In un articolo del Giornale di Sicilia di oggi a firma di Riccardo Arena, si dà notizia del provvedimento preso dal Giudice dell'Udienza Preliminare Daniela Cardamone, che ha rinviato a giudizio sedici tra dipendenti del Coinres e del comune di Bagheria per reati che vanno dalla mafia, alle estorsionie, alla truffa.
Il processo avrà inizio il 21 maggio di fronte alla II sezione del Tribunale di Palermo.
L'operazione 'Baghad' che aveva portato all'arresto lo scorso 6 aprile di un dipendente del comune di Bagheria Diego Lo Paro e di Antonino Di Bella, sorvegliante del Coinres, aveva coinvolto anche se per reati di minore gravità rispetto ai principali imputati, accusati di mafia e di estorsioni, altri dipendenti del Coinres, per violazioni che andavano dall'assenza ingiustificata dal luogo di lavoro, o di un contabilizzazione 'taroccata' delle giornate effettivamente lavorate e delle ore di straordinario svolto.
Le accuse erano di falso e truffa, appunto per la manipolazione dei fogli di presenza e degli straordinari.
Per Antonino Di Bella invece le accuse più gravi, di essere contiguo all'organizzazione mafiosa, accuse che stanno peraltro trovando riscontri nelle dichiarazioni dei collaboranti dell'operazione 'Argo', Sergio Flamia in primis.
Di Bella che, pur sorvegliante, era di fatto il dominus del Coinres viene tirato in ballo oltre per gli elementi specifici anche per avere avuto frequentazioni ed essere stato per un lungo periodo il braccio destro del capomafia di Bagheria Giuseppe Scaduto, e viene anche coinvolto in quanto avente la disponilità di un mezzo, un bobcat, che veniva spesso impiegato nelle periodiche emergenze rifiuti che con un meccanismo ad orologeria scattavano a Bagheria.
Tutti gli imputati sono a piede libero tranne Diego Lo Paro che è agli arresti domiciliari e Nino Di Bella che è ristretto in carcere.
Questi i nomi degli altri imputati: Antonino Adamo, Pasqualino Barone, Antonino Caputo, Antonino Di Bella (figlio), Onofrio Galioto, Carmelo Guida, Antonino Nocera, Giovan Battista Sardina, Giuseppe Urso, Giovanni Schimmenti, Domenica Pedone, Filippo Lombardo, Giacinto Tutino e Pasquale Di Salvo
Antonino Di Bella Diego Lo Paro