Mutatis mutandis- di Ezio Pagano

Mutatis mutandis- di Ezio Pagano

Politica
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Questa volta avrei voluto sbagliarmi a proposito dei “Dodici ladri e sette imbecilli”, nonostante un mio amico dica: “I nostri rappresentanti in parlamento non hanno mai aiutato Bagheria. Il risultato non è una brutta notizia”.

Oggi avrei potuto festeggiare i bagheresi promossi al parlamento nazionale e regionale se non ci fossero stati i fondati motivi che mi hanno ispirato il precedente articolo “Dodici ladri e sette imbecilli”.
Lo so, mi direte che la politica è un’altra cosa, ma io credo che anche la Sicilia è un’altra cosa. Vi faccio un esempio: in una Sicilia di qualità, Al Pacino, Liza Minnelli, Lady Gaga, Martin Scorsese, John Travolta, Frank Sinatra, per fare solo alcuni nomi del panorama internazionale, non sarebbero nati in Sicilia? Nei luoghi della loro origine, a Palermo, San Fratello (ME), Naso, Godrano, Lercara Friddi, Polizzi Generosa e Ciminna, ed essere siciliani a iniziare dalla carta d’identità?

Mentre vi lascio il tempo per riflettere, mando in vacanza la mia intelligenza e con il cuore mi faccio questa domanda: La Sicilia è ancora una terra che può cambiare e far prosperare? La mia risposta è si!
Questo è il motivo per cui non smetto di tediarvi sulle malefatte di Bagheria e in particolare sul “Museo Guttuso” che mi sta tanto a cuore, sollecitando in tutte le occasioni il concorso nazionale per un vero direttore.

Ai politici, aspiranti politici e ai cosiddetti tecnici cooptati, chiedo di fare il contrario di quello che faccio io: parlare meno e fare di più, ovviamente tenendo presente che in tutti i Paesi dove c’è cultura c’è ricchezza e dove c’è ignoranza c’è povertà.
Poiché ho invocato i musei e la cultura, dal momento che i musei sotto la giurisdizione statale stanno funzionando bene, da quel rivoluzionario che sono, al posto della quasi certa premier Meloni, confermerei la delega a Franceschini, segnando un cambiamento epocale nel modo di fare politica per il Paese; un fatto del genere avrebbe la stessa portata della navicella spaziale mandata a cambiare la rotta all’asteroide in caduta libera.

A conclusione di questa riflessione auguro a Bartolo Di Salvo e Brigida Alaimo, sia pure per motivazioni diverse, di sedere su una scranna in parlamento.

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