Demolita la villa del boss Carlo Guttadauro sulla litoranea di Mongerbino

Demolita la villa del boss Carlo Guttadauro sulla litoranea di Mongerbino

cronaca
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E' stata demolita nelle scorse settimane ad Aspra la villa del Boss Carlo Guttadauro sulla litoranea di mongerbino. 

La villa sorgeva entro i 150 metri dal mare dove vige il vincolo di inedificabilità assoluta ed è stata abbattuta dalla ditta aggiudicatrice della gara.

Nel 2018 il Comune di Bagheria, quando sindaco era Patrizio Cinque, ha deciso l’annullamento in autotutela della concessione edilizia in sanatoria emessa dal Comune nel 2012, dopo aver  riscontrato delle irregolarità nella pratica; dando seguito all'atto con un ordine di demolizione e una sanzione di 20 mila euro. All'annullamento della sanatoria i proprietari avevano fatto ricorso al Tar e poi al Cga per sospendere il via libera alla demolizione che intanto aveva rilasciato il Tar.  Non è stato infatti provato il fatto che la casa, come sostenevano i proprietari,  coinciderebbe con un piccolo capannone agricolo esistente già nel 1989. Dalle immagini del satellite si evince invece che l'edificio fino non esisteva al 2003, e i lavori sono cominciati nel 2004.

Le vicende amministrative relative a questo immobile avevano tenuto banco sui giornali quando nel 2018 il sindaco di allora Patrizio Cinque annunciò la revoca in autotutela della concessione edilizia dell'immobile. Vicenda che ebbe anche degli strascichi giudiziari. Carlo Guttadauro , già condannato per mafia, appartiene ad una famiglia dal pedigree mafioso di grande rilievo, è il fratello di Giuseppe Guttadauro, capomafia di Brancaccio, e di Filippo, postino di Bernardo Provenzano e cognato di Matteo Messina Denaro.

Una villa abusiva che sorgeva nella zona di inedificabilità assoluta entro i 150 metri dal mare è stata invece autodemolita dal proprietario in località Baia dei francesi. 

Con queste demolizione sono in tutto 6 gli adifici abusivi abbattuti sinora a Bagheria da luglio ad oggi con i fondi ottenuti grazie al mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti. L’Ente aveva ottenuto mediante la Cassa Depositi e Prestiti una somma pari a 479.400,00 euro per la demolizione dei 9 immobili, somme che dovrebbero rientrare nelle casse comunali attraverso azioni di recupero nei confronti del responsabile dell’abuso.I lavori prevedono oltre che la demolizione anche il trasporto a discarica di tutti i materiali di risulta ed il ripristino dei luoghi. 

Foto di copertina: la villa abbattuta ad Aspra di Carlo Guttadauro