PAES mai approvato, Bagheria perde 20 milioni di euro- di Orazio Amenta

PAES mai approvato, Bagheria perde 20 milioni di euro- di Orazio Amenta

Politica
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La Regione siciliana venerdì scorso ha pubblicato un bando per distribuire 72 milioni di euro per efficientare e ammodernare gli impianti di pubblica illuminazione dei comuni siciliani, che stanno correndo in questi giorni per produrre progetti e richiedere il finanziamento.

Efficientare significa sostituire le vecchie lampade con la nuova tecnologia a led, con risparmi in termini di potenza elettrica anche del 70% e con l'occasione rivedere gli impianti non più a norma, sostituire le linee elettriche che hanno problemi, cambiare le armature stradali, migliorando non soltanto l'efficienza ma anche la sicurezza.

Il bando della misura 4.1.3 del PO FESR prevede finanziamenti fino a 5 milioni di euro a fondo perduto e con quella cifra si potrebbe rimettere a nuovo l'impianto di pubblica illuminazione bagherese, la cui gestione e manutenzione negli ultimi tre anni è stata a dir poco discutibile.
Eppure il Comune di Bagheria non potrà partecipare a quel bando perchè non ha mai approvato il Piano di Azione per l'Energia Sostenibile (Paes), lo strumento operativo con cui le singole amministrazioni attuano la strategia cardine del Patto dei Sindaci: ridurre del 20% le emissioni di CO₂ entro il 2020.
Avere un Paes dalla Commissione Europea è il prerequisito per presentare il finanziamento. Eppure nel 2014 la Regione aveva assegnato 50 mila euro al Comune di Bagheria per redigere il PAES, ma l'Amministrazione 5 stelle aveva perso anche quel finanziamento. Sono passati 3 anni e mezzo e del Piano nemmeno l'ombra. Con un danno irreparabile. Non solo Bagheria ha perso i 50 mila euro per redigere il Paes, perderà 5 milioni per ammodernare l'impianto di pubblica illuminazione, ma ha già perso altri 9 milioni di finanziamenti a cui poteva accedere partecipando a un altro bando, quello della misura 4.1.1 del PO FESR per efficientare edifici pubblici. Decine di comuni hanno avuto finanziamenti e ne avranno per migliorare le prestazione energetiche degli edifici pubblici (scuole, municipi, centri sociali). Si tratta di rifare gli infissi, prevedere cappotti termici per i prospetti, rifare gli impianti di raffrescamento e riscaldamento. Quanto ne avrebbero avuto bisogno le nostre scuole, ad esempio?
Ogni comune poteva presentare al massimo 3 progetti per un massimo di 3 milioni di euro ciascuno, cioè poteva richiedere 9 milioni di euro. Ma l'Amministrazione non ha presentato neppure un progetto, perchè... non aveva il Paes approvato! E adesso che la misura è stata ribandita, con altri 45 milioni a disposizione, il comune non potrà partecipare, come in tutti i bandi che avranno per l'energia sostenibile.
Ma il danno per i bagheresi ammonta solo a 14 milioni di euro e spiccioli? Certo che no, perchè a questi vanno aggiunti i risparmi nel bilancio comunale che avremmo potuto avere dagli interventi di efficientamento energetico a regime. Se la bolletta della pubblica illuminazione all'anno costa ai bagheresi circa 1 milione di euro, è pensabile che facendo gli interventi di efficientamento si avrebbero almeno altri 500 mila euro di risparmio all'anno. 500 mila euro di risparmi da investire ad esempio in assistenza per i disabili, lotta alla povertà, miglioramento dei servizi ecc... 500 mila euro l'anno che andrebbero moltiplicati per la vita media dell'impianto, almeno10 anni, con un ulteriore danno di 5 milioni di euro di risparmi, che non si avranno mai. Come non si avranno mai i risparmi che potevamo avere efficientando tre scuole, abbattendo i consumi di gas e luce, con ulteriori economie di spesa.
Non avere redatto e approvato il Paes in tempo utile ad oggi è costato ai bagheresi qualcosa come 20 milioni di euro. Un errore madornale avere sottovalutato la redazione del Paes, non avere pensato una strategia di riqualificazione energetica di tutto il Comune, non partecipare all'impegno di tanti enti locali europei per ridurre del 20% le emissioni di CO₂ entro il 2020.
Un errore madornale, imperdonabile, a cui bisogna con urgenza porre rimedio, per non perdere ulteriori possibilità e non creare ulteriori danni irreversibili per la città. Occorre approvare senza indugio il Paes. Ma, intanto, dignità vorrebbe che chi ha fatto perdere 20 milioni di euro ai bagheresi, chiedesse umilmente scusa e si dimettesse all'istante.

Orazio Amenta

Segretario PD Bagheria

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