Arrestati, processati per direttissima e già rilasciati i tre operai del Coinres che ieri mattina erano stati sorpresi dai Carabinieri a scaricare abusivamente da due "vasche", rifiuti in Viale S.Isidoro, la strada che conduce al cimitero. Si tratta di Calogero Sirchia, 55 anni, Pietro Ferrito, 47 anni, e di Antonino Di Cristina, 44 anni. Ai carabinieri, che alle sei del mattino di ieri li avevano sopresi in flagranza di reato, hanno spiegato che avrebbero dovuto trasferire i rifuti in un mezzo più grosso e piuttosto che stare in attesa del "ragno", lo strumento che avrebbe dovuto garantire il trasbordo di rifiuti in un mezzo più capiente, per portarli a Bellolampo, e che loro per guadagnare tempo, e andare a fare un altro "carico" avevano "stoccato" i rifiuti per terra.
Cronaca
I camion del Coinres scaricano i rifiuti In Viale S. Isidoro
Siamo al teatro dell'assurdo e non si riesce a credere ai propri occhi: due mezzi ,"vasche", di aziende che lavorano per il Coinres, con a bordo operai con le tute del Consorzio sono stati sorpresi stamane dai Carabinieri, mentre scaricavano il loro carico di rifiuti in Viale S. Isidoro.
Gli operai sono stati condotti in caserma, dove in queste ore vengono interrogati, mentre si presume che i mezzi siano stati posti almeno provvisoriamente sotto sequestro.
Bollette dell'acqua salate e ingiuste, scatta la protesta
Coro di proteste lunedì 19 Ottobre di decine di cittadini davanti agli uffici dell’APS in Via G.Cesareo. Sono decine le persone con le fatidiche bollette dell’acqua in mano che hanno motivo di protestare: i casi più diffusi sono quelli di chi ha contatori in case disabitata da anni, e che si sono visti arrivare bollette per centinaia di euro, ed ancora quelle situazioni di contatori illeggibili e mal funzionanti, su cui pare sia stata applicato un consumo forfettario che supera largamente i 200 euro.
La mala sorte di una piccola strada con troppi padroni
E’ una semplice bretella che all’altezza del lido di Fondachello si diparte dalla S.S. 113, costeggia lo stabilimento balneare e dopo 350-400 metri rientra sulla S.S.113 dove si trova la "Casetta bianca", e dopo avere superato la "Rotonda": frequentata soprattutto nei periodi di bel tempo, e nei fine settimana, da migliaia e migliaia di visitatori e residenti. E’ uno dei luoghi di ritrovo più frequentati della zona, ma le condizioni di questa strada sono problematiche, oggi in particolare perchè imbruttita dai cumuli impressionanti di fango e da cataste di mobili che si trovano ai bordi.
Perche?