Gulli replica al presidente Di Salvo

Gulli replica al presidente Di Salvo

Politica
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Riceviamo e pubblichiamo, la replica di Enzo Gulli - capogruppo del PD in consiglio comunale - alle dichiarazioni fatte dal presidente Bartolo Di Salvo nei giorni scorsi.

"Non comprendiamo il motivo della polemica innescata dal presidente del consiglio Bartolo di Salvo che sta avendo una larga eco nei mezzi di informazione, e che però a nostro avviso è strumentale e fuorviante. E ne spieghiamo il perchè.
Nel consiglio di giovedì scorso è arrivata all'interno del Regolamento per le aree artigianali all'articolo 2 una proposta che prevedeva all'interno della Commisssione che andrà ad assegnare i lotti la presenza del sindaco e dell'assessore al ramo: su questa proposta peraltro c'era già un parere tecnico negativo, formulato dal dirigente del settore.

Al momento della discussione, in consiglio, si sono confrontate due tesi:
l'orientamento sostenuto dal Partito Democratico, dai consiglieri "civici", da D'Agati e Aiello che riteneva che la commissione per l'assegnazione dei lotti dovesse essere semplicemente una commissione "di gestione", di mera applicazione del regolamento, e che quindi dovesse essere composta da soli dirigenti interni all'Amministrazione, con il contributo di "esperti" in rappresentanza delle categorie degli artigiani, dei commercianti, della Camera di Commercio.

L'altra ipotesi sostenuta dagli altri consiglieri prevedeva la presenza nella commissione dei politici, del sindaco in particolare e di due consiglieri comunali.
Il consiglio con un voto libero e trasversale agli schieramenti ha accolto la prima ipotesi, ritenendo che la Commissione per l'assegnazione dei lotti dovesse solo applicare le regole che il consiglio avrebbe indicato, rendendo pertanto avulsa questa commissione dalla discrezionalità , che la presenza dei politici inevitabilmente produce.

E' accaduta una cosa che è normale in qualsiasi consesso democratico: non si è raggiunta una intesa su uno specifico argomento, ed il consiglio, ripeto con un voto palese e un dibattito leale ha deciso.
Le ragioni della politica sono certo ragioni di parte, ma anche noi pensiamo che le ragioni di parte non debbano prevalere sulle ragioni del dialogo e del confronto.
Siamo certamente per un dialogo democratico e alla luce del sole, che però non blocchi l'iter di un regolamento così importante , che la città si attende.
Per questo non riusciamo a comprendere le motivazioni che hanno spinto il presidente del consiglio Di Salvo a gridare allo scandalo.
C'è stata una discussione accesa, sì, però su questioni specifiche, importanti e di merito: non abbiamo parlato di aria fritta ma di questioni che riguardano il futuro della nostra comunità.
Grazie per l'ospitalità".

Enzo Gulli, capogruppo del Partito Democratico.

(immagine presa dal sito del Comune di Bagheria)
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