legge: "E' inaccettabile che un rappresentante dello Stato che compie il proprio dovere di uomo di legge e di cittadino, debba correre questi rischi di ritorsione assurda e ingiustificabile."

"E' stata una fortuna - continua il comunicato - che nessuno a quell'ora di notte passasse in vicinanza del luogo del vero e proprio attentato altrimenti le conseguenze sarebbero state ancora più gravi."

E così concludono i rappresentanti del PID bagherese: "Esprimiamo al comandante della Tenenza maggiore Francesco Tocci, al comandante della Stazione maresciallo Ettore Saladino, a tutti gli uomini che operano nella caserma di Bagheria, che in questi anni di duro lavoro hanno assestato colpi durissimi alla mafia e alla criminalità comune, la nostra più completa solidarietà."

 

Questo invece il comunicato del PDL

”I Consiglieri comunali Paolo Amoroso, Antonino La Corte e Aiello Pietro, appartenenti al gruppo consiliare del P.D.L., esprimono la loro solidarietà nei confronti del carabiniere in forza presso la caserma di Bagheria per l'atto intimidatorio subito.

Si auspica che le autorità preposte, possano al più presto assicurare alla giustizia gli autori di tale gesto.

 

Anche l'UDC si schiera 

"La Segreteria cittadina dell'UDC di Bagheria, nel provare sdegno, per l'effimero atto intimidatorio, perpetrato nei confronti di un rappresentante dell'arma e dello stato, esprime solidarieta' al Carabiniere in forza alla Tenenza di Bagheria, vittima dell'attentato, al comando, e a tutta l'arma dei Carabinieri, per il vile gesto.

Riteniamo sia doveroso, ognuno per la nostra competenza, per il nostro ruolo, e per il nostro operato, dare sostegno e piena collaborazione, all'azione delle forze dell'ordine, che giornalmente svolgono il loro incessante quanto pericoloso lavoro, nel pieno svolgimento del proprio dovere."  

 

Il consigliere del FLI  Angelo Bartolone

“Esprimo solidarietà e vicinanza all’arma dei carabinieri e in particolare al carabiniere che presta servizio nel nostro territorio per il vile atto intimidatorio subito.

Un gesto che merita una ferma condanna e, che sono certo, non riuscirà a disturbare l’azione quotidiana e incessante dell’arma dei carabinieri nella lotta alla criminalità.

Le forze dell’ordine ogni giorno sono impegnate a garantire l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini anche a rischio della loro incolumità, ed è inaccettabile che possano subire gesti così vili.
Mi auguro che al più presto i responsabili di tale vile atto vengano consegnati alla giustizia e subiscano una condanna certa”.