Caro direttore, su Piazza Butera Bnews si sbaglia

Caro direttore, su Piazza Butera Bnews si sbaglia

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Egr. Direttore responsabile di bagherianews.com,

ci pare doveroso sottoporre all’attenzione dei lettori della vostra testata la realtà dei fatti in merito alle attività svolte a piazza Butera,
in risposta alle false affermazioni  contenute nell'articolo dal titolo"Dai buoni propositi allo scempio " pubblicato in data 17 dicembre 2008 a firma della vostra collaboratrice Giusy La Piana.

Cominciamo col dire che a piazza Butera si è voluto sperimentare un nuovo modo di far vivere lo spazio pubblico, soprattutto agli abitanti del quartiere in cui esso ricade, con l’intento di accrescere in essi, e nella cittadinanza tutta, l’idea di bene comune, condiviso e fruibile. A tal proposito si è ideato e attuato, nei mesi di novembre e dicembre di quest’anno, il “Centro di animazione”, organizzato in ben otto laboratori mattutini e pomeridiani per adulti e bambini: laboratorio di ricamo, laboratorio di scultura, laboratorio di pittura su pietra e stoffa, laboratorio di archeologia, laboratorio ludico, laboratorio di danza, laboratorio di calcio, laboratorio di scienza, laboratorio di pasticceria.

Le attività dei laboratori si sono svolte sia negli spazi esterni (laboratorio di danza, di calcio ecc.) che all’interno del gazebo installato per l’occasione (laboratorio di pasticceria, di ricamo, di scultura, di scienza ecc.). Forse adesso risulta svelato il mistero dell’inquietante «gazebo bianco» avvistato dall’autrice dell’articolo all’interno della piazza.

La notizia secondo cui a piazza Butera si siano organizzate «manifestazioni ludiche andate puntualmente deserte» è palesemente falsa. Ciascun laboratorio ha infatti registrato la partecipazione di un buon numero di adulti e bambini che è variato dai 15 ai 30 partecipanti (vedi foto allegate)! Anche in presenza di avverse condizioni atmosferiche le attività non sono state interrotte, ricorrendo all’utilizzo del gazebo o a locali situati nei pressi della piazza. Soltanto in 3 occasioni (su un totale di ben 54 incontri!) non si è riusciti a svolgere le attività.

L’articolo in questione segnala come i «numerosi anziani residenti nella zona» siano stati infastiditi dall’ «alto volume della musica»; a tal proposito, riteniamo opportuno precisare che l’unico laboratorio che ha previsto la diffusione di musica è stato il laboratorio di danza, svoltosi il mercoledì dalle 15,00 alle 18,00. In verità, il volume della musica è sempre stato regolato nel rispetto della quiete pubblica: in fondo, la musica è stata utilizzata soltanto per supportare le esercitazioni delle circa venti bambine che hanno partecipato al laboratorio. Null’altro. Dopotutto, mai dagli abitanti del quartiere è giunta alcuna manifestazione di disappunto riguardo al volume della musica o a qualsivoglia forma di disturbo.

È curioso, inoltre, come, alla vista di «una montagna di sedie di plastica rotte, accumulate li, una sopra l’altra» nei pressi di una palma, la prima domanda che l’articolo sente di dover rivolgere è: «chi ha acquistato le sedie?». Ci pare di poter dire che, alla vista di tale scempio, a rigor di logica, la prima domanda che dovrebbe sorgere spontanea anche a un cronista alle prime armi sarebbe piuttosto: «chi ha rotto quelle sedie, e perché?».
Ad esempio, altri giornalisti locali, avuta notizia di tale scempio, hanno creduto bene di contattarci per avere delucidazioni sull’accaduto.

Delucidazioni che abbiamo puntualmente dato e che ci permettiamo di fornire anche alla signora La Piana sebbene abbia ritenuto opportuno non chiederle. La notte di domenica 14 dicembre si è compiuto un atto vandalico all’interno di piazza Butera presumibilmente ad opera di quegli stessi bambini del quartiere che, già altre due volte in passato, scavalcando la ringhiera, hanno distrutto alcune sedie custodite all’interno del gazebo disseminandone i pezzi per l’intera piazza. La foto pubblicata nell’articolo altro non ritrae che l’accumulo provvisorio delle sedie frantumate, in attesa di essere portate via.

Questa lettera vuole essere espressione dell’indignazione verso l’articolo pubblicato, non solo degli organizzatori delle manifestazioni, ma anche di tutti gli operatori, di tutti i bambini e di tutti gli adulti che, con entusiasmo, hanno preso parte alle attività svolte.
Restiamo comunque del parere che le evidenti inesattezze contenute nell’articolo citato non siano certo da imputare alla malafede dell’autrice (lungi da noi ipotizzarlo, sia chiaro), semmai alla superficialità della stessa nel reperire informazioni. Capita.

Certi di una pronta rettifica da parte della vostra Redazione su quanto scritto dalla signora La Piana e sicuri che equivoci del genere non avranno modo di ripetersi, Le porgiamo i più distinti saluti e cogliamo l’occasione per invitare Lei e la signora La Piana alla giornata conclusiva delle attività che avrà luogo a piazza Butera lunedì 22 dicembre alle ore 16,00.

Bagheria, lì 19 dicembre 2008

L’organizzatore, Centro Studi ITINERA Onlus

I responsabili dei laboratori:
Santa Greco
Vincenza Pipia
Giuseppe Mineo
Onofrio Montana
Ornella Restivo
Maria Cervellione
Antonio Serafino
Giovanni La Rosa


Gli operatori:

Salvatore Corrao
Marco Di Bella
Giovanni Rizzo


Alcuni dei partecipanti:

Giusy Carinzio
Teresa Fricano
Nunzia Caminita
Rosaria Stellini
Giusy Gagliano
Rosalia Pintacuda
Simone Stellini
Maria Carmela Lo Galbo
Grazia Blando
Giovanna Sanfilippo
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