Politica

Riceviamo  e pubblichiamo: In merito alla vicenda che vede protagonista il COINRES - ATOPA4 e, loro malgrado, i dipendenti amministrativi fino a poche settimane fa in servizio presso l'unita' locale di Bagheria, gli scriventi sentono la necessita' di fare alcune precisazioni:

A far data dal mese di Agosto 2011, il Sindaco di Bagheria dott. Vincenzo Lo Meo ha deciso di pagare direttamente - attraverso l'arbitrario esercizio dell'istituto della delegazione di pagamento - solo la forza lavoro operativa addetta al servizio di raccolta dei RSU, per un totale di 98 unita' lavorative, escludendo - arbitrariamente e in modo del tutto discriminatorio - gli impiegati amministrativi che da sempre hanno operato sul territorio del Comune di Bagheria.

Ad onor del vero, il Sindaco - sempre in modo del tutto arbitrario - ha deciso di pagare tre impiegati amministrativi senza mai indicare i criteri che hanno condotto alla selezione degli stessi contravvenendo alla sua stessa Ordinanza n. 5 del 11/07/2011 attraverso la quale veniva disposto il pagamento di tutti gli amministrativi in servizio a Bagheria.

Tanto verbalmente, quanto per iscritto, e' stato rappresentato al primo cittadino che esistono altri impiegati che hanno sempre garantito, attraverso l'espletamento delle pratiche amministrative, il buon funzionamento dei servizi d'istituto.

Gli scriventi hanno inoltrato due note al Sindaco Lo Meo al fine di chiedere spiegazioni in merito all'adozione di un provvedimento che lede la dignita' di quei lavoratori gia' fortemente provati dalla precarieta' generale che caratterizza il Coinres.

Ad oggi non e' pervenuta alcuna risposta e la discriminazione perpetrata dal Sindaco di Bagheria continua nel totale disprezzo dei principi di eguaglianza e di parita' di trattamento sanciti dalla Costituzione.

Contestualmente, al primo cittadino sono stati dettagliatamente comunicati i carichi di lavoro svolti dagli impiegati amministrativi causa di tutti i mali del MOSTRO COINRES e per riflesso del Comune di Bagheria.

Di fatto, al di la' dei facili proclami, gli interventi messi in atto dal Sindaco di Bagheria al fine di ridurre i costi di gestione dei rifiuti si limitano a penalizzare un esiguo numero di lavoratori (alcuni dei quali provenienti dallo stesso Comune di Bagheria) lasciandoli senza stipendio e cosa ancor piu' grave etichettandoli come dei nulla facenti.

Dispiace che alla gente si voglia far credere che gli esorbitanti costi di gestione del servizio - che hanno indotto il primo cittadino ad aumentare la TARSU del 100% - siano legati allo stipendio di una dozzina di impiegati.

Ebbene si',¦ sembrerebbe che il Comune di Bagheria abbia rischiato il dissesto finanziario a causa dello stipendio degli impiegati amministrativi in servizio nella nostra citta.

Adesso basta!

Le reali cause che hanno determinato il tracollo del COINRES sono ben note a tutti. E' giunto il momento che all'opinione pubblica giunga la voce di chi e' vittima del sistema e non, come qualcuno vorrebbe far credere, causa del MOSTRO.

La gente deve sapere che gli impiegati amministrativi di Bagheria - nonostante la grave discriminazione perpetrata per volonta' del Sindaco Lo Meo - hanno sempre continuato a svolgere la propria attivita' lavorativa al fine di non creare disagi alla popolazione.

Recentemente, numerosi organi di stampa locale hanno riportato le affermazioni del Sindaco Lo Meo che, in risposta al Consigliere Pietro Aiello, ha avuto modo di affermare: " Bagheria ha cessato il pagamento di numerosi "amministrativi" che poco avevano da amministrare nella gestione dei rifiuti nella nostra citta'."
Invitiamo il Sindaco a rileggere con attenzione le note attraverso le quali vengono dettagliatamente indicati i carichi di lavoro svolti dagli scriventi.

Alla luce di quanto su esposto, chiediamo al Sindaco Lo Meo: in fin dei conti, sono cosi' inutili questi benedetti (o maledetti) impiegati amministrativi???
Attualmente, alcune delle attivita' svolte dagli scriventi vengono espletate solo parzialmente mentre altre risultano del tutto congelate.

