Due case di comunità dell'Asp sorgeranno a Bagheria e Santa Flavia

Due case di comunità dell'Asp sorgeranno a Bagheria e Santa Flavia

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Due case di comunità sorgeranno a Bagheria e a Santa Flavia, una casa di comunità Hub e una casa di comunità Spoke.

In un incontro che si tenuto ieri a palazzo Butera, l’Asp, che sta facendo un giro per i comuni per spiegare la missione 6 del Pnrr, ha illustrato le opportunità di miglioramento dell’offerta di salute nei vari distretti con la realizzazione di ospedali di comunità, centri operativi territoriali e case di comunità.

Nel territorio di Palermo sono previste 38 case di comunità, 10 ospedali di comunità e 12 centrali operative territoriali. All’incontro in municipio erano presenti l’amministrazione comunale, il direttore del distretto socio sanitario Gianfranco Licciardi, la dottoressa Concetta Noto, direttore Rua dell’Asp 6, e responsabile dei fondi Pnrr.

La Cgil ha partecipato all’incontro su invito dell’amministrazione comunale. “L’Asp fa il tour in provincia e non incontra i sindacati. Abbiamo inviato lettere unitarie al commissario Asp 6, annunciando anche un’autoconvocazione, ma non abbiamo ricevuto risposta”, hanno denunciato la segretaria Cgil Palermo Laura Di Martino e il segretario della Camera del Lavoro di Bagheria Giuseppe La Piana, nel sottolineare il mancato coinvolgimento delle organizzazioni sindacali da parte della direzione dell’Asp 6 e ribadendo la necessita di un confronto urgente.

“Oggi abbiamo partecipato a questa giornata grazie all’invito dell’amministrazione comunale, alla quale va il nostro apprezzamentohanno aggiunto Di Martino e La Piana - Quella di Bagheria è l’unica amministrazione ad averci finora coinvolto in un evento pubblico sulle tante emergenze all’ordine del giorno della sanità mentre l’Asp continua a restare sorda alle svariate richieste di incontro inviate”.

Al seminario si è discusso di medicina di prossimità, come misura indispensabile per predisporre l’assistenza ai cittadini e prevenire l’ospedalizzazione. In quest’ottica, è stato annunciato che sorgerà a Bagheria anche una struttura di prossimità, la Casa della Salute, con finanziamenti ministeriali e regionali, sempre per tutti i comuni del distretto Altavilla Milicia, Bagheria, Casteldaccia, Ficarazzi, Santa Flavia.

La missione 6 oltre al rafforzamento delle prestazioni erogate sul territorio con il potenziamento e la creazione di strutture e presidi territoriali, si articola anche in interventi che riguardano l’innovazione, la ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario, il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina.

“Vigileremo sulla reale funzionalità delle strutture che sorgeranno, considerando che il Pnrr non prevede investimenti sulle risorse umane, per cui c’è l’alto rischio di ulteriori privatizzazioni – lanciano l’allarme Di Martino e La Piana - Il progetto dell’autonomia differenziata che il governo sta portando avanti, oltre a dividere ulteriormente il Paese, minerebbe la stessa ratio della missione 6, pensata per eliminare le diseguaglianze tra i territori. Continueremo a partecipare al tavolo di lavoro del coordinamento socio sanitario di Bagheria, composto da diverse realtà sociali, dall’amministrazione, dall’Asp e dal distretto socio sanitario, per monitorare la situazione”.

La Cgil Palermo ha ribadito l’urgenza di una convocazione presso l’Asp, già sottolineata in una recente richiesta unitaria inviata dalle sigle sindacali, per discutere dell’integrazione socio sanitaria “necessaria e ancora non attuata” e delle emergenze di una sanità pubblica sempre più in affanno.

“Mancanza di medici e di pediatri di base, pronto soccorso sempre più intasati, ospedali inefficienti e con reparti sguarnitihanno aggiunto Di Martino e La PianaDi fatto c’è un divario territoriale da colmare, c’è una mobilità sanitaria regionale e interregionale elevatissima: moltissimi cittadini del Sud Italia continuano a spostarsi negli ospedali del Nord per effettuare visite specialistiche. L’autonomia differenziata finirà dunque per legittimare normativamente e in maniera irreversibile il divario tra Nord e Sud, violando il principio costituzionale di uguaglianza dei cittadini nel diritto alla tutela della salute”.

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