Se le elezioni si vincessero, mettendo assieme gli ospiti delle convention, l'entusiasmo dei sostenitori, e la larga unità di un partito, Bartolo Di Salvo, la sua elezione l'avrebbe già vinta.
Stando alle previsioni Di Salvo dovrebbe riscattare la sconfitta di Nino D'amico, che, per una manciata di voti, cinque anni fà, aveva dovuto cedere il passo a Piero D'Aì.
Ingegnere, 40 anni a Luglio, sposato con due figli, è consigliere comunale del C.C.D. dal 1995, sindaco Valentino; dopo lo scioglimento del 1999 viene rieletto nel 2001 sempre nel C.C.D, ed è capogruppo nel periodo di Pino Fricano.
Nel 2003 aderisce all'U.D.C., e viene rieletto ancora consigliere nelle elezioni del 2006, che portano Biagio Sciortino alla carica di sindaco.
Dal luglio del 2006 è anche presidente del consiglio comunale di Bagheria.
Come nasce questa candidatura?
La mia candidatura nasce come tappa di un processo di cambiamento in atto all'interno dell'U.D.C., che vede coniugata l'esperienza di una classe dirigente matura e l'entusiasmo di un gruppo di giovani attivamente impegnato in politica.
Pensiamo che il gruppo di giovani, professionisti, impiegati, imprenditori che negli ultimi anni hanno costituito il gruppo consiliare e la classe dirigente dell'U.D.C. bagherese, possa e debba svolgere un ruolo di indirizzo e di governo all'interno del consiglio provinciale.
La mia candidatura, quella del presidente del consiglio comunale di Bagheria ha questo significato.
La domanda che la gente si fà è questa: perchè rinunciare alla presidenza del consiglio a Bagheria, che è una carica di grande visibilità istituzionale, per andare a rivestire il ruolo di semplice consigliere provinciale?
La domanda è legittima, ed in qualche modo mi ha messo in difficoltà: ma non sono nè "le stellette", nè "le poltrone" che mi hanno spinto a dedicare alla politica una parte della mia vita: a 40 anni credo, pertanto, di avere raggiunto la maturità necessaria per far valere la voce del mio territorio, del mio collegio, della mia Bagheria in seno al consiglio provinciale, cosa che ormai non succede da diversi anni.
Non ho alcuna intenzione di criticare il lavoro svolto da altri, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti: la Provincia non ci ha dedicato l'attenzione nè le risorse che la nostra città merita.
Quali sono i suoi progetti, i suoi obiettivi?
Sicuramente intendo incidere sulle scelte della Provincia, mirando ad uno sviluppo territoriale che valorizzi le peculiarità del territorio, passando attraverso un miglioramento della viabilità di collegamento.
L'obiettivo è quello di averer una provincia policentrica, dove i modelli di sviluppo possano essere articoalati in modo differente. In altri termini, dare un peso significativo ai centri di provincia che fanno collegio, ed intorno a questi sviluppare politiche mirate allo sviluppo territoriale: Cefalù e i comuni delle Madonie hanno caratterististiche differenti da quelle di Partinico-Monreale, che a loro volta sono differenti da quelle di Bagheria.
Sulla valorizzazione delle specificità la Provincia può e deve fare di più.
Ed ancora la Provincia può fare molto nel controllo della gestione delle risorse idriche e nella realizzazione delle nuove reti da parte di Acque Potabili Siciliane.
Un appello agli elettori: perchè dovrebbero votarla?
Per l'impegno.
Per la dedizione con cui mi sono dedicato alla politica nella mia città, senza mai risparmiarmi, dando un contributo all'analisi di problemi.
Per la qualità della proposta politica, mai inquinata da interessi di parte.
Per ridare programmaticità ad un ente che ha grandi potenzialità.
Perchè Bagheria e il collegio, tornino ad avere in Provincia una voce, forte, chiara , autorevole.