Cronaca

Secondo un lancio di Gds.it, un operaio  che lavorava presso la cava Giardinello Buttitta, in territorio di Trabia dopo aver perso il posto ha ucciso due colleghi di lavoro, un operaio e il direttore responsabile della cava.

Un delitto sul quale però in queste ore gli inquirenti stanno cercando da fare luce. Le vittime sarebbero una di Bagheria e una di Palermo.

L'omicida si chiama Francesco La Russa ed ha 49 anni. Alla base del diverbio ci sarebbe stata la disperazione per la perdita del posto di lavoro. Indaga la Polizia che sta procedendo alla identificazione dei due cadaveri.

La cava fa parte dei beni sequestrati ormai otto anni fa  a Salvatore Buttitta, e l'amministrazione giudiziaria è stata per un lunghissimo periodo in mano all'avv. Cappellano Seminara, coinvolto nelle recenti indagini giudiziarie sulla gestione dei beni confiscati, che non appena appresa la notizia assieme ai componenti dello staff incaricati dal Tribunale di Palermo di gestire la cava Giardinello si sono recati sul posto. 

L'uomo accusato per il duplice omicidio era stato licenziato il 5 settembre scorso dalla cava ed anche perchè sposato e con tre figli  si sarebbe trovato in gravi difficoltà economiche. Giunto alla cava sarebbe nata una discussione con le due vittime, ed a  quel punto La Russa avrebbe fatto fuoco con una pistola cal. 9, regolarmente detenuta, mentre  una terza persona presente alla discussione, un ragioniere, è riuscito a scappare in tempo.

Secondo quanto ha dichiarato lo stesso omicida, che dopo il delitto si era allontanato rifugiandosi in campagna dove è stato trovato dalla Polizia, gli era stata offerta la possibilità di lavorare in un'altra cava tra quelle confiscate a Totò Buttitta, (un tempo considerato il re siciliano delle cave perchè ne possedeva tante da Polizzi a Trabia, da Bagheria ad Altofonte), ma lui si era rifiutato perchè voleva continuare a lavorare a Trabia

AGGIORNAMENTI

Le vittime sono Giovanni Sorce, 56 anni, bagherese, capocantiere che abitava in via S.re Di Pasquale, e Gianluca Grimaldi 38 anni, direttore tecnico della cava, nominato dall'amministratore giudiziario.

Due arresti eseguiti nei giorni scorsi dai Carabinieri della Stazione Santa Flavia, nell’ambito dei servizi, disposti dal Comando Provinciale di Palermo per la repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti tra i giovani. Nella notte del 12 settembre 2015 i militi della Stazione di Santa Flavia, supportata dal cane “CHEVAL”, pastore tedesco antidroga del Centro Cinofili Carabinieri di Palermo, rivelatosi determinante per la scoperta dello stupefacente, hanno tratto in arresto per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti padre e figlio:

- ONORATO Pietro, classe 1962, coniugato, esercente;

- ONORATO Gioacchino, classe 1989, disoccupato, volto noto alle forze dell’ordine.

ONORATO Gioacchino, è stato bloccato mentre era alla guida della propria autovettura lungo la S.S. 113, sottoposto a perquisizione veniva trovato in possesso di circa 25 grammi di “hashish” e della somma contante di euro 1.615,00 in banconote di piccolo taglio.

La successiva perquisizione domiciliare effettuata a carico del padre ONORATO Pietro, che gestisce un chiosco nella frazione di Sant’Elia, consentiva di rinvenire ulteriori 12 grammi della medesima sostanza stupefacente, nonché della somma contante di 5.515,00 euro in banconote di piccolo taglio, il tutto posto sotto sequestro.

I due, padre e figlio, nella mattinata del 12 settembre, su disposizione della competente Autorità Giudiziaria, sono stati tradotti presso il Tribunale termitano, per essere giudicati con rito direttissimo conclusosi con la convalida degli arresti.

Per ONORATO Gioacchino è stata inoltre disposta la misura cautelare dell’obbligo di dimora con prescrizioni nel comune di Santa Flavia, mentre per ONORATO Pietro l’obbligo di presentazione giornaliero alla Polizia Giudiziaria, pertanto rimessi in libertà. 

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Nel corso di un operazione straordinaria di controllo del territorio che ormai quasi settimanalmente vengono effettuate dagli uomini del Commissariato di P.S. di Bagheria con il supporto ieri sera  di tre unità del Reparto prevenzione crimine della Questura di Palermo, in tutto una ventina di operatori, un giovane L.G. di 23 anni è stato denunciato per porto abusivo di coltello di genere vietato ed altresì segnalato alla Prefettura per il possesso di alcune dosi di stupefacente.

Nel corso dell'operazione sono stati identificate una settantina di persone, sono stati controllati 30 veicoli due dei quali sono stati sequestrati perchè non assicurati e sono state elevate dieci contravvenzioni alle regole del codice della strada.

Dagli ambienti del commissariato si apprende che questo tipo di operazioni continueranno a svilupparsi nel futuro e sono finalizzate oltre che a reprimere una serie di comportamenti sanzionati dal codice stradale, quali mancato uso del casco per i motociclisti e uso di vetture non revisionate nè assicurate, ad approfondire le dinamiche legate alla diffusione allo spaccio di stupefacenti nel territorio.

E' sin troppo chiaro che diventa sempre più drammatico vivere e svolgere la propria attività commerciale in questo nostro paese per una escalation criminale che sta toccando vertici di insopportabilità e di paura, ai limiti di una vera e propria emergenza.    

Non passa più giorno che non si apprende dai media di attività commerciali che non subiscono furti , furti con scasso, rapine a mano armata eminacce; sembra ormai un bollettino di guerra, enoi ci stiamo quasi .... rassegnando, e cominciamo a convivere e ad assuefarci a questi fenomeni, quasi a volerci convincere  o a volerci dire che:"Beh poteva andarci anche peggio" .

Noi di Confcommercio invece, crediamo che sia il momento di dire basta, di chiedere, sempre con più insistenza, aiuto, di fare la voce grossa, e, se è il caso di pretendere che le istituzioni, a qualsiasi livello, diano retta ad una categoria che è stanca di subire, e che ogni giorno si sforza di potere adempire ai propri doveri, che fa sempre più fatica a garantire le attività,  e a mantenere quei posti di lavoro che,ogni esercizio nel proprio piccolo garantisce.  

Chiederemo in questi giorni alle forze dell'ordine di ascoltarci, di studiare e di capire se e cosa si può fare, per ridare un pò di serenità   ad un ambiente che non ne può più,e che comincia a d avere seriamente paura.    

Ascom Confcommercio Bagheria Il presidente Italo Fragale                  

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