E cio' in virtu' del momentaneo trasferimento degli impiegati amministrativi presso la sede COINRES di Bolognetta (il provvedimento di chiusura di tutti i locali ubicati presso l'autoparco comunale e il conseguente trasferimento dei soli impiegati amministrativi presso la sede COINRES di Bolognetta e' stato adottato, gioco forza, dai Commissari liquidatori e dalla dirigenza COINRES stante l'inerzia del Comune di Bagheria in merito alla messa in sicurezza del locali di cui trattasi).

Tuttavia, sembrerebbe che al Sindaco di Bagheria interessi solo far raccogliere l'immondizia, sottovalutando altri aspetti altrettanto importanti ma meno visibili e strettamente inerenti la gestione del servizio nella sua totalita'.

Forse, egregio sig. Sindaco, gli impiegati amministrativi qualcosa l'avranno pur fatta in questi anni, forse non sono poi cosi' inutili e dannosi come la S.V. e' solita descriverli.

Gli scriventi ritengono anomalo il fatto che alcune Amministrazioni Comunali (e tra queste non poteva mancare Bagheria) utilizzino propri impiegati per l'espletamento di alcune incombenze amministrative precedentemente in carico ai dipendenti Coinres.

Se il Comune di Bagheria si serve giustamente degli operatori ecologici Coinres per la raccolta dei rifiuti, si ritiene debba avvalersi degli impiegati amministrativi per l'espletamento di tutte le pratiche amministrative.

Gli impiegati amministrativi del COINRES hanno titolo ed esperienza per poter espletare - come del resto hanno sempre fatto - tutte le pratiche inerenti il servizio di cui trattasi e ritengono antieconomico utilizzare gli impiegati comunali distraendoli di fatto dai precedenti carichi di lavoro.

Risulta assai facile affermare che gli amministrativi hanno poco da amministrare se poco alla volta questi ultimi, incolpevolmente, vengono privati del proprio carico di lavoro.

I nostri concittadini devono sapere che, al 13 gennaio 2012, gli impiegati amministrativi del COINRES, pur avendo svolto regolarmente il proprio servizio, vivono (si fa per dire) con lo stipendio relativo al mese di ottobre 2011, ultima retribuzione percepita. E tutto questo grazie al profondo senso di equita' che contraddistingue il Sindaco neo eletto.
 

Egregio sig. Sindaco ricordiamo perfettamente le parole da Lei pronunciate durante la campagna elettorale quando si e' scomodato venendoci a trovare sul posto di lavoro: "Io sono con i lavoratori e faro' tutto cio' e' nelle mie possibilita' per garantire lo stipendio a tutti. DIRITTI E DOVERI PER TUTTI". Lo ricordera' bene anche lei si spera.

Tuttavia, alla luce della decisione da Lei (e solo da Lei) adottata, risulta palese che gli scriventi non rientrano tra i TUTTI citati nel suo discorso. Vorrebbe, cortesemente, dirci cosa rappresentiamo? Perche', fin'ora, ha ignorato le note inoltratele per il tramite dell'ufficio protocollo del Comune di Bagheria?

Cosa e' cambiato dal periodo elettorale a quello immediatamente successivo??

Non ci racconti il dott. Lo Meo che possibilmente credeva di trovare una situazione economica florida una volta insediatosi al Comune... Non ci racconti di avere preso coscienza del "problema" Coinres solo a risultato elettorale acquisito.... e allora?

Solita scorretta demagogia pre-elettorale???

Noi, pur lavorando con grande senso di responsabilita', non abbiamo la benche' minima certezza su quando percepiremo il nostro stipendio, pur avendo mutui e affitti da pagare e, nei casi piu' estremi, i viveri da acquistare per il sostentamento dei nostri figli.

In molti casi le nostre famiglie sono mono reddito. Sa cosa significa in questi casi non percepire regolarmente lo stipendio?

Il nostro ordinamento giuridico - sulla scorta del principio di uguaglianza sancito a livello costituzionale e da numerose Direttive comunitarie - nega in radice ogni forma di distinzione, e quindi di discriminazione, che possa in qualche modo configurare una violazione del principio di parita' di trattamento dei lavoratori subordinati.
Distinzione concretizzatasi attraverso i provvedimenti adottati da Lei e da altri Sindaci del Consorzio che di fatto hanno generato lavoratori di serie A e lavoratori di terza categoria.

Tale disparita' di trattamento sta provocando estremi disagi psicologici e rischia, a lungo andare, di provocare l'insorgenza di malattie psico-somatiche.

