Emergenza Coronavirus: misure speciali per il contenimento in tutta Italia

Emergenza Coronavirus: misure speciali per il contenimento in tutta Italia

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"Tutta Italia sarà zona protetta". Non più zona rossa, verde o gialla. Tutti gli spostamenti sono vietati se non per comprovate necessità, in tutta Italia come fino a oggi in Lombardia e nelle 14 province epicentro del contagio. Lo ha annunciato il premier Conte in una conferenza stampa a Palazzo Chigi questa sera.

Il premier si presenta in sala stampa da solo per quello che è senza dubbio l'annuncio più drammatico della sua esperienza di governo: "Abbiamo adottato una nuova decisione che si basa su un presupposto: tempo non ce n'è", scandisce. "I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante dei contagi, delle persone ricoverate in terapia intensiva e subintensiva e ahimè anche delle persone decedute. La nostre abitudini quindi vanno cambiate. Vanno cambiate ora. Ho deciso di adottare subito misure ancora più stringenti, più forti". Il provvedimento è quello atteso e ormai ritenuto inevitabile: "Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare come 'io resto a casa'. Non ci sarà più una zona rossa nella penisola. Ci sarà l'italia zona protetta", aggiunge.

Le scuole di ogni ordine e grado saranno chiuse fino al 3 di aprile in tutto il territorio nazionale. Sospensione su tutto il territorio nazionale anche per tutti i campionati sportivi professionistici e non. 

"Spostamenti vietati se non per comprovate necessità"
Come già oggi in Lombardia e nelle 14 province del nord, gli spostamenti delle persone sono vietati se non per comprovate necessità di salute, di necessità o di lavoro. "Sono pienamente consapevole della gravità e della responsabilità", spiega Conte. "Non possiamo permetterci di abbassare la guardia. E' il momento della responsabilità e tutti l'abbiamo.

Voi cittadini tutti con me. La decisione giusta oggi è di restare a casa. Il futuro nostro è nelle nostre mani", aggiunge.

"Per i trasporti non è all'ordine del giorno una limitazione dei trasporti pubblici, per garantire la continuità del sistema produttivo e consentire alle persone di andare a lavorare", precisa il premier. Sarà possibile "l'autocertificazione" per la giustificazione degli spostamenti, "ma se ci fosse una autocertificazione non veritiera ci sarebbe un reato", precisa.

Le nuove misure, che saranno stasera in Gazzetta Ufficiale e diventeranno operative da domattina, riguardano anche scuole e manifestazioni sportive: in tutta Italia gli istituti rimarranno chiusi fino al 3 aprile. Gli eventi sportivi non proseguiranno.

Italia, oggi 1598 nuovi contagiati
Parte dai guariti il capo della protezione civile, Angelo Borrelli, nel suo punto quotidiano sull'emergenza coronavirus in Italia: sono 724, 102 in più di ieri. Poi il conteggio dei morti: sono 463, 97 in più di ieri. Con la divisione per fasce di età: 1% da 50 a 59 anni; 10% da 60 a 69; 31% da 70 a 79; 44% da 80 a 89; 14% ultra novantenni. Infine i malati, che sono 7.985, con un incremento di 1.598 persone rispetto a ieri. Il commissario ha poi fatto sapere che sono state consegnate in tutto il paese circa un milione di mascherine protettive, centomila delle quali sono state fornite agli impianti penitenziari. "Da domani distribuiremo 100 mila mascherine negli istituti penitenziari, dove sono state montate 80 tende di pre-triage" per lo screening del coronavirus.

In sintesi le misure in vigore dal 10 marzo su tutto il territorio nazionale:

- evitare ogni spostamento, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, ovvero spostamenti per motivi di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;

- sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati.
- sospese tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati; nei predetti luoghi è sospesa ogni attività;
- sospese le attività didattiche ed universitarie fino al 3 aprile;
- consentite le attività di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo, a carico del gestore, di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione;
- consentite le altre attività commerciali a condizione che il gestore garantisca un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione;
- nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’intemo dei centri commerciali e dei mercati. Nei giorni feriali, il gestore dei richiamati esercizi deve comunque predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di 1 metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione.
- nessuna chiusura disposta per le farmacie, le parafarmacie e punti vendita di generi alimentari (deve essere comunque garantito il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro con sanzione della sospensione dell’ attività in caso di violazione);
- vietata ogni forma di assembramento di persone in luogo pubblico o in locali aperti al pubblico;
- divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus.

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