Non ci resta che affidarci nelle mani del Signore- di Ezio Pagano

Non ci resta che affidarci nelle mani del Signore- di Ezio Pagano

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Dottore, dottore, finalmente la trovo. Ha sentito che disgrazia? Non si sa più cosa fare. Bagheria pare un manicomio. Non ci resta che affidarci nelle mani del Signore”. (Dal romanzo “I Musumeci di Bagheria”1961).

Come traspare dall’occhiello, Bagheria ha sempre fatto parlare di se, seppure per motivi diversi. Al momento si parla del “Museo Guttuso” che per Bagheria potrebbe essere una risorsa e invece non lo è. Quindi dovrei fare l’excursus delle cose che non vanno, ma avendolo fatto tante volte non lo rifaccio e mi limito a dare un consiglio alle mamme e ai papà, dicendo loro che dovrebbero alternare ai loro figli i dispositivi elettronici e le giostre con le visite ai musei.

Immaginate due genitori col loro figlio in un museo, dove i genitori disquisiscono sul significato di un’opera d’arte e quando hanno deciso di mettere fine alla discussione il loro bambino, con la disarmante innocenza della tenera età, interviene in modo sorprendente dicendo la sua. In quel momento, forse senza troppa coscienza da parte dei genitori, e sicuramente senza quella del bambino, avete nutrito l’anima, avviandovi a diventare appassionati d’arte.

Chissà, forse quel bambino da ragazzo preferirà frequentare altri giovani che hanno la sua stessa passione e magari decidere di andare insieme con loro a visitare i musei. Ecco, dopo essersi scelti e diventati amici, da adulti si ritroveranno nella stessa comitiva. In quest’ambiente potrà persino sbocciare l’amore che determinerà in parte il loro avvenire. Un futuro da ceto intellettuale, certamente migliore di quello dei malcapitati bambini i cui genitori non hanno alternato le giostre con le visite ai musei; con la corresponsabilità anche dei nostri musei che sono poco attrattivi.

Per questo vorrei che gli amministratori comprendessero la dinamica che un museo abbandonato a se stesso, con un profluvio di mostre prive di spessore culturale, può risultare persino dannoso.
Dunque, esorto gli amministratori di Bagheria con questo messaggio: Il tempo per tornare indietro è finito, quindi portatevi avanti col tempo, così quello che vi avanza, potete usarlo per tornare indietro. Forse detto così non è comprensibile abbastanza, allora lo dico papale papale: Signor sindaco, spenda bene i soldi destinati al “Museo Guttuso” e prima di finire il suo mandato, bandisca il concorso per il nuovo direttore; non solo le farebbe onore ma se spiegato in questi termini alla cittadinanza, potrebbe essere persino di aiuto al viatico per la sua rielezione.

La foto: Uno scorcio del Museum di Ezio Pagano a Bagheria. Alle pareti due opere di Guttuso e una di Migneco, in primo piano una scultura di Emilio Greco.

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