Avra' letto la notizia dei coniugi di Bari suicidatisi nei giorni scorsi dopo il licenziamento del capo famiglia¦ ecco cosa hanno scritto i protagonisti di questa triste vicenda nel loro biglietto di addio: "Leggerete sui giornali con quanta dignita' sanno morire due cittadini italiani disgustati dall'ipocrisia e dalla crudelta' dei politici. Ed all'illustre Cavaliere Berlusconi dedichiamo il nostro ultimo saluto "Ave Silvio, MORITURI TE SALUTANT".
Questa e' cronaca  (fonte La Repubblica del 10 gennaio 2012). Speriamo che nessuno, in preda alla disperazione, debba scrivere in futuro: .

 Non e' corretto sparare nel mucchio. Le cose per bene bisogna saperle fare.

In conclusione vogliamo rivolgere un' accorato appello a tutte le forze politiche ed istituzionali Cittadine, Provinciali, Regionali, Nazionali affinche' vengano adottate tutte le iniziative volte a risolvere quello che rischia di degenerare in dramma sociale.
 
Gli impiegati amministrativi Coinres

 

La sentenza 15/2012 depositata il 9 gennaio scorso non dà adito a dubbi: il ricorso presentato da Salvatore Martorana in qualità di legale rappresentante pro tempore del “Comitato per la tutela degli diritti dei contribuenti casteldaccesi” contro il comune di Casteldaccia nella persona del sindaco e contro la Serit, per l’annullamento degli “avvisi di accertamento con contestuale irrogazione di sanzioni per infedele denuncia”, è inammissibile.

E’ questa la conclusione cui perviene il Tribunale amministrativo regionale che in una articolata sentenza spiega le motivazione che lo inducono a sentenziare come inammissibile il ricorso presentato dia cittadini.

La vicenda risale allo scorso mese di Agosto allorchè a più di 160 cittadini casteldaccesi furono notificate gli avvisi di accertamento e irrogazione sanzioni”che avevano come presupposto che alcuni residenti nel comune, nel denunciare la superficie dei loro immobili avevano fatto una dichiarazione infedele.
L’amministrazione aveva pertanto notificato cartelle esattoriali della Tarsu che obbligavano al pagamento della superficie dichiarata in difetto, ovviamente con le relative sanzioni.

Un gruppo di consiglieri di Alternativa x Casteldaccia promosse allora una assemblea cittadina durante la quale fu deciso di fare ricorso al TAR per vedere riconosciute le proprie ragioni.

Il Tar ha sentenziato che non è l’organo amministrativo quello preposto a dirimere la controversia bensì la Commissione Tributaria, mentre fa una serie di considerazione di merito sulla procedura di affidamento alla Serit, la cui eventuale illegittimità non farebbe certo decadere l’emissione dei ruoli el’obbligo per i cittadini coinvolti il pagamento dell’imposta

Il sindaco Giovanni Di Giacinto ci ha dichiarato Come allora avemmo a dire ai destinatari degli avvisi, l’amministrazione si era limitata a riscontrare le superfici dichiarate degli immobili con il pagamento dell’Imposta comunale sugli stessi immobili. E’ stata questa rilevata e palese difformità a fare scattare gli avvisi, e la conseguente irrogazione delle sanzioni."

Ed aggiunge: “Spiace che cittadini in buona fede siano stati tratti in inganno da chi in maniera demagogica ha lasciato loro intendere che la somma richiesta era illegittima. Dichiarando il ricorso inammissibile, il Tribunale amministrativo ha implicitamente riconosciuto la correttezza del procedimento amministrativo da noi adottato.”

"Noi - conclude Di Giacinto - lottando contro l’evasione siamo riusciti a contenere l’aumento Tarsu, ad arrivare ad una copertura del 100% dei costi del servizio, ad attuare una raccolta differenziata che è arrivata al 15% e ci pone all’avanguardia tra i comuni del territorio."

Lorenzo Canale, capogruppo dei consiglieri di Alternativa x Casteldaccia Libera, al tempo tra i promotori del ricorso minimizza: “Il TAR non ha respinto il ricorso presentato dal Comitato, ma ha semplicemente fatto rilevare la propria incompetenza circa un giudizio di merito rimandando una decisione in sede di Commissione tributaria, così come per l’aspetto riguardante la legittimità della procedura di affidamento alla Montepaschi Serit della procedura di riscossione abbiamo notizia che l’assessore alle autonomie Caterina Chinnici ha già nominato un ispettore per effettuare una verifica su questo affidamento”.

“Infine per quanto concerne il fatto che i cittadini dovranno pagare magari con una onere di mora per il ritardo- ha concluso Canale- faccio presente che mai abbiamo detto ai cittadini di non pagare la somma derivante dagli avvisi di accertamento, ma abbiamo sempre detto che in caso di ricorso vittorioso si sarebbe potuto richiedere il rimborso delle somme eventualmente versate”.
 

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