Michele Balistreri: in campo con MPA

Michele Balistreri: in campo con MPA

Politica
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Michele Balistreri, 38 anni, imprenditore agricolo, si occupa di politiche di sviluppo locale. Nel 1994, consegue presso l’Ateneo di Palermo la laurea in Scienze politiche, indirizzo economico.
Dal 1989 al 1992 è coordinatore del Movimento Giovanile Socialista di Bagheria e dal 1990 al 1992, componente dell’esecutivo provinciale.
Nel 1999 costituisce il Centro Studi “La Primavera Liberale” che ha animato, in questi anni, il dibattito culturale, politico, economico e sociale del comprensorio bagherese.
Dal 2001 è editorialista per le vicende politiche ed economiche del giornale “L’Approfondimento”. Ha coordinato all’interno del Forum per la Programmazione dei fondi strutturali europei 2007/2013, il tavolo dello “Sviluppo del sistema produttivo locale, del turismo e dei beni culturali” dei comuni di Santa Flavia e Bagheria.
Dallo scorso anno è componente dell’Esecutivo dell’Associazione dei Giovani Imprenditori Agricoli Siciliani e dal gennaio 2008 è Presidente dell’Associazione “Altromare” impegnata nella valorizzazione del pescato di Sicilia.


Come va interpretato il suo diretto impegno politico in una competizione elettorale?

Chi, come me, sin da giovane, si è occupato, con attività di studio, analisi ed elaborazione di interpretare e rappresentare istanze, bisogni, necessità dei contesti in cui opera, tentando di proporre soluzioni possibili e praticabili, deve mettere in conto, prima o dopo, la possibilità di confrontarsi in competizioni elettorali.
Ritengo che, oggi, si siano determinate le condizioni favorevoli perché l’impegno e l’attività svolta in questi anni si traduca, grazie alla designazione di tanti amici che mi hanno sollecitato, in una candidatura più che credibile alle elezioni per il rinnovo delle elezioni provinciali.

Quali le ragioni dell’adesione al Movimento per l’autonomia, fondato e guidato dal Presidente della Regione l’On. Raffaele Lombardo?

Innanzitutto, mi preme precisare che la mia adesione al Movimento per l’Autonomia si concretizza fin dalla sua fondazione, già alla fine del 2005. Quindi, una condivisione del progetto politico di Raffaele Lombardo, sin dalla prima ora. Non nascondo che del progetto autonomistico mi ha convinto la priorità progettuale attribuita alle politiche di sviluppo economico al di là delle barriere ideologiche e delle logiche di schieramento, unita all’autorevolezza, alla competenza ed al piglio decisionista che connota una forte, solida e credibile leadership dell’attuale Presidente della Regione.

Perché nel comprensorio bagherese stenta a delinearsi l’azione politica del Movimento per l’autonomia?

Effettivamente bisogna riconoscere che ai lusinghieri risultati elettorali non è corrisposta una chiara strategia politica, così come una definita classe dirigente fatica a costituirsi.
Queste elezioni provinciali, dove il Movimento per l’Autonomia esprimerà, nel collegio di Bagheria un consigliere provinciale, (così come gli esperti dei flussi e della legge elettorale provinciale riconoscono) costituirà l’occasione per definire assetti organizzativi, una riconoscibile classe dirigente e soprattutto una progettualità e una credibile presenza politica nel territorio

La sua candidatura godrà dell’appoggio del Movimento Progetto x Bagheria e del leader, l’ex sindaco di Bagheria Pino Fricano. Come giudica questa scelta politica?

Ho creduto fortemente in questa sinergia e conseguentemente ho lavorato personalmente per portare l’esperienza politica all’interno del Movimento per l’Autonomia.
Innanzitutto perché entrambi hanno i connotati di Movimento, slegati dagli ideologismi e con una connotazione politica, essenzialmente centrista, votata alla moderazione, all’equilibrio, alla mediazione, alla comprensione ed alla tolleranza nell’approccio delle problematiche.
Vi è una forte connotazione leaderista in entrambi mi Movimenti che con il tempo mi ha portato ad apprezzare, con onestà intellettuale; l’opera, l’attività e l’impegno politico di Pino Fricano che ha dimostrato di possedere una compiuta conoscenza delle reti territoriali locali, (economiche, produttive, tecnico-professionali, istituzionali e sociali) approntando, nella sua attività di Sindaco, da buon decisionista, una chiara e operativa strategia di programmazione e progettazione

Questa competizione elettorale può risultare utile alla soluzione dei tanti problemi che attanagliano il nostro territorio?

Sicuramente si, se si riuscirà a selezionare ed eleggere candidati credibili, e noi riteniamo di potere concorrere. Il nostro territorio per contrastare il processo irreversibile di declino al quale sembra condannato, necessita di una classe politica seria e competente che avverta il senso della responsabilità etica e sia in grado di creare un ambiente socio-istituzionale favorevole allo sviluppo, creando un clima improntato alla fiducia, alla cooperazione, all’associazionismo, alla capacità di mettere in rete conoscenze, affinché l’integrazione delle risorse umane, materiali ed immateriali di cui il nostro territorio è ricco, producano virtuosi processi di sviluppo economico. Invertire la rotta è possibile e noi ci candidiamo ad incarnare ed interpretare il cambiamento.
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