Consiglio comunale, PRG e la tela di Penelope- di V.Provino

Consiglio comunale, PRG e la tela di Penelope- di V.Provino

cronaca
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Ho letto con interesse l'articolo di Daniele Vella, Presidente del Consiglio Comunale, "Abbiamo lavorato bene !".

. Penelope ha casa a Palazzo Ugdulena:infatti ,in materia urbanistica, il consiglio comunale si è dato molto da fare di giorno, ma ha disfatto di notte .

Ha approvato i piani stralcio, quando i vincoli erano decaduti, con conseguente bocciatura di uno dei piani stralcio da parte dell'Assessorato Territorio e Ambiente.

Quindi ( con ritardo di parecchi anni )iniziava la discussione sulle direttive generali di revisione del PRG e per la riapposizione dei vincoli.

Di fatto però dopo tre mesi dall'ultima e conclusiva seduta Consiliare si aspetta ancora la pubblicazione della Delibera .

Possiamo comunque rilevare che le direttive 5 e 13, proposte dai gruppi consiliari della maggioranza e da due consiglieri dell'opposizione, prevedono un meccanismo di compensazione sui generis (che definisco alla Bagherese) al 50% aperta a ogni contrattazione privatistica ,uno spazio ambiguo ove navigano bene solo i più furbi e i più forti.

In ultimo è arrivata la doccia fredda per il Consiglio Comunale e l'Amministrazione: la sentenza del CGA di fatto annulla il PRG dei Commissari Prefettizi. Adesso la tela è completamente scucita.

Ma il Segretario Comunale con una sua nota di poche righe ritiene che la sentenza del C.G.A. valga solo per i ricorrenti.
.Ci aspettiamo che sarà costretto a ritirare la direttiva e così anche lei potrà far parte a pieno titolo del club Penelope.

Appare a tutti chiaro che l'amministrazione si è mossa in maniera casuale e improvvisata, senza un programma prestabilito fra le compagine di maggioranza, senza una copertura legale appropriata.

Comunque a cosa è servito un PRG voluto dai Commissari e progettato dal Dipartimento di Urbanistica dell'Università di Palermo Facoltà di Architettura?

In dieci anni di attuazione ben poco o quasi niente si è visto per quanto riguarda l'attuazione delle infrastrutture primarie per Bagheria ( le opere in previsione erano irrealizzabili sia per i costi proibitivi sia per le soluzioni tecniche adottate dal Prof. Leone, mi riferisco allo Svincolo autostradale, alla strada Mare-Monti, alla deviazione della 113 in prossimità di Villa Cattolica, all'interramento della Ferrovia, alle aree artigianali etc).

Invece per quanto riguarda l'edilizia privata le cose sembrano andare per il verso giusto, ma per poche persone.

Mi chiedo se l'Amministrazione, la terza Commissione, il Consiglio stesso, hanno fatto le giuste valutazioni economiche e sociali, dando il via libera al Piano di Levante col suo enorme carico urbanistico (circa 150 alloggi)in assenza di previsione di servizi nell'area

La tela di Penelope rischia di far perdere clienti alla sartoria della maggioranza, e questo sicuramente non è un male.
Il male è per Bagheria ed è enorme per le prospettive di lavoro per operai, artigiani, commercianti e per la fiducia delle persone.

L''articolo del presidente Vella manifesta, uno schema rigido e grandioso, di presunzione e di autogratificazione e una mancanza di compassione per la nostra brava gente onesta che si trova con progetti approvati, parcelle pagate a tecnici, avvocati, spese legali per ricorsi e senza niente in mano.



 

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