Respingono nettamente le accuse la moglie e la figlia di Pietro Liga

Respingono nettamente le accuse la moglie e la figlia di Pietro Liga

cronaca
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Lo riporta il 'Giornale di Sicilia' di oggi in un articolo di Sandra Figliolo: Rosa Costantino e Maria Liga, rispettivamente moglie e figlia di Pietro Liga, che si trovano ai domiciliari con la pesante accusa di estorsione, si difendono a 360° negando decisamente che tramite loro siano state fatte richieste estorsive alla moglie di un imprenditore altavillese, arrestato nell'operazione Reset nel guigno del 2014, e che evrebbe usato espressioni offensive della 'dignità' di Liga.

altDifese dall'avv. Jimmy D'Azzò le due donne di fronte alle contestazioni del GIP Giuliano Castiglia, rispondono che loro hanno sempre parlato di 'tute e lenzuola da portare al loro congiunto all'inetrno del carcere', e che mai hanno fatto riferimento a denaro, e niente risulta a loro di eventuali affermazioni in merito fatte del loro congiunto; non solo, ma aggiungono che 'presumendo di essere intercettate sarebbe stato poco per loro prudente fare richeste estorsive', ed infine che l'imprenditore altavillese, stando alle inetrcettazioni, da un lato avrebbe denunciato l'estorsione e dall'altro avrebbe invece manifestato preoccupazioni per l'eventuale pentimento di Pietro Liga (nella foto accanto).

Insomma una linea di difesa che non ha evitato alle due donne di restare sottoposte al regime detentivo domiciliare.

L'accusa ritiene di avere in mano un impianto di prove 'granitico', e cioè Liga detenuto al Pagliarelli che avvicina la potenziale vittima all'interno della cappella del carcere passando da una richiesta iniziale di indennizzo di 20.000 euro ad una richiesta più mite di 2.500 euro.

E tutto sarebbe accaduto per una frase offensiva saltata fuori dalle intercettazioni.