Sicuri di voler appendere quel Babbo Natale?

Sicuri di voler appendere quel Babbo Natale?

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Si è cominciato qualche anno fa con il movimento per la liberazione dei nani da giardino. Dallo scorso anno ci si mobilita, invece, per la liberazione dei vari e inquietanti Babbo Natale appesi ai balconi.

In questo periodo natalizio
, infatti, come ogni anno, insieme alle luci decorative, gli alberi di Natale e i vari addobbi, è con dispiacere, che continuiamo ad incrociare per le strade quei tanti poveri, goffi, Babbo Natale ripiegati sui balconi nel vano tentativo di scalarli, appesi, in barba alle intemperie: in taluni casi vittime di vere e proprie impiccagioni nel nome delle feste, in altri alla stregua di pseudo malviventi in atto di rapina.

S’impone qualche riflessione: è mai possibile che le renne, da sempre deputate al compito di trasportare Santa Klaus, abbiano deciso, da qualche anno a questa parte, di liquidarlo su due piedi e andare da sole?
Perché mai un uomo anziano, che soffrirà magari dei suoi acciacchi, pur di portare regali a quei quattro bambini capricciosi, debba essere costretto a tali acrobazie rimanendo appeso ai balconi, in situazioni assai precarie, per almeno un mese pieno?

Proviamo a dare risposta a tali quesiti.
Nel primo caso è probabile che Babbo Natale sia stato lasciato a piedi dalle renne perché aveva fatto loro un contratto a termine e poi non lo aveva rinnovato: da qui la decisione delle renne di mandarlo a quel, anzi al nostro, paese ed infatti le vetrine, quest’anno, sono piene di renne sole: ci avete fatto caso?
Renne asciughino, renne portapane, renne paraspifferi e via dicendo.
Bisogna industriarsi.

Dal canto suo Babbo Natale pare abbia dichiarato che ormai, con i chiari di luna che corrono, avendo investito tutto in azioni americane, un contratto a tempo indeterminato alle renne non poteva proprio farlo: che di regali ne ha sempre portati ma per i miracoli esistono altri luoghi deputati.
O qualche politico burlone.
Per quanto concerne la seconda riflessione non solo Babbo Natale ma gli anziani tutti, specialmente quelli poveri in canna, hanno di recente cominciato ad allenarsi in acrobazie incredibili.

A parte quella di sopravvivere con pensioni inferiori a 500 euro al mese (ma non erano state tutte aumentate?) buona parte di loro ha provveduto con turni di due o tre giorni, campeggio compreso dietro le varie Poste italiane, a ritirare la famosa Social Card.
Peccato fosse spendibile solo ai Grandi Magazzini forniti di POS. Iniziativa che ricorda molto la reazione di Maria Antonietta di Francia alla notizia del popolo affamato:" non hanno il pane? Si mangino i biscotti."

E i bambini? Direte voi, i bambini aspettano Babbo Natale.
E su questo non ci piove.
Forse, però, preferirebbero che entrasse dalla porta e magari restasse a giocare un po’con loro come un vecchio nonno facendogli accantonare per un po’ l’immancabile Play Station.

Frattanto, in attesa della liberazione dei poveri Santa Klaus (se vi capita potete tagliare la corda: in senso letterale), si dice in giro, che il comitato per la liberazione dei nani da giardino ne abbia dimenticato uno, il più bizzarro, in giro per Montecitorio.

Pare che ami raccontare barzellette, porti i tacchi e una sorta di lucido da scarpe in testa...

A tutti Buon Natale.
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