Cantiere/Stazione- di Antonio Belvedere

Cantiere/Stazione- di Antonio Belvedere

Politica
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In un precedente articolo di qualche mese fa pubblicato da Bagherianews , e che si intitolava "Sfondare a Est" ho raccontato la genesi dell’odierno grande parcheggio della nostra Stazione ferroviaria.

Una Stazione destinata, al suo sorgere, soprattutto al traffico commerciale: tra la fine dell’Ottocento i primi decenni del Novecento, c’erano infatti a Bagheria molte realtà produttive legate all’estrazione della pietra d’Aspra, alla coltivazione dei limoni, all’industria di derivati e conserve alimentari.

Oggi la Stazione vive piuttosto sul traffico dei passeggeri che si muovono in entrata e in uscita dalla città, per motivi di studio, lavoro, svago: la realizzazione del parcheggio, recentemente utilizzato anche come spazio per concerti di musica dal vivo, è stato il primo segno tangibile di questa evoluzione. Dopo questa realizzazione, tutto si è fermato: nessuna progettualità. Eppure ci sono ancora tante cose da fare per andare incontro alle esigenze del cittadino utente che fruisce del treno, e a cui nessuno pare prestare attenzione. La prima e più importante è, secondo me, l’apertura di un nuovo accesso alla Stazione Ferroviaria da Nord, da via del Commercio per intenderci. Si tratta di una piccola opera importantissima per tutti i residenti in via Ramacca, rettifilo, Aspra, litoranea di Mongerbino.

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Questo nuovo varco consentirebbe ai cittadini che abitano dalla SS 113 in giù un accesso diretto alla Stazione senza dover rimanere bloccati nel traffico o perdere il treno per il passaggio a livello chiuso. Per completare l’opera dovrebbero essere istituite delle navette con corse continue nelle ore di punta, un parcheggio custodito per bici e motorini, e quant’altro consentirebbe di accedere più agevolmente alla Stazione da Nord, senza dover attendere l’apertura del passaggio a livello o di fare - spesso inutilmente - la gymkhana in mezzo al traffico.

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I passeggeri già muniti di biglietto, acquistato on line o in carnet da 10 pezzi a prezzo agevolato (sembra di sognare ma si tratta di cose semplicissime da fare, solo che non si fanno) dovrebbero solo vidimare il biglietto e saltare sul treno. La mobilità sostenibile, questo dovrebbe essere chiaro, non arriverà alle nostre latitudini “per virtù dello Spirito Santo” ma potrebbe poco a poco concretizzarsi grazie anche a piccole opere intelligenti come questa, che non cercano di scimmiottare inutilmente realtà per noi ancora lontane (leggi bike-sharing) ma si propongono di risolvere un problema concreto di tanti cittadini bagheresi, incentivando e facilitando l’uso del treno.

Aprire la Stazione a Nord, quindi, potrebbe essere una delle opere più interessanti da mettere in cantiere nei prossimi anni!

Arch. Antonio Belvedere

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