Giovedì 27 novembre, alle ore 18.00, presso il Teatro Branciforti, si consumerà l’ultima fermata dell’Omnibus Celeste. Sarà lo scrittore palermitano Santo Piazzese, questa volta, a parlarci dei suoi libri e della sua idea di letteratura.
Con lui, come sempre, potranno interloquire o, più dimessamente, chiacchierare i cittadini baharioti che riterranno opportuno partecipare all’iniziativa.
Giunge a provvisoria conclusione, con Piazzese, un percorso iniziato lo scorso Marzo in sordina e tra mille titubanze. Temevamo infatti, che in una città come Bagheria, che sta navigando tra mille problemi, rischiando anche di affogarvi, l’iniziativa potesse essere considerata troppo ‘astratta’, poco accattivante, e distante anni luce da quell’interesse per la realtà che tutti (o quasi) ci si auspica rinasca tra i cittadini, e non solo tra quelli baharioti.
Invece, come spesso accade, parlando di libri si finisce con parlare anche d’altro, o meglio, si parla, inevitabilmente, di tutto ciò da cui i libri nascono e di tutto ciò verso cui tendono: cioè, della realtà nella quale siamo immersi. I baharioti, così ci sembra, hanno mostrato di apprezzare questo porto franco di letture e di discussioni. Speriamo di poter continuare a coltivarlo anche in futuro.
Biologo "prestato alla scrittura", come ama definirsi, Santo Piazzese è nato a Palermo nel 1948, dove vive e lavora come ricercatore alla Facoltà di Scienze. Come scrittore esordisce nel 1996, con I delitti di via Medina-Sidonia, pubblicato in Francia da Fleuve Noir nel 1998. Con questo romanzo d'esordio, nel 1997, ha vinto il Festival del Primo Romanzo, a cura del Salone del Libro di Torino e del Festival du Premier Roman di Chambéry. I romanzi di Piazzese (tutti editi da Sellerio Editore) sono dei noir metropolitani ambientati a Palermo.
Nonostante l'ambientazione, non si tratta di romanzi di mafia, benché la mafia sia presente nello sfondo della scrittura, descritta quasi come una realtà "immanente" nella città. Dai suoi primi due romanzi (I delitti di via Medina-Sidonia e La doppia vita di M.Laurant), con la collaborazione dell'autore, sono state tratte le sceneggiature per la produzione di film per la televisione, la cui realizzazione è in corso d'opera.
E' autore di numerosi racconti, uno dei quali è stato inserito nell'antologia Portes d'Italie, dedicato agli autori italiani di noir, pubblicata da Fleuve Noir nel 2001. Collabora con il quotidiano "la Repubblica" e con numerose riviste italiane e straniere. Nel 2000 ha esordito come autore radiofonico, con un radiodocumentario in 5 puntate trasmesso dalla radio nazionale italiana (RAI), dedicato ad alcuni siti della Sicilia antica.
I delitti di via Medina-Sidonia e La doppia vita di M.Laurant sono due romanzi in qualche modo assimilabili, con un protagonista/voce narrante (Lorenzo La Marca: nome inevitabile per un biologo-Philip Marlowe!) mattatore assoluto della scena del racconto, che tutto filtra attraverso il su irresistibile e abrasivo sguardo ironico (“In entrambi i romanzi lo stile si segnala per il suo mood fluido e rapinoso, che delle predilette sonorità blues riproduce l’andamento glissante o sincopato, ma tutto omogeinizza nella voce inconfondibile del narratore, nella sua sorridente capacità di ironizzare sulle consapevolezze acquisite in una vita che ha varcato la linea d’ombra con tutte le delusioni al posto giusto”, G.Traina).
Con Il soffio della Valanga, il suo terzo romanzo, Piazzese “abbandona la narrazione in prima persona e un personaggio già efficacemente caratterizzato; opera, cioè, una svolta coraggiosa, rinunciando alla comoda e redditizia tentazione della serialità per una considerazione di ordine logico-realistico: nessun onesto biologo può imbattersi in più di due io te delitti vita natural durante, neppure se vive Palermo. Ecco allora diventare protagonista del, romanzo colui che di delitti si occupa per mestiere, il limitrofo Commissario Spotorno, compare d’anello di La Marca. Il quale indaga su di un crimine che fa riemergere dalla loro prima adolescenza due compagni di giochi che, crescendo, si sono ritrovati dall’altra parte della barricata, tra le schiere di Cosa Nostra”.
“Gli scrittori siciliani di oggi cercano di costruirsi una strada nuova e originale, perché si trovano stretti, tanto per cambiare, tra Scilla e Cariddi, tra un neo-folklorismo baciato dal successo di pubblico e la perdita d’identità nel più vasto mare della globalizzazione. Ne vien fuori una Sicilia più plurale che mai…In tale quadro, Santo Piazzese è di certo il più maturo e convincente esponente di questa anagrafe noir ed è stato, inoltre, il primo romanziere siciliano a disegnare i contorni di una Palermo
"Conosci una città al mondo dove, nel giro di pochi anni, per mano di una stessa organizzazione criminale, siano stati assassinati il prefetto, il presidente della Regione, un ex sindaco, il segretario regionale del principale partito di opposizione e quello provinciale del partito di governo, un europarlamentare, i vertici della Procura e dell'Ufficio Istruzione, gli uomini di punta della politica e dei carabinieri, sacerdoti, medici legali, industriali, giudici, sindacalisti, giornalisti, dirigenti regionali?"
converseranno con l'autore
MARCO CARAPEZZA e MAURIZIO PADOVANO
Bagheria Teatro Branciforti
Giovedì 27 Novembre 2008
ore 18.00
Al termine dell'appuntamento letterario, avrà luogo una degustazione di vini offerta dalle cantine Barbera di Menfi.