Se il "gruppo dei 3" ponesse un problema politico serio...

Se il "gruppo dei 3" ponesse un problema politico serio...

Politica
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Il “gruppo misto dei tre” Amato, Bartolone, Di Stefano, che in Consiglio Comunale, sostiene l’Amministrazione assieme al gruppo del PD, e quello dell’UDC,

nel tour de force di fine anno, quando era urgente ed improrogabile approvare alcuni provvedimenti, è stato detto che “si è messo di traverso per bloccare il percorso amministrativo della maggioranza”.

Se il “gruppo misto dei tre”
, a mio avviso, al di là della lettura di cronaca spicciola, della maliziosa interpretazione circa la ricerca di un maggior peso e una maggiore visibilità nel processo decisionale all’interno alla coalizione di maggioranza, avesse posto un problema politico serio, che andrebbe letto e colto come un’occasione di enorme rilevanza e di fondamentale importanza per chiarire le ragioni che tengono insieme questa maggioranza, per equilibrare gli assetti interni, per rimettere al centro dell’azione amministrativa un progetto politico chiaro e comprensibile, meriterebbe grande attenzione.

Voglio sperare che, anche se non manifestate espressamente le vere intenzioni dei tre siano di questa natura, ed allora mi permetto di suggerire una via d’uscita dignitosa per i soggetti in questione, ma soprattutto per la Città.

Metterei al centro del dibattito alcune grandi questioni che restano sullo sfondo della scena politi-ca e che non sono emerse a priorità. Brevemente riassumo:

1) Il miglioramento della viabilità accusa enormi ritardi. Si invocano come un oracolo le proposte risolutive del prof. Tesoriere, che non conosco, se non per sentito dire, ma se devo giudicare, come cittadino (su cui grava la parcella professionale del prof. Tesoriere) e come commentatore della cronaca politica, il suo operato, il mio giudizio è molto severo; basterebbero, infatti, trenta secondi, una videata con Google Earth sullo svincolo autostradale di Bagheria per individuare almeno due rotatorie, una a monte ed una verso la città, ed una terza che conduce alla zona est, che avrebbero potuto essere attuate con semplice provvedimento della Polizia Municipale, a costo zero.

2)
Il problema COINRES, che in questi ultimi due anni si è ulteriormente aggravato e anziché trovare soluzioni possibili, si è fatto di tutto e di più per ingarbugliare la situazione ed oggi, in assenza di ini-ziative serie e mirate, rischia di precipitare nel caos totale a svantaggio, sotto tutti i punti di vista, del cittadino.
Un’azienda, sia essa pubblica o privata, va gesti-ta con criteri di economicità. Ma che è la scoperta dell’ acqua calda? Si oggi è necessario riscoprire l’acqua calda per gestire un’azienda pubblica!
Se un’azienda non si dota di un Piano Indu-striale, dove tutti i fattori della produzione sono armonizzati, è destinata al fallimento. Se è privata paga l’impresa, se è pubblica, essa è una diligenza da assaltare o una miniera da sfruttare. Con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti ed ai quali sembra non ci sia rimedio. Il Sindaco, tutti i Sin-daci di tutte le Città sono responsabili dei risultati della gestione delle aziende che ricadono nella loro giurisdizione. A quelle attività devono essere impegnate persone di provata professionalità, competenza, capacità ed affidabilità.

3)
La questione dell’acqua potabile.
Nelle Assemblee costituenti degli ATO, a suo tempo, i rap-presentanti della nostra Amministrazione si sono pilatescamente astenuti, non solo per lasciar fare agli altri e subire le conseguenze che ancora non hanno una quantificazione, nel senso che ancora non è chiaro l’aggravio di costi che deriverà ai Cittadini.
Se non ci si mette mano presto e con competenza ed aggiungo, con responsabilità, la situazione peggiorerà. Ai fini dell’economicità vale quello che ho detto sopra.

4)
Un piano serio di Opere Pubbliche, che non sia un vademecum da consultare o aggiornare, ma alcune opere da realizzare.
a) nel campo della viabililità (parcheggi);
b) dell’ edilizia scolastica;
c) dell’impiantistica sportiva;
d) del turismo; (valorizzazione della costa)
e) del porto turistico; (vero volano di sviluppo)
f) di un piano per la casa ai meno abbienti;
g) dell’allargamento del cimitero.


Tante opere pubbliche oggi possono essere realizzate mediante il ricorso alle
risorse economiche derivanti dell’uso dello strumento legislativo del Project Financing e alle economie che l’Amministrazione potrebbe realizzare razionalizzando la “spesa corrente”.

Se il gruppo misto dei tre pone questioni serie; chiede un’inversione di tendenza, chiede un progetto di sviluppo per la Città, chiede una risposta a tanti interrogativi, allora è benemerito, è il momento opportuno!

Se la risposta non verrà dall’Amministrazione, la daranno a su tempo i Cittadini che chiedono di esse-re governati con atti chiari e trasparenti, i cui benefici devono essere immediati e fruibili.
La grande assente sulla scena politica bagherese è la POLITICA!

 

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