Cronaca

E' la da tempo immemore, mesi, forse anni, ed è sopravvissuta incontaminata e intatta a ben tre gestioni, quella dell'APS, quindi dell'ATO idrico ed infine dell'AMAP. Non ci può niente e nessuno, a mettere mano alla riparazione di questi guasti alla fognatura che allagano per un centinaio di metri lineari la sede stradale della provinciale n.16 per Baucina, che ammorbano l'aria di miasmi fetidi e irrespirabili, che creano problemi al traffico, che rendono la vita impossibile a quelle persone che abitano nelle vicinanze, senza trascuarre il fatto che la palude si trova a ridosso del mercato ortofrutticolo.

Segnalazioni a decine, foto in quantità, indignazione a vagonate, ma la palude è sempre là ad arricchirsi di acque putrescenti quando piove, a creare nel contorno condizioni di vita da quarto mondo.

Nessuna informazione, nessuna rassicurazione, nessun impegno viene dal Palazzo. Non sarà certo la foto che pubblichiamo a risolvere il problema; una cosa vorremmo però.

L'amministrazione comunale così generosa di comunicati per cose che non si realizzano, (pensiamo al problema dell'arco azzurro e al ritiro degli ingombranti annunciato il 9 gennaio scorso, ribadito quqlche giorno fa e che ancora non è stato avviato tanto per fare un esempio), spieghi quantomeno ai cittadini i tentativi che sono stati esperiti e le prospettive vere, e non fantasiose, che ci sono per risolvere il problema.

 

Il 25 di agosto scorso Carabinieri del Nucleo di tutela ambientale dei Carabinieri coadiuvati da militi della locale stazione hanno proceduto al sequestro di un'area molto ampia all'interno della quale ricade anche quella di pertinenza del depuratore comunale iniziato intorno agli anni '80 e mai completato.

Le ragioni sono dovute alla presenza nel sito  di mucchi di sfabbricidi il cui accumulo è vietato e che dovrebbbero invece seguire percorsi speciali per il trattamento. Grande sorpresa all'interno dell'amministrazione che proprio nelle scorse settimane aveva finalmente ottenuto il via libera dall'UREGA per l'aggiudicazione dell'appalto relativo al completamento della importante infrastruttura.

Santa Flavia faceva parte del gruppo di 14 comuni siciliani per cui erano stati sbloccati i finanziamenti per realizzare l'impianto di depurazione,ed aveva avuto asseganti circa due milioni di euro.

L'impresa vincitrice, già individuata, dovrà prima completare alcuni esecutivi di progetto e quindi procedere alla esecuzione dei lavori, che prevedono oltre alla riqualificazione della vecchia struttura iniziata negli anni '80 e, peraltro almeno nelle opere murarie, ben conservata, anche la condotta che dovrà collegare il depuratore al pennello che si trova appena ad ovest rispetto alla diga foranea. Secondo alcune opinioni di esponenti comunali questo contrattempo non dovrebbe pregiudicare la esecuzione dei lavori di completamento.

L'amministrazione si ripromette di richiedere al più presto il dissequestro dell'area.

alt Inevitabilmente coinvolti nell'inchiesta il sindaco di Santa Flavia Salvatore Sanfilippo e il capo dell'U.T Bartolo Taormina.

Peraltro come ha avuto modo di precisare il sindaco, sin dal 2008 il depuratore è stato gestito dall'APS, quindi dall'ATO idrico e dal 18 maggio 2015 dall'Amap; quindi nessun responsabilità può essere addebitata agli amministratori locali.

Alcuni esponenti dell'amministrazione sostengono però che gli sfabbricidi insistano, e da tempo, su un'area privata, il cui titolare utilizza lo stesso accesso del depuratore comunale. Insomma si profila una vicenda controversa che, come dicevamo,  pregiudicare la rapidità di esecuzione dell'opera già finanziata e la cui gara d'appalto è stata parzialmente definita. 

 

È morto Gaetano Grado, il piccolo di 10 anni annegato in contrada Passi a pochi metri da quello che era il lido la Capannina ad Altavilla Milicia. 

La salma è stata trasportata all'obitorio di Altavilla Milicia. Momenti di tensione quando i sanitari hanno constatato che non c'era più nulla da fare. Un parente del piccolo, una volta appresa la notizia, ha avvertito un malore ed è stato soccorso dal personale del 118.

 Pare che il piccolo mentre faceva il bagno sia finito improvvisamente sott'acqua, alcuni bagnanti si sono immediatamente tuffati, trascinandolo a riva per metterlo in salvo.

Il piccolo Gaetano, dieci anni di Villabate, è deceduto poco dopo sulla spiaggia libera che si trova in contrada Passi, ad Altavilla Milicia, località balneare vicina al Lido Sporting.  Il bimbo si trovava al mare insieme ai suoi genitori.

Quando è stato lanciato l'allarme sul posto sono arrivati i sanitari del 118, che hanno fatto di tutto per strappare il piccolo alla morte. Gaetano è stato trovato già in arresto cardiocircolatorio, le speranze erano appese ad un filo e poco dopo si sono spente del tutto, gettando i giovani genitori nella disperazione.

Il medico legale effettuerà una prima ispezione cadaverica, non è escluso che il bimbo abbia accusato un malore mentre nuotava. Sul posto anche il magistrato di turno e i carabinieri della compagnia di Bagheria che stanno ascoltando i testimoni ed hanno avviato le indagini per ricostruire con esattezza cosa sia successo.

I finanzieri del Gruppo Pronto Impiego di Palermo hanno arrestato in flagranza un cinese di 44 anni, Z.X., il quale, durante un controllo che una pattuglia stava eseguendo nei confronti del negozio gestito dalla moglie in Via Lincoln a Palermo, ha tentato di corrompere i militari mettendo nella tasca posteriore dei pantaloni di uno dei due 7 banconote da 50 euro l’una e aggiungendo “questi per offrirvi un caffè”

L’arresto è scattato immediatamente, unitamente al sequestro della somma di 350 euro. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il responsabile è stato posto agli arresti domiciliari.

Le ulteriori operazioni di polizia condotte presso l’esercizio commerciale, un negozio destinato prioritariamente alla vendita di materiale elettrico ed informatico, hanno permesso di individuare diverse varietà di beni, alcuni palesemente contraffatti, altri pericolosi e destinati ad essere commercializzati in frode.

Sono stati pertanto sequestrati oltre 6.500 prodotti, tra orologi e accendini contraffatti, materiale informatico commercializzato in frode (tastiere, mouse, caricabatterie, cavi USB, prese a scart, webcam, cuffie), nonché, in ultimo, materiali elettrici confezionati ed etichettati in modo da ingannare l’acquirente in ordine alle caratteristiche qualitative del prodotto, risultando delle evidenti incongruenze tra le indicazioni presenti sulla confezione ed il prodotto ivi contenuto (ad esempio, la mancata coincidenza tra il voltaggio di una tipologia di lampadine con quello impresso nella relativa confezione).
 